C'è una sigaretta che fa meno male?

C'è una sigaretta che fa meno male? Poco catrame e nicotina C'è una sigaretta che fa meno male? (Dal nostro inviato speciale) Milano, 8 marzo. Quattromila miliardi di piccoli cilindri bianchi, lunghi otto centimetri ciascuno; messi in fila, l'uno dopo l'altro, coprirebbero per otto volte la circonferenza della Terra. Non è un gioco, o una «caccia al tesoro», sono le sigarette che si fumano nel mondo in un anno. Gli italiani contribuiscono a costruire questa immaginaria linea bianca con 84 miliardi e mezzo di pezzi. L'abitudine di fumare, malgrado i periodici allarmi lanciati dagli scienziati, è difficile da abbandonare: per un fumatore che smette ce ne sono altri dieci che si danno all'ebbrezza del tabacco. Lo dimostrano i fatturati da capogiro delle industrie di sigarette, e il loro continuo aumento di affari: la Philip Morris, ad esempio, che è la più grande del mondo, ha annunciato per il 1976 profitti record, con un fatturato di 4 miliardi 294 milioni di dollari Proprio la Philip Morris ha riunito oggi a Milano i giornalisti di tutta Italia per annunciare la realizzazione d'una nuova sigaretta. Secondo i dirigenti della società americana, sarà la sigaretta del futuro in quanto, pur avendo un bassissimo contenuto di nicotina e di catrame, manterrebbe intatto il «buon gusto» della sigaretta forte. Già esistono sul mercato sigarette a bassa percentuale di catrame (meno di dieci milligrammi), ma hanno il grave inconveniente di essere quasi insapori. La nuova sigaretta, che sarà in vendita in Italia alla fine del mese a 650 lire il pacchetto, è stata ottenuta con l'applicazione di un'alta tecnologia. Gli scienziati americani hanno individuato gli oltre duemila elementi costituenti il fumo della sigaretta. Tra queste sostanze sono stati isolati gli ingredienti del tabacco che determinano il gusto e l'aroma del fumo; questi composti sono poi stati associati alla miscela di tabacco, senza provocare un corrispondente aumento di catrame. La scoperta viene denominata «enriched flavor», trattandosi di un arricchimento del gusto della sigaretta. Secondo quanto hanno dichiarato a Milano Aleardo Buzzi — vicepresidente della Philip Morris per Europa, Medio Oriente e Africa — e Walter Gannon — direttore del Servizio Sviluppo dello stabilimento di Richmond (Virginia) — la nuova sigaretta ha un contenuto di residui solidi (catrame) e nicotina inferiore del 98 per cento a tutte le sigarette vendute sul mercato americano. Il «problema-salute» non è stato toccato dai dirigenti della Philip Morris, perché per un fabbricante di sigarette questo è sempre un tasto pericoloso (se avessero sottolineato che le sigarette con poco catrame fanno meno male delle altre, avrebbero implicitamente ammesso che quelle con più catrame sono dannose). j. b. tolineato che le iniziative di lotta hanno «precise motivazioni» e tendono «a perseguire obiettivi che da tempo il movimento sindacale si è posto anche per un'efficace lotta all'inflazione e il superamento della crisi economica ». illuminili iiiMiiiimmiiiiiimimiiiimiimiiii

Persone citate: Aleardo Buzzi, Philip Morris, Walter Gannon

Luoghi citati: Africa, Europa, Italia, Medio Oriente, Milano, Virginia