Una partita a scacchi fra opposte panchine

Una partita a scacchi fra opposte panchine Juventus e Milan rompono il "silenzio,, Una partita a scacchi fra opposte panchine Juventus a Villar Perosa, Milan a Villa Sassi. Le parole, scarse, sono finite, adesso come sempre la decisione finale spetta al campo. Le due squadre, nell'attesa di una partita che tutti vogliono importante per tradizione e prestigio, hanno trascorso una settimana sotto certi aspetti alquanto strana. Ai tentativi dei cronisti di trovare ogni giorno argomenti d'interesse, che potessero in qualche modo legare la sfida a furori antichi, ha fatto riscontro II silenzio dei protagonisti: dichiarazioni caute, rispetto dell'avversarlo, tranquillità consapevole alla Juventus, concentrazione asettica al Milan. Trapattoni ha esposto il suo punto di vista in inizio di settimana, rossoneri da non sottovalutare, squadra che sa difendersi e attaccare, partita dura ma come tutte le altre; Rocco ha dovuto adeguarsi alla tattica del più giovane collega e non ha lanciato proclama alcuno, ha sfogato la sua vena Istrionica parlando di altro e studiando magari qualche sgambetto sinistro. In questa specie dì sfida psicologica a distanza, che consiste In genere in una settimana di partita -parlata; la prima vittoria è andata all'allenatore della Juventus che è riuscito a Imporre senza difficoltà la sua tattica, fatta di parole soppesate e giudizi sereni. Rocco tace, ma si ha l'impressione che l'atteggiamento derivi da quello del rivale e non da scelta volontaria. A questo clima solo apparentemente disteso si sono adeguati anche I tifosi. Nessun brivido particolare a Milanello, dove si è allenato tutta la settimana II Milan, anzi addirittura nessun sostenitore, vigilia normale a Torino, dove il pubblico è stato quello di tutti I giorni dell'anno, dove le discussioni e le manifestazioni di simpatia attorno alla squadra non si sono allontanate granché dalla normalità. Ieri mattina Giovanni Cunlal. Il custode dello stadio, ha venduto solo ventun biglietti d'Ingresso, cento lire ciascuno per poter vedere da vicino l'amato eroe In borghese, dopo la doccia: l'impianto appartiene al Comune, dunque per passare II cancello e visitare lo stadio bisogna acquistare II tagliando, anche se poi tutti si accontentano di fare pochi passi e di scambiare, se possibile, qualche parola con i giocatori. Il praticolare è curioso, e anche utile per ta- sfare // polso al tifo: ventun biglietti venduti Ieri contro I trentotto di martedì, ad esemplo, mentre Il record ufficiali, dice Cunlal, spetta a una chiara mattina del giugno 1973, quando 1400 torinesi scoprirono Insieme e all'Improvviso un desiderio folle di visitare gli impiantì del Comunale: sul prato sì allenavano gli azzurri per la partita contro l'Inghilterra. Giovanni Trapattoni parla della gara con il Milan appoggiato al pullman che porterà la Juventus s Villar. Squadra decìsa, condizione fisica ottimale, marcature ancora da fissare. L'allenatore bianconero non conosce la formazione del Milan e dunque non si lascia sfuggir motto: il problema è Maldera, spossato dalla febbre venerdì e praticamente guarito ieri, che Rocco finirà di mandare In campo insieme a Giorgio Morini per uno schieramento attento In dilesa ma, crediamo, non votato al catenaccio. Chiaro che 1 rossoneri stanno attraversando un momento delicato, che non possono permettersi troppi punti persi per strada, e tuttavìa, visto che II fantasma della retrocessione è veramente da mettere in un canto, è prevedìbile che II Milan Intenda onorare come Il solito e fino In fondo il suo prestigioso passato. Questo non significa che Rocco verrà a Torino con una squadra d'attacco, la formazione parla chiaro, ma cercherà di sfruttare al massimo le caratteristiche non solo difensive del suol uomini. La partita a scacchi che si giocherà sulle panchine è dunque assai Importante, anche se la Juventus, quindici punti di differenza In classifica, sembra sulla carta non avere problemi. Dice Trapattoni: «Noi abbiamo più ritmo, è vero, siamo favoriti, è vero, ma il Milan, ripeto, non deve assolutamente essere sottovalutato. Molto dipenderà dalla disposizione del giocatori in campo». Di questa, logico, non parla. E non perché ignori le Intenzioni di Rocco, ma perché certe decisioni vanno giustamente coperte dal segreto professionale. Tentiamo: AnquIllettl-Bonlnsegna, Bet-Bettega, Sabadinl-Tardelli, Maldera-Causio. Rivera - Gentile, Capello - Benetti, Giorgio Morlni-Gentlle, CelioniFrancesco Morini, Blgon-Cuccureddu. Troppo facile per essere anche vero. Carlo Coscia Juventus: Zoff; Cuccureddu. Gentile; Furino. Morini, Scirea; Causio, Tardelli. Bonlnsegna. Benetti, Bettega. 12 Alessandrelli, 13 Spinosi, 14 Gorl. Milan: Albertosl; Anqullletti, Sabadini: Maldera, Bet, Turone; Morini. Capello, Blgon, Rivera, Calloni. 12 Rlgamonti, 13 Soldini. 14 Biasiolo.

Luoghi citati: Inghilterra, Torino, Villar Perosa