Visita agli impianti di Milanello, oasi di riposo o convento di clausura?

Visita agli impianti di Milanello, oasi di riposo o convento di clausura? Granata fiduciosi per la gara con l'Inter Graziami "Non temiamo la tradizione di San Siro,, (Dal nostro inviato speciale) Bardonecshia, 9 marzo. « L'anno scorso quando slamo venuti quassù — rammenta Grazlani — nessuno ci credeva allo scudetto. Il Torino viaggiava a cinque punti dalla Juventus. Il distacco pareva incolmabile. CI andò bene, dopo ventisette anni di tentativi riuscimmo a donare un altro titolo ai nostri tifosi. Adesso che slamo soltanto ad un punto dalla Juventus perché non dovremmo avere fiducia? ». Francesco Graziani parla chiaro, a nome del clan granata. Ha tra le mani un quotidiano che mette in bella evidenza i propositi di battaglia dell'Inter, del resuscitato Merlo che illustra come mettere in trappola I campioni d'Italia. ' Il signor Merlo — afferma Graziani abbozzando un sorrisetto — può dire ciò che gii pare. Alla fine contano sempre i fatti, non le chiacchiere da caffè ». Inter-Torino « vive » già comunque sulla carta stampata, in dichiarazioni che accendono interesse ed attesa. E' pur sempre un match di cartello, nonostante la classifica nerazzurra abbia bocciato da tempo ambizioni da primato. Per il Torino ci sono mille motivi per mettersi In bella mostra, c'è una tradizione sfavorevole da sfatare. A San Siro I granata non vincono da dieci anni, da sette stagioni l'Inter conquista i due punti e per giunta non incassa gol. Bisogna risalire al campionato '66-'67, al gol decisivo di Gigi Meronl, per trovare un risultato positivo. Fini 2-1, poi una batosta dietro l'altra, con una sfilza di allenatori e tanti schieramenti diversi per tentare invano di rompere l'Incantesimo. » Da quando sono al Torino — commenta Graziani — ci è sempre andata male, ma abbiamo sempre perso senza aver nulla da recriminare. Non parlerei di campo stregato, piuttosto di partite balorde. Ora può essere II momento buono per interrompere la lunga serie di sconfitte. C'è infatti la convinzione; noi non abbiamo alcun timore dell'Inter perché esiste una lampante differenza di valori ». — L'Inter però è una squadra strana, dal rendimento alterno. Se trova la giornata può creare parecchi pericoli... « Questo non lo metto in dubbio. Una bella vittoria contro di noi alle volte può salvare una stagione deludente. Slamo I più forti ed ogni squadra fa di tutto per ostacolarci. C'è Invidia In qualsiasi avversarlo, l'essere campione d'Italia dà fastidio a parecchia gente. A noi un pari potrebbe anche andar bene, a due punti dalla Juventus ». — Secondo lei è cambiato qualcosa al Torino negli ultimi tempi? C'è chi sostiene che la squadra non possiede più la grinta dell'anno scorso, che vi pesa troppo difendere lo scudetto. • Non sono d'accordo, lo che ci vivo In questo meraviglioso ambiente non noto del sostanziali mutamenti. Diciamo piuttosto che c'è stato un miglioramento. Il Torino è maturato, non vive più alla giornata ». — Se voi non doveste bissare 10 scudetto, che cosa potrebbe accadere? « Arrivare dietro la Juventus — spiega l'attaccante — non sarebbe una tragedia. Una volta ci si batteva per giungere quinti, adesso sarebbe pazzesco buttar via o contestare un secondo posto. CI sarebbe soltanto del rimpianto per aver fallito In Coppa Italia e In Coppa Campioni ». — Se invece venisse un altro titolo, avrebbe lo stesso • sapore » del primo? ' Significherebbe un ulteriore passo avanti. E' sempre più difficile infatti confermarsi a certi livelli. Ogni domenica sei costretto a dare il massimo; se ti fermi un attimo rischi di gettare tutto all'aria. La Juventus sta facendo un ottimo campionato. Non ha nulla In più rispetto a noi, anzi ha un Boninsegna bravo, con lo handicap dell'età: è comunque alla pari come forze e noi non possiamo contare sugli altri sperando che riescano in qualche modo a fermarla, lo ritengo che sarà il derby a decidere II braccio di ferro ». — Juventus e Torino sono accusate di aver ammazzato con la loro supremazia l'interesse del campionato. Che ne pensa? > In effetti questo divario con le altre squadre non finisce di stupire. E' giusto comunque che si raccolgano I frutti se gli altri non sanno stare al passo, lo ritengo che il Torino possa dettar legge per almeno cinque anni, con qualche ritocco ». — SI fanno I nomi di Antognoni, Virdis per rinforzare il complesso... • £' logico che la società si muova sul mercato — replica Graziani —; se ci sono degli elementi validi in giro sarebbe assurdo farseli scappare se c'è la possibilità di ottenerli ». — Ha dei traguardi personali? • Sì. Voglio vincere questa classifica cannonieri, arrivare a venti gol; Il che non è facile per uno come me che non tira nemmeno I rigori ». — Torniamo all'Inter, al tema del momento. L'anno scorso la gara con I nerazzurri significò la unica parentesi di burrasca per 11 Torino. A lei saltarono persino i nervi... 'Sì. Fu una sconfitta molto amara. Sbagliai un gol a porta vuota, Radice mi rimproverò vivacemente negli spogliatoi ed lo replicai per le rime. CI fu insomma un battibecco, ma non venimmo alle mani. Planelll fece da paciere, lo mi affrettai a chiedere scusa a Gigi e da quella volta aumentò la mìa stima nel suol confronti: Dalle parole del « bomber » appare un Torino sereno per questo Impegno delicato. Anche Radice ha fiducia, Pulici è allegro. « Con l'Inter sarà durissima, perché è imprevedibile — dichiara Paolino, — ma pareggiando In trasferta e vincendo In casa nessuno potrà fermarci. La Juve perderà pure qualche colpo ». C'è un unico guaio, piuttosto serio. Castellini è dolorante al piede destro, calza scarpe speciali da riposo. Al momento II portiere non sarebbe in grado di scendere In campo, ma siamo soltanto a metà settimana. In serata Il Torino è rientrato In città. Domani pomeriggio I granata si esibiranno a Cesano Mademo, paese natale di Radice. « Festa grande — sottolinea Gigi con un sorriso —, dopo verrà il bello ». Ferruccio Cavaliere • L'ALESSANDRIA, nella partita di ritorno contro la Pro Sesto, per gli ottavi di Anale della Coppa Italia semlprofesslonlsti, ha vinto con il clamoroso risultato di 7-0. La gara di andata a Sesto S. Giovanni era stata vinta dai grigi per 2-0. L'Alessandria si è pertanto qualificata per I « quarti ».

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