"Era orgoglioso di stare tra gli studenti gli volevano bene, era amico di tutti,,

"Era orgoglioso di stare tra gli studenti gli volevano bene, era amico di tutti,,Ritratto di un ragazzo del Sud, tra lacrime e rimpianti "Era orgoglioso di stare tra gli studenti gli volevano bene, era amico di tutti,, Così sussurra la vedova, ormai senza lacrime - Giuseppe Ciotta aveva dovuto interrompere gli studi nel '65 quando gli era morta la madre - Lavorava con grande senso di responsabilità Michelino Ciotta, la vedova del brigadiere assassinato continua a guardare davanti a sé, come persa, Interroga con gli occhi parenti e amici che la circondano. Tormenta con le dita un fazzoletto bianco: « Pepplno, è staio tutto inutile » mormora. E un fremito appena percettibile le percorre le labbra. Per lei la gioia di una famiglia felice si è frantumata in un dolore diventato muto dopo 1 gridi e le lacrime. Sono i congiunti a ricordare la vita di Giuseppe. Con la riserva¬ tezza e 11 pudore della gente meridionale dicono date, episodi. « Era nato ad Ascoli Satriano. Il paese è sulle colline di Foggia, poco più di 6000 abitanti. Il padre, Polito, ha 64 anni, è invalido ad una gamba, da un anno non è più bidello della scuola elementare, passa le sue giornate a casa. La madre è morta, Giuseppe aveva due sorelle, Lucia e Lina, sposate, che abitano a Bari e Candela. E un fratello, Salvatore che è disoccupato». Ricorda la zia Giuseppina Co- cozzsUo. « Peppino sino a 18 anni ha studiato. Una vita dura di sacrifici come pendolare. Si alzava presto per recarsi all'istituto per periti industriali di Foggia. Era all'ultimo anno quando la madre Nunzia, nel '65 è morta. Questo lutto ha modificato i progetti della famiglia ». « Ha dovuto lavorare — dice una delle sorelle —. Ha fatto di tutto, il tappezziere, l'imbianchino. Non si stancava mai». In un angolo Michelina Ciotta ascolta con il capo appoggiato alla spalla di una parente. Il nero del vestito fa risaltare 11 pallore del volto. « E' andato nella polizia nel '67 — bisbiglia —. Poi siamo venuti a Torino, Peppino viveva in caserma, facevamo tanti sogni». La grande città, un lavoro difficile ma sicuro avevano un fascino sicuro per 1 due giovani sposi Michelina non lo dice, la cognata Lucia interviene: « Nel '74 sono venuti ad abitare in questo alloggio di via Gorizia. Li è nata Nunzia ». Il 29 di questo mese la bambina compie due anni. « L'avreboc festeggiati con Peppino — mormora la vedova. «Il 19 era la sua festa ». Un padre premuroso che riesce a dimenticare, una volta a casa, le preoccupazioni del lavoro tra gli studenti davanti al Politecnico e al Sommelller. Un poliziotto amico di tutti, democratico, simpatico agli studenti e rimasto profondamente semplice nell'animo. Dopo 11 delitto sono arrivati tanti telegrammi di cordoglio. Sono di amici, ma anche di sconosciuti. «E' illusorio — è scritto in un messaggio del comitato coordinamento per la smilitarizzazione e sindacalizzazione della polizia — pensare combattere criminalità politica e comune quando permangono quelle carenze e disfunzioni degli organi di polizia determinanti continui attentati ad appartenenti amministrazione pubblica sicurezza ». Un altro viene dalla sezione piemontese di Magistratura indipendente. « L'assemblea denuncia i tentativi di strumentalizzazione politica dell'episodio, tanto più ingiusta quanto più falsa proprio perché tendente ad attribuire motivazioni di parte a chi lia compiuto fedelmente il proprio dovere. Sottolinea la necessità di una effettiva solidarietà a tutti coloro che sono chiamati a di¬ fendere l'ordine dello Stato e che troppo spesso sono stati lasciati indifesi o addirittura fatti oggetto di accuse ingiustificate e mendaci. Telegrammi, espressioni di cordoglio e Ideali strette di mano che giungono alla vedova da lontano. «Pepplno amava tanto il suo lavoro, era orgoglioso di poter stare tra i ragazzi, gli studenti, lui che no naveva potuto finire le scuole». Adriano Provera La zia e una sorella del brigadiere dicono piangendo: .< Non si stancava mai, adorava il lavoro e la famiglia »

Persone citate: Adriano Provera, Giuseppe Ciotta, Michelina Ciotta, Michelino Ciotta, Polito

Luoghi citati: Ascoli Satriano, Bari, Candela, Foggia, Torino