"Ma c'è Rocco? Non lo sapevo,, di Ferruccio Cavallero

"Ma c'è Rocco? Non lo sapevo,, Benetti ironico sul Milan "Ma c'è Rocco? Non lo sapevo,, Sole che riscalda, temperatura primaverile. La Juventus è nuovamente al lavoro, al Combi, dqpo le fatiche delle scorse settimane. Adesso si pensa al Milan, ad un appuntamento che rimane classico nonostante la scarsa vena dei rivali. Per I bianconeri il programma prevede un « superallenamento ». Si sta in campo fino all'ora di pranzo e poi ci si impegna per trovare qualche litro di benzina. Ad osservare la Juve c'è anche Bruno Mazzia, un « ex » che si fa le ossa al corso allenatori di Coverciano ed è a Torino in missione di studio. Discute con Trapattoni, s'informa sui metodi di preparazione di questa Juventus che « tira » brillantemente la classifica. Il calendario dice «meno undici» prima del traguardo finale. Domenica prossima il duello con le milanesi può sempre dire qualcosa. La gente quasi si sta stufando di questo equilibrio al vertice. Qualcuno vorrebbe un motivo, un episodio che offra emozioni. Ma I protagonisti di questa lotta senza fine lo escludono. Ne parliamo con Bonetti. «E' presto — afferma Romeo — per attendere una svolta. E' come se mancassero ancora un palo di chilometri all'arrivo. Con ventidue punti in palio può ancora succedere di tutto. Quando saremo a cento metri dal traguardo, tenteremo la volata sperando che tutto vada bene». Il nome di Benetti va legato anche al Milan, a quegli anni di esibizioni a San Siro. Un Milan che di certo non aveva toccato il fondo, che non attraversava un momento cosi critico. «Un Milan cosi staccato — dice Romeo — è una sorpresa per tutti». E vorrebbe quasi tornare indietro, ignorare l'argomento. Il dialogo si presenta dunque difficile. Benetti non vuole discorsi, gli bastano I fatti. «Perché interessarsi — fa notare — dei guai degli altri? E' meglio gustarsi il primato. Tre vittorie in una settimana, con II disagio dei viaggi, mi pare proprio una grossa Impresa. Siamo in salute e questa è la cosa più importante». Nel girone d'andata Mllan-Juventus si concluse con la vittoria del bianconeri per 3-2. Benetti scese in campo con comprensibile emozione, con le gambe un po' legnose, ma poi contribuì degna- mente all'exploit della squadra realizzando anche un gol. «Il Milan — ricorda II centrocampista — giocò una bella gara, la Juventus straripò. Adesso noi siamo pronti per onorare nuovamente l'impegno». — Che Milan si aspetta? «Francamente non so rispondere. Il Milan ha passato dei brutti momenti recentemente, ma ò squadra che sa battersi con orgoglio nei match di cartello. Dunque slamo avvisati, se mai qualcuno decidesse di prendere i novanta minuti di domenica un po' sottogamba». — La Juventus appare comunque nettamente favorita... •lo dico soltanto che è la squadra del momento, l'attualità del calcio italiano. Se gli altri non sono all'altezza non è colpa nostra». — Il ritorno di Rocco ha scosso l'ambiente rossonero, ha portato un po' di tranquillità dopo la burrasca della gestione Marchioro... Romeo si accende una sigeretta e sorride con Ironia. «E' tornato Rocco? Non lo sapevo, mi fa piacere». Benetti non aggiunge altro, mentre Trapattoni non condivide questa volta i giudizi espressi sulla Juventus da Gigi Radice. «Ciò che afferma Radice — rileva Trapattoni — non mi interessa. Noi facciamo la nostra strada, senza pensare agli altri. A questa Juventus nessuno crede eppure siamo li, da soli in testa. Radice parla di successo con fortuna a Catanzaro. Ed allora lo dovrei ricordare la vittoria del Torino contro il Bologna con le occasioni sbagliate sotto rote dai rossoblu. Ogni partita invece ha la sua storia ». Ferruccio Cavallero Rornso Benetti

Luoghi citati: Catanzaro, Coverciano, Torino