Chi spinge, chi apre

Chi spinge, chi apre Chi spinge, chi apre ,...£' stata una rivoluzione, o l'Inizio (teorico) di una rivoluzione. Anche se non tutti se ne sono accorti subito. Anche se nell'lnterpretare l'esito di una giornata tra le più movimentate e meno prevedibili nella storia del Coni si corre qualche rischio: per esempio, si può cadere nell'errore di -vedere' soltanto una totale 'apertura- del Coni e del suo presidente Onesti in quest'atto che cambia (o dovrebbe cambiare) programmi, strutture, connotati del massimo ente sportivo Italiano. Ma bisogna stare attenti: perché le 'aperture» sono spesso solo una conseguenza dell'azione di chi bussa (e magari spinge, e magari urla) fuori dalla porta. Dice qualcuno, adesso: Onesti voleva fare un po' di fuochi d'artificio a scopo propagandistico, dimostrare per l'ennesima volta la sua abilità glocollerlstico-dlplomatlca e Invece si è scottato le mani. Non si sono visti mortaretti e 'trlcchetracche' a salutare l'incontro, sono stati botti secchi, tipo siluro. E la mancata corrispondenza fra intenti e risultati per il presidentlsslmo Onesti è dimostrata — lo sottolineiamo ancora — dal fatto che l'Incontro con I sindacati si è 'allargato' per oltre sei ore occupando quasi tutta la giornata per I membri della Giunta. I quali poi non sapevano, sino alla vigilia, quasi nulla su questa 'presa dì contatto' (nlent'aflatto trascurabile, visti gli esiti) con I sindacati: ne hanno avuto notizia dai giornali, da un breve dialogo con Onesti lunedì sera e finalmente, in Giunta, poco prima dell'arrivo del trio sindacalista Magni Vittorio, De Luca, Magni Roberto, da una rapida comunicazione del presidente che, Insieme con Pescante, aveva preparato con ricetta segreta un 'piatto a sorpresa' da inserire nel «menu» di giornata per la Giunta. Onesti riteneva, secondo noi, di sbrigare in fretta la 'pratica sindacale' con un po' di battute cordiali e un comunicato all'acqua dì rose (da sempre di moda, questa essenza, al Foro Italico); contava così di dare un contentino alle 'forze nuove' In rappresentanza dei lavoratori e un altro po' di colore alla propria immagine di 'totem' prestigioso e inamovibile sugli altari dello sport italiano. Invece quelli — / sindacati — sono arrivati con idee molto chiare e intenzioni molto decise, hanno stabilito subito che le cose come sono andate finora non vanno affatto bene (e hanno obbligato la Giunta a convenire che è proprio vero), poi hanno preteso di mettere per iscritto una linea d'azione. L'ultimo tentativo per rispettare le placide tradizioni 'di casa' è stato fatto offrendo al giudizio del tre rappresentanti di UH, Cisl e Cgll un primo comunicato — come dire? — accademico. • E' una fregnaccia » ha detto uno del tre sindacalisti al giornalisti presenti. E alla Giunta è stato fatto capire che ben altre erano le cose da mettere su carta per cominciare ad agire fianco a fianco, per smuovere davvero -tutte le forze del Paese'. Perciò si è discusso a lungo, sino alle 21,15, smorzando la tensione via via che prendeva corpo la tesi (dunque la vittoria) del sindacato. Onesti ha collaborato, si è Impegnato. ■ Ha dimostrato di capire che i tempi sono cambiati » dicono i benevoli. « A quel punto avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di evitare la "rottura" e le conseguenze negative ■ dicono I maligni. Forse hanno ragione gli unì e gli altri. O no? Antonio Tavarozzi

Persone citate: Antonio Tavarozzi, De Luca, Magni Roberto, Magni Vittorio, Pescante