Riprende la guerra Fossati-Baldazzi

Riprende la guerra Fossati-Baldazzi Riprende la guerra Fossati-Baldazzi (Dal nostro corrispondente) Genova, 14 marzo. Non è il Genoa a essere debitore nei confronti del commendator Gianluigi Baldazzi, ma è vero invece il contrarlo. Lo hanno affermato oggi, nel corso di una lunghissima conferenza-stampa, I dirigenti della società rossoblu, replicando al sequestro giudiziario ottenuto da Baldazzi e concretizzatosi sabato sera con II pignoramento del mobili della sede e del sequestro di 8 milioni contenuti nella cassaforte sociale. Il Genoa — questa la tesi esposta dall'avvocato Virgilio Bazzanl, legale della società — attuerà questa linea di difesa: 1) Opposizione a qualsiasi sequestro, soprattutto degli incassi delle prossime partite casalinghe (Baldazzi vanta un credito di 230 milioni, da lui versati in banca a garanzia dei debiti del Genoa): 2) controazione giudiziaria contro Baldazzi perché versi 150 milioni nella sua qualità di ex amministratore del Genoa, per Inte¬ ressi passivi su fideiussioni e risarcimento danni: 3) azione di risarcimento danni per • lite temeraria » promossa da Baldazzi II quale, per ottenere il pagamento coatto, non ha rivelato esattamente alla magistratura lo stato delle cose. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, c'è da registrare l'intenzione espressa dal presidente Fossati di « vendere tanti giocatori per sanare il deficit della società e lasciare l'incarico. Peccato, perché avevamo In programma la Coppa Uefa ». Per parte sua, il vicepresidente Gianfranco Abbo ha proposto a Baldazzi di rilevarlo, insieme ad alcuni amici, dalla fideiussione di 230 milioni, di comperare II suo pacchetto azionario per la stessa cifra (50 milioni) pagata dallo stesso Baldazzi, a patto però che lo stesso Baldazzi paghi I 150 milioni di interessi dovuti al Genoa. La guerra, che due anni fa sembrava finita, è quindi destinata a riesplodere più violenta che mal. g. b.

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