Fatti e misfatti di quattro anni di Giorgio Viglino

Fatti e misfatti di quattro anni Fatti e misfatti di quattro anni Nel breve volgere di un quadriennio i più gravi incidenti sui circuiti motociclistici sono avvenuti in Italia, tanto da determinare la chiusura dell'impianto di Monza per le manifestazioni internazionali (I giovani corridori Italiani meno esperti possono però gareggiare) e la messa in quarantena del Mugello. Nel '73 a Monza persero la vita in una tragica carambola di 18 moto Jarno Saarinen e Renzo Pasolini due fra 1 più noti campioni del motociclismo mondiale. La Federazione fece di tutto per insabbiare l'inchiesta, e II risultato fu che in agosto nel medesimo punto morivano tre corridori ■ juniores ■. L'impianto venne chiuso d'autorità, mentre II presidente Colucci dichiarava in una grottesca conferenza stampa che ciclismo e caccia subacquea erano statisticamente più pericolosi del motociclismo. Un incidente mortale accadde sulla pista di Imola: rimase ucciso Piccirilli. L'organizzazione del circuito permise di ridurre al minimo I danni ad altri concorrenti, ma emersero le colpe federali nella mancanza di selezione preventiva. dei corridori. Nel 1976 anche il terzo circuito nazionale, quello del Mugello, è stato funestato, alla disputa della prima edizione del G. P. delle Nazioni, da due incidenti mortali. La gestione dell'impianto, accusata d'ogni colpa, ha dimostrato come la Federazione avesse dato ogni avallo, collaudo e parere favorevole, quindi fosse per lo meno altrettanto colpevole. Giorgio Viglino

Persone citate: Colucci, Jarno Saarinen, Piccirilli, Renzo Pasolini

Luoghi citati: Imola, Italia, Monza