Paolo Pan accusa l'amante del delitto

Paolo Pan accusa l'amante del delitto "L'ha ucciso lei, io l'ho solo aiutata a far sparire il cadavere 99 Paolo Pan accusa l'amante del delitto Davanti alla corte d'assise racconta: "Lei mi ha chiamato dicendomi che c'era stato un incidente col marito, io non ho fatto domande, le ho dato una mano" - Franca Ballerini, durante la deposizione, si sente male ed è costretta a lasciare l'aula - Anche per l'omicidio di La Chioma, a Nizza, l'imputato adotta la stessa linea: "Ho aiutato a portare via il corpo" Processo Pan, seconda udienza. E' stata una giornata drammatica in cui 1 colpi di scena (alcuni scontati) hanno Incalzato dal principio alla fine avvocati, giudici e 11 numerosissimo pubblico di curiosi stretto dietro le transenne dell'aula d'assise. Gli imputati si sono scagliati l'uno contro l'altro con rabbia, spietati. Non si salva più nulla della loro antica amicizia, della passione che ha unito per anni Paolo Fan a Franca Ballerini; tutto è buttato a mare senza rimpianti nella disperata corsa verso un improbabile spiraglio di salvezza. Il primo a far piazza pulita attorno a sé è proprio Paolo Pan. C'è attesa per la sua deposizione. Incomincia a parlare alle 9,15 e spara subito contro l'amante. « Non ho ucciso Fulvio Magliacani; chiedete a lei chi è stato » dice con voce ferma. Non ha un tremito, è calmo, spesso sorride, a volte si abbandona a battute di spirito. Quindi accusa Germano La Chioma di aver ucciso a Nizza « per rivalità » il cugino Giovanni. Anche questa volta non c'era. Lui si è limitato sia nell'uno che nell'altro caso a fare il becchino « per dare una mano » prima a Franca e poi a Germano. E si chiede che ci sta a fare in carcere se le vittime le hanno fatte fuori altri. Germano La Chioma a sua volta accusa Paolo Pan (l'ha detto, a voce bassa senza tuttavia perdere il filo del discorso) di aver « giustiziato alla nuca » Giovanni La Chioma. Franca Ballerini ascolta stordita Paolo e a metà udienza chiede di tornare in carcere: « Non ce la faccio. Sto male ». Lascia l'aula e non vi toma più. Paolo Pan continua a stupire, toglie di tasca un memoriale in cui ha scritto come « sono andate le cose a Nizza ». Lo firma e lo consegna alla corte. E' l'accusa autografa contro Germano La Chioma. Questa la cornice dell'udienza di ieri. Veniamo ai dettagli, con l'interrogatorio di Paolo Pan. Presidente Pempinelll: « Chi ha ucciso Fulvio Magllacani? ». Imp.: « Lo chieda a qualcun altro, magari alla Ballerini ». Pres.: « Racconti cosa sa ». Imp.: « La notte del delitto alloggiavo all'albergo K 11 di Pianezza. Verso le 3 arriva sconvolta Franca: è successa una disgrazia a Fulvio, dice; aiutami ». Pres.: « Che disgrazia? ». Imp.: « Non so, non glielo ho mai chiesto ». Pres.: « Prosegua ». Imp.: « Vado a casa sua e trovo il Magllacani per terra accan to al letto, morto. Lei mi aiuta ad impacchettarlo ». Proprio cosi, « Impacchettarlo » e da questo momento il cadavere diventa « 11 pacco ». Il racconto continua, ossia continua l'autodifesa: « Franca su mio consiglio è poi andata al Sestriere per farsi l'alibi ». Franca Ballerini si alza, chiede di uscire: « Non mi sento bene » Ritorna alle Nuove. Pres.: «E Giovanni La Chioma?». Imp.: « Germano mi ha confidato di averlo ucciso lui. Cercavo Giovanni perché mi doveva delle lire. Vado a Nizza e dopo alcuni giorni incontro Germano: "Dove è tuo cugino?", gli chiedo; "E' rimasto in America", risponde. Non gli credo e alla fine racconta com'è andata ». Paolo Fan si addentra nei particolari: « Loro due non andavano d'accordo, litigavano. Giovanni aveva un caratteraccio ». Una buona premessa per aggiungere subito: « Quan do sono tornati dall'America hanno nuovamente litigato. Erano nel garage del residence di Niz¬ za. Giovanni stava cambiando la targa a un'Alfa 2000, Germano gli ha sparato alla testa. " Ho dovuto farlo, mi ha detto poi; Giovanni altrimenti avrebbe ucciso me" ». Spiega poi come hanno fatto sparire il cadavere. «Germano voleva bruciarlo, ma l'ho convinto a seppellirlo. Gli ho dato una mano, questo è vero». Fanno 11 solito «pacco» e quindi lo sotterrano sotto 11 pavimento di una balta abbandonata. Pres.: «E suo fratello Tarcisio?». Imp.: «Non c'era, aveva lasciato Nizza qualche giorno prima». Nel pomeriggio tocca a Germano La Chioma. Pres.: «L'ha ucciso lei suo cugino?». Imp.: «E' stato Paolo, sulla "132" che avevo affittato a Barcellona con Giovanni, al ritorno dagli Stati Uniti». Pres.: «Tarcisio Pan c'era?». Imp.: «No, l'avevo accompagnato il giorno prima alla stazione perché voleva tornare a Torino». Agghiacciante la versione, se vera, dell'omicidio: «Rincasavamo dopo aver cenato insieme. Io guidavo, Giovanni stava seduto al mio fianco, dietro c'era Paolo. Vicino al box Paolo dice: "Ferma". Freno e lui spara due colpi alla nuca di mio cugino». Prosegue: «Siamo entrati nel box, tremavo. Paolo minacciò: "Non dire niente, andrà tutto bene"». Vanno nell'alloggio della vittima, prendono un paio di lenzuola: «Paolo brucia i documenti di Giovanni». Quindi caricano «11 pacco» sull'Alfa 2000 e incominciano a girare per la collina In cerca del posto giusto per scavare la fossa. Pres.: «Paolo Pan accusa lei. L'ha sentito?». • Imp.: «Mente, è chiaro». Paolo Pan dal suo posto non si scompone, sfoglia un giornale. Pres.: «Giovanni non le ha mal parlato dell'affare Magllacani?». Imp.: «Non sapevamo niente di quella faccenda». Cade l'ipotesi che Giovanni La Chioma sia stato ucciso perché ritenuto magari un testimone scomodo. Resta in piedi quella del delitto d'affari o meglio di una vendetta; Paolo Pan sospettava che Giovanni lo avesse fatto arrestare alla frontiera mentre in compagnia della Ballerini, già vedova, stava entrando in Francia con un gruzzolo di alcuni milioni. Pres.: «E' stato minacciato?». L'imputato esita, alla fine si decide: «Ho paura di Paolo». Il calendario delle udienze ha subito una variante: Franca Ballerini sarà interrogata venerdì prossimo anziché lunedi 21. Pier Paolo Benedetto Franca Ballerini si sente male mentre l'amante Paolo Pan l'accusa freddamente di aver ammazzato il marito Fulvio