Piemonte-Campania e i problemi del Sud di Adriaco Luise

Piemonte-Campania e i problemi del Sud Iniziative di portata sociale Piemonte-Campania e i problemi del Sud (Dal nostro corrispondente) Napoli, 10 marzo. Piemonte e Campania hanno imboccato la strada delle consultazioni reciproche per ricercare soluzioni e sbocchi concreti ai processi economici ed industriali, per portare avanti senza ritardi il discorso su iniziative di vasta portata sociale. Nei giorni scorsi i rappresentanti del governo piemontese, riaffermando il loro impegno di politica meridionalistica, sono venuti nella nostra città con un piano operativo di interventi da perseguire. Domani sarà invece a Torino una delegazione napoletana, guidata dal vicepresidente della giunta regionale, professor Giovanni Acocella, socialista. La discussione sarà focalizzata soprattutto sulla piattaforma sindacale in merito alla ristrutturazione e riconversione industriale di tre grossi gruppi: «Indesit», «Fiat» e «Olivetti» e che operano congiuntamente in Piemonte ed in Campania. Qual è il significato di questi scambi di opinioni, su cui già si registrano confortanti convergenze? L'«appuntamento» costituisce, senza dubbio, una svolta nell'impostazione di problemi comuni, stabilisce metodi di programmazione, conferma la validità del rapporto unitario Nord-Sud per il quale il recente conve- gno di Catanzaro ha rappresentato un'ulteriore presa di coscienza. «E' un grosso fatto di rottura — dice il professor Acocella —, un salto di qualità nel modo di operare a favore dell'economia del Mezzogiorno. Si tratta di testimoniare la volontà delle due Regioni nel pervenire a scelte ed intese su temi di particolare rilevanza per assicurare un armonico sviluppo industriale ed occupazionale, senza correre il rischio di accentuare i sacrifici nel Nord e compromettere nello stesso tempo il decollo del Meridione». E' possibile? Le condizioni di ripresa e di decollo esistono, la volontà di puntare ad un impiego razionale delle strutture esistenti, alla promozione di nuovi investimenti è testimoniata — bandita ogni forma di carattere assistenziale o concorrenziale — dai progetti degli insediamenti «Fiat» a Grottaminarda, «Indesit» nel Casertano, dal centro di calcolatori elettronici «Olivetti» a Marcianise, dal polo di ricerca scientifica della «Montedison» a Portici. «E' chiaro — sostiene Acocella — che quando si parla di queste realizzazioni il discorso interessa particolarmente il movimento operaio del Nord, si allarga, alla necessità della mobilità del lavoro, alla ristrutturazione e riconversione industriale, alla qualificazione professionale delle maestranze meridionali per non sottovalutare gli altri grossi problemi connessi ai nuovi insediamenti e che riguardano l'edilizia popolare, la creazione di adeguati servizi sociali (scuole, ospedali, pronti soccorsi) nei comprensori dove si svilupperanno queste attività». Un dialogo produttivo di vasta portata che richiede uno sforzo serio delle Regioni, delle aziende private, di grosse possibilità finanziarie. E'_ giunto il momento di fare i conti con le disponibilità del sistema economico italiano, di accentuare l'impegno verso il Meridione ed in particolare verso la Campania che, anche se priva di un piano di sviluppo, dispone di validi strumenti a cui fare riferimento: le ipotesi di assetto del territorio, i progetti speciali per l'area metropolitana e le zone interne, il disegno di legge sull'istituzione dei comprensori che hanno superato la fase delle enunciazioni e delle premesse e sono avviate verso scelte decisive. Un fermento di programmi per sanare gli squilibri economici e sociali e creare nuove occasioni di lavoro. In questa ottica la Regione Campania e la Regione Piemonte affrontano ed approfondiscono il discorso sulla programmazione degli investimenti da perfezionare con gli altri organismi interessati con il governo, le forze sociali ed i sindacati. Una serie di dibattiti avviati da tempo e che dovrebbero concretizzarsi verso la fine di marzo a Grottafenatà con l'inaugurazione di un nuovo stabilimento della Fiat. Adriaco Luise

Persone citate: Casertano