L'uccisore del vigile era un evaso "Per la rapina mi sono drogato,.

L'uccisore del vigile era un evaso "Per la rapina mi sono drogato,. Sanguinosa mattina di fuoco, a Milano, dopo l'assalto alla banca L'uccisore del vigile era un evaso "Per la rapina mi sono drogato,. E' Vincenzo Andraus, 23 anni, di Catania, che porta in tasca una foto di Mussolini ("E* la mia guida" dice) - Con un suo complice, anch'egli arrestato, sabato scorso aveva ferito due carabinieri nel night club "Bounty" - Identificato il quarto complice? (Nostro servìzio particolare) Milano, 9 marzo. Vincenzo Andraus, 23 anni, di Catania — che oggi, nella « mattina di fuoco » di Milano, ha ucciso un vigile ed è stato ferito — ha confessato al magistrato inquirente che, prima di dare l'assalto all'agenzia del Banco di Roma, si era drogato. «Ho agito quasi in stato di trance — ha dichiarato al dottor Ferdinando Pomarici, il so¬ stituto procuratore della Repubblica che lo stava interrogando —. Per "caricarmi", dottore, ho dovuto ricorrere alla cocaina: altrimenti come avrei fatto ad entrare in azione con un braccio fratturato? ». Il bandito, infatti, ha avuto di recente un incidente con la motocicletta ed è parzialmente immobilizzato da una ingessatura. L'Andraus era evaso dal carcere di Tre¬ vsnbtdcitdsB viso il 2 gennaio scorso assieme al suo complice odierno, Alfredo Bigiani, 19 anni, bergamasco e col quale è stato protagonista sabato sera della sparatoria contro due carabinieri nel night club « Bounty » di via Larga: oggi, quando è stato perquisito in questura prima di essere trasferito all'ospedale, l'Andraus è stato trovato in possesso di una fotografia di Benito Mussolini ed ha spie- gato di essere « un fervente ammiratore del duce »: « E' la mia guida » ha soggiunto. Anche ai medici, al momento in cui lo sottoponevano a un delicato intervento chirurgico, il giovane bandito ha detto di essersi drogato per sopportare i dolori del braccio (che gli era stato ingessato da un medico i cui clienti apparterrebbero alla malavita) nel corso della rapina assieme al Bigiani e ad Enzo Mencucci, ventitreenne. I tre rapinatori non sono grossi personaggi. Bigiani è stato gregario della banda Vallanzasca, ma non ha fatto in tempo a « farsi un nome » e Vincenzo Andraus si considera suo « fratello di sangue »: sono considerati nella malavita « tipi pericolosi ». Teste calde, drogati, non vogliono fare una tranquilla carriera di gregari in attesa di diventare importanti: vogliono sfondare subito. Si procurano un po' di quattrini (ancora non si sa come) e vanno a spenderli al night club con pistola alla cintura, coca in tasca, champagne e belle ragazze. Dal momento della sparatoria del « Bounty » sono stati ancora più isolati. Il solo che li ha aiutati è Enzo Mencucci, 24 anni, che ha precedenti di poco conto. Mette a disposizione l'appartamento della suocera in via Marcona 90, non può contare su una rete di rifugi compiacenti. Frequentando l'alloggio, che è la loro « base », i banditi hanno probabilmente notato in questi giorni quella che stamattina è stata loro vittima, diretta o indiretta: Ada Fornaro, 26 anni. Con una amica, Melina Saporito 24 anni, da una settimana ha aperto un negozio di parrucchiera e, presto, fra un paio di mesi, si sarebbe sposata. Viveva in periferia con il padre, ex tassista molto malato, la madre Maria Vecchiara e tre fratelli. Patrizia, Gianni, Maria Maria. Ora, aperto il negozio, si avviava a realizzare il suo sogno, ma ha trovato sulla sua strada un rapinatore assassino. E' questo normalità, nella vita delle vittime, a sconvolgere la gente. A restare sull'asfalto non sono stati agenti di polizia o carabinieri per i quali la lotta alla criminalità è compito istituzionale ma due milanesi qualunque, un « ghisa » e una parrucchiera. « Recentemente — dice l'assessore Taramelli, comunista, responsabile del personale e quindi anche della vigilanza urbana — la popolaizone ha rinsaldato i suoi legami di solidarietà con le forze dell'ordine, ma non c'è dubbio che questa volta la cosa è particolare. Abbiamo deciso, un paio di anni fa, di impiegare i vigili nella lotta alla criminalità — continua — ma non pensavamo certo di farne riesci sceriffi. Il prototipo dovrebbe essere il "vigile di quartiere " pronto a fare di tutto, anche a dare uno scappellotto al giovane che ha sbagliato ». In Comune e tra i vigili la commozione è forte. Si teme ancora per la vita di Armando Pagliaro. « Il polso è debole », dice l'assessore. I sentimenti che si agitano sono parecchi: rabbia, commozione e stupore ma anche l'impegno a chiedere che lo Stato intervenga per debellare la criminalità. « Sono convinti che quello che è successo oggi fa parte del loro dovere e hanno affrontato questa tragedia con estremo senso di responsabilità », spiega l'assessore. In municipio c'è ancora smarrimento, « ho visto Ugga sul lettino in ospedale, vicino a quella ragazza » aggiunge Taramelli « e sono ancora sconvolto. Non ho avuto il coraggio di prendere in mano il fascicolo del vigile ucciso. So che aveva famiglia, due figli, ma soprattutto che era uno della nostra famiglie ». Il sindaco Carlo Tognoli ha detto che « Milano è in lutto», ed ha aggiunto che la metropoli « non può e non deve trasformarsi in una giungla d'asfalto. Chiediamo al governo, al ministro degli Interni, di aiutarci nella lotta sempre più difficile contro la criminalità, di dotare le forze dell'ordine di mezzi adeguati per fronteggiare la situazione ». Tognoli, dopo aver annunciato che domani avrà un incontro con il prefetto AmaI ri, ha detto che proporrà al| la giunta comunale di proclamare un'ora di lutto cittadino, in occasione delle onoranze funebri alle vittime. All'ultimo momento si è appreso che polizia e carabinieri ritengono di aver identificato, stasera, il quarto bandito che ha partecipato al « colpo » in banca. Si trati terebbe di PierLuigi Montec' chio, 29 anni, che il 2 gennaio scorso aveva diretto l'evasione dal carcere di Treviso di un gruppo di 13 detenuti fra i quali vi erano l'Andraus e il Bigiani. Marzio Fabbri i m te ic**b : m. % " * - i m ' ilano. La madre del vigile ucciso entra al Policlinico accompagnata da una parente e un'infermiera. A destra i rapinatori Alfredo Bigiani, 19 anni, Enzo Mencucci e Vincenzo Andraus, entrambi di 23 anni

Luoghi citati: Catania, Milano, Treviso