Umorismo più sexy e un ciclo di amanti di Ugo Buzzolan

Umorismo più sexy e un ciclo di amanti LA TV di Ugo Buzzolan Umorismo più sexy e un ciclo di amanti L'altra domenica Quantunque io con Enrico Montesano aveva avuto una concorrenza quasi schiacciante, la seconda e conclusiva parte delle « Uova fatali • con i mostri. Questa domenica la concorrenza era molto più blanda, la replica dell'operetta L'acqua cheta (una replica, francamente, poco giustificata). Comunque stavolta la rivista con Montesano ha avuto modo di essere lo • spettacolo » della serata festiva. Il debutto era stato forse meglio. Ma anche questa seconda puntata, nonostante salti di qualità e qualche forzatura, ha colto, a nostro parere, l'obbiettivo: cioè quello di intrattenere e far sorridere una platea che di quando in quando ha veramente bisogno di abbandonarsi a qualche piccolo momento di ilarità, stretta di continuo fra I telegiornali che (giustamente) riportano i fatti di cronaca e i servizi e le inchieste che (giustamente) affrontano i problemi più assillanti. Una breve parentesi di buonumore è stata dunque offerta da Montesano. La sua rivista, scritta assieme a Ferruccio Fantone, ha il pregio di puntare sulla caricatura di personaggi del giorno (l'altra sera non era male la parodia di Berlinguer in « Ring >) e su situazioni d'attualità (vedi il caos degli ospedali, anche se la presa in giro, data la materia, risultava un po' troppo facile e pesante). In più ha quel minimo di malizia e di sexy che in un varietà è indispensabile. Non tutte le battute vanno a segno? Non tutte le scenette sono spiritose? D'accordo, ma cerchiamo di ricordarci com'erano, sino a poco tempo fa, le riviste televisive correnti: un campionario di freddure stantie, di prudente e generico umorismo completamente sganciato da ogni realtà. Non diciamo che Quantunque io sia una rivista memorabile: diciamo che non è mai noiosa, che è piuttosto viva e frizzante e che se uno gli capita davanti non ha da sbadigliare o da imprecare. Montesano ci dà dentro a testa bassa avendo sempre per partner una bellezza appetitosa: nella seconda puntata era di turno l'americana Sydne Rome, attrice lanciata da Polanski In • Che? », e qui rivelatasi disinvolta e piccante soubrette. Ieri gli appassionati della lirica avevano sulla rete 2 II barbiere dì Siviglia di Rossini, edizione filmata di una allestimento famoso diretto nel 1968 da Abbado al festival di Salisburgo. A proposito di opere, dobbiamo registrare parecchie lettere di lettori tutti concordi nell'affermare la loro preferenza per gli spettacoli ripresi dai teatri « nella stagione in corso >. Sulla rete 1, il film L'amante (1970) del francese Claude Sautet. Una volta un film del genere non sarebbe mai passato in Tv a causa del titolo, per cominciare, e poi a causa della vicenda, con Michel Piccoli diviso tra Lea Massari e Romy Schneider... Anche sabato, ne La ragazza del peccato, c'era un uomo anziano, Jean Gabin, diviso tra Brigitte Bardot e Edwige Feuillere. Quasi un ciclo, insomma. Adesso le telespettatrici avrebbero diritto di chiedere un palo di pellicole aventi come protagonista una donna non più giovanissima contesa da due uomini. DI Bontà loro, rubrica di successo, non possiamo parlare perché finisce ad ora troppo tarda. Lo faremo in altro giorno, spazio permettendo. 0 Carlo Lizzani

Luoghi citati: Salisburgo, Siviglia