Estremisti neri di Vittorio Zucconi

Estremisti neri Estremisti neri (Segue dalla 1' pagina) americani, ferocemente avversato dal gruppetto degli Hanafl. Mohammad Ali, che gli Hanafi chiamano ancora per disprezzo con il nome originale, Cassius Clay, «è un pagliaccio, un venduto e — soprattutto — un sacrilego» ha detto il capo del commando Abdul Khaalis, per avere osato appropriarsi del nome del profeta e per questo «deve essere punito». Un'altra richiestan avanzata ieri, è stata accettata: i terroristi avevano chiesto che venisse sospesa la proiezione in Usa di un film prodotto dall'Iran sulla vita di Maometto («Mohammad messaggero di Dio») interpretato da Anthony Quinn e Ire- ne Papas, che essi considerano sacrilego. Gli Hanafi hanno chiesto infine che venga loro consegnato anche il capo della «nazione islamica» negli Usa, Wallace Mohammad, perché anche contro di lui venga applicata la «giustizia di Allah». Wallace, che vive a Chicago, è giunto questa sera in aereo a Washington in un gesto molto coraggioso e diretto a «cercare una soluzione per questa tragedia che sta gettando dolore vergogna su tutti i musulmani in America e nel mondo». Non è ancora chiaro che cosa Wallace intenda fare e se voglia consegnarsi ai terroristi. Nessuna notizia ancora, invece, da Mohammad AliCassius Clay. Tutto l'episodio, il più grave caso di terrorismo urbano dagli anni delle rivolte dei ghetti nel '68-'69, si colora di disperazione personale, come nel caso di Abdul Khaalis, di follia collettiva, di delirante determinazione (la polizia prende molto sul serio le minacce di strage lanciate dai nove), di lotte settarie fra gruppi di musulmani negri. Cercando una soluzione «religiosa», il presidente Carter aveva tentato di fare intervenire anche gli ambasciatori di nazioni musulmane, e diplomatici di Iran, Egitto e Pakistan avevano accettato di parlare con i terroristi. In risposta si sono presi insulti e accuse di tradimento. La via diplomatica sembra essere stata abbandonata. Il palazzo dal quale ho trasmesso questa corrispondenza è all'interno di uno dei quartieri «sigillati» dalla polizia, e sta esattamente di fronte, a pochi metri in linea d'aria, dal municipio. Le finestre dove si trovano due dei terroristi e circa 20 ostaggi hanno le tende abbassate: pochi minuti fa una donna ostaggio è stata fatta uscire in barella, liberata perché colpita da un attacco cardiaco. Sui tetti intorno, decine di tiratori scelti sono appostati da 36 ore, dandosi incessantemente il cambio ogni ora per non perdere la mira. La polizia ha chiesto agli occupanti del palazzo della stampa, il solo dove oggi si lavori nel quartiere sotto assedio, di non affacciarsi alle finestre di fronte al municipio: i due musulmani neri che vi sono asserragliati sono armati con fucili a lunga portata. Nel tardo pomeriggio, si è diffusa la voce che trattative segrete sono iniziate fra autorità di Washington, guidate dal sindaco Walter Washington, e terroristi. Non se ne conoscono i termini, i progressi, le eventuali scadenze. Vittorio Zucconi

Persone citate: Anthony Quinn, Cassius Clay, Hanafi, Mohammad Alicassius Clay, Papas, Wallace Mohammad, Walter Washington

Luoghi citati: America, Chicago, Egitto, Iran, Pakistan, Usa, Washington