Provocazione, atti di squadrismo

Provocazione, atti di squadrismo Provocazione, atti di squadrismo Un documento di tutti i partiti: "Nuovo attacco alle istituzioni democratiche" Appelli alle autorità e agli studenti - Farneticazioni di un gruppo di "Lotta continua": "E' la strategia di Cossiga, si tratta di un delitto di Stato" I partiti democratici (ad esclusione del pdup che si è dissociato), pei, de, psi, pli, pri si sono incontrati alla sede comunista di via Chiesa della Salute ed hanno concordato un documento comune in cui affermano: «Il brigadiere di p.s. Giuseppe Ciotta è stato barbaramente assassinato da un commando terroristico che ha rivendicato con un linguaggio delirante contro le forze dell'ordine la paternità dell'attentato ». Prosegue: « Ieri a Bologna, in un clima di violenza squadristlea, originato da una Inammissibile provocazione al danni di un'assemblea studentesca, l'intervento delle forze di polizia — sul quale è necessario fare piena luce — ha provocato la morte dello studente di Lotta continua Pier Francesco Lorusso ». Con 11 cordoglio ai familiari delle vittime, i partiti torinesi hanno dichiarato « la loro vivissima preoccupazione al riprodursi di atti ed episodi di provocazione e dt squadrismo che tendono a creare un clima di paura, di tensione, di ingovernabilità e che ormai configurano un vero e proprio attacco alle istituzioni democratiche e repubblicane ». Riaffermando l'« impegno comune » per la difesa della libertà, le forze democratiche hanno rivolto appelli alle autorità preposte alla tutela della sicurezza del cittadini ed agU studenti. Alle prime: affinché « si salvaguardi la legalità repubblicana, garantendo il massimo senso di responsabi¬ lità, senza confondere un movimento che coinvolge migliaia di studenti con gruppi ristretti che conducono un'azione di pura provocazione e che vanno rigorosamente perseguiti »; al secondi: per « affrontare i drammatici problemi che oggi vive la gioventù, con la massima unità tra tutte le componenti democratiche del movimento degli studenti, attraverso il metodo del confronto con tutte le forze politiche e sociali ». Pei, de, psi, pli, pri si sono infine impegnati « ad investire le assemblee elettive affinché siano assunte iniziative in grado di far fronte al drammatico momento ». Vi sono manifestazioni di cordoglio di singoli partiti: una delegazione della segreteria provinciale de si è recata dal questore; pel e psi hanno riunito 1 loro comitati direttivi; la segreteria regionale del radicali ha lanciato un appello alla pace ed all'ordine, chiedendo le dimissioni del ministro dell'Interno per « irresponsabilità totale ». Da queste affermazioni di principio, talune pur discutibili, si passa ad una « delirante » (come l'hanno definita quasi tutti 1 partiti) esaltazione della violenza. Ne riferiamo per dovere di cronaca. Verso mezzogiorno, all'agenzia cittadina dell'Ansa è arrivata una telefonata delle « Brigate combattenti » — secondo talune ipotesi un'emanazione delle Brigate rosse — che Indicava il luogo dove era stato lasciato un messaggio. L'organizzazione ever¬ siva si attribuisce la responsabilità dell'assassinio del brigadiere Ciotta. E' sufficiente la frase finale del comunicato per capire a qual punto si sia arrivati: « Siamo stanchi di gridare e di sentir gridare: pagherete caro, pagherete tutto. E' ora che l nemici co mlncino a pagare davvero ». Altro esempio dell'esasperata farneticazione che i partiti democratici vogliono emarginare è stato dato dalla « Commissione forze armate di Lotta continua » degli studenti del « Galileo Ferraris ». In una nota (da cui si disgiungono gli organi romani di Le) questi giovani affermano: « L'assassinio di Giuseppe Ciotta, che in diverse occasioni aveva dimostrato in maniera netta il suo rifiuto al metodo criminale e repressivo delle squadracce di Cossiga e dei carabinieri, indica chiaramente che questo episodio sì inquadra nella strategia provocatoria e terrortsltca del ministro degli Interni ». Dopo aver definito 11 brigadiere di ps « un convinto democratico », il gruppuscolo « rivendica il diritto di vendicare i propri morti ;> e conclu de: « E' tra le gerarchie dei corpi separati dello Stato che vanno ricercati i responsabili ed t mandanti di questo assassinio ». A queste accuse, per primo, ha risposto lo stesso Coordinamento per la smilitarizzazione e la sindacalizzazlone della polizia, 11 quale ha « respinto sdegnosamente gli ignobili tentativi di stru mentalizzare la feroce uccisione».

Persone citate: Ciotta, Cossiga, Galileo Ferraris, Giuseppe Ciotta, Pier Francesco Lorusso

Luoghi citati: Bologna