Le pompe di benzina ora sono all'asciutto Il traffico e le industrie verso la paralisi di Claudio Giacchino

Le pompe di benzina ora sono all'asciutto Il traffico e le industrie verso la paralisi Continua lo sciopero degli autotrasportatori di carburante Le pompe di benzina ora sono all'asciutto Il traffico e le industrie verso la paralisi Esaurite anche le scorte di gasolio e olio combustibile - I "padroncini" s'incontrano stamane col ministro: se otterranno soddisfazione, torneranno al lavoro, ma prima di giovedì i distributori non potranno essere riforniti - Difficile situazione per medici, ambulanze, commercianti - Avvisaglie di "borsa nera" Benzina, gasolio, olio combustibile: tesori Introvabili per 1 torinesi. Sabato e domenica era un terno al lotto riuscire a farsene una scorta. Ieri ancbe la fortuna nulla ha più potuto. A secco tutti 1 distributori cittadini e della cintura, ferme sempre le autobotti addette al rifornimento, rischio per molte aziende di sospendere le lavorazioni e ricorrere alla cassa Integrazione se i preziosi carichi non arriveranno entro giovedì, penuria incipiente dei prodotti per U riscaldamento, migliaia di persone che vivono dell'auto costrette a lesinare sul chilometraggio, parecchie altre obbligate già da oggi a prendersi un giorno di vacanza imprevisto quanto indesiderato. Intransigenti, per contro, 1 «cisternisti» che con la loro serrata ad oltranza minacciano la paralisi di ogni attività. «Andremo avanti — dichiara il consigliere Croci della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) di Tortona — finché non otterremo soddisfazione completa dal governo. Domani avremo un incontro a Roma con il sottosegretario del ministero Industria Ermìnero, slamo abbastanza ottimisti, dovrebbero essere accontentate le nostre richieste ». E quando avremo di nuovo il carburante? « Se le trattative non subtranno lungaggini inutili, giovedì mattina ricominceremo a lavorare». Sull'orizzonte della vertenza aperta 11 1° marzo dal compatto gruppo di «padroncini» che con I loro camion assicurano il combustibile a chioschi, industrie e caldaie di Piemonte, Liguria e Lombardia, le nubi si addensano cupe, non sono però ancora tali da oscurare le speranze di una soluzione positiva. L'importante è che sia veloce. La situazione è preoccupante, ma soltanto se dovesse restare bloccata si prospetterebbe 11 caos. E' necessario che si torni alla normalità per dopodomani, un ulteriore rinvio a venerdì, o peggio, alla settimana ventura, alimenterebbe a dismisu¬ ra 1 disagi. La data di giovedì pronosticata per la ripresa dei rifornimenti appare l'ultima utile: dilazionarla significa precipitare città e provincia in grosse difficoltà. La diagnosi è convalidata dall'atteggiamento dell'Associazione grossisti prodotti petroliferi, da una nota dell'Unione Industriale e dalle dichiarazioni raccolte in prefettura. I grossisti si sono rivolti al prefetto per ottenere appoggio per le proprie autobotti che da martedì scorso, a causa del picchettaggio attuato dal «cisternisti», non hanno potuto più portare fuori dalla raffineria «Mach» di Volpiano neppure una goccia di benzina. «Era stato deciso che domani (n.d.r., cioè oggi) — afferma il presidente dell'Associazione, ing. Fiumana — avremmo ricominciato a riforni¬ re t nostri clienti. Carabinieri e polizia stradale avrebbero garantito 1 camion dalla contestazione del "padroncini". Ma, considerando che l'incontro di Roma può sciogliere ogni nodo e che il quadro generale non è ancora così compromesso, abbiamo stabilito di attendere per altre 24 ore». In un comunicato l'Unione industriale osserva: « Sono già stati compiuti tutti i passi opportuni per illustrare alle autorità il difficile momento. Le notizie che giungono dalle aziende inducono al timore: la disponibilità di scorte petrolifere è scarsa, se gli approvvigionamenti dovessero essere di nuovo dilazionati, pure per pochi giorni, ci saranno gravi e pesanti conseguenze su tutto l'apparato industriale provinciale e regionale, parecchie ditte dovran¬ no ripiegare sulla cassa integrazione». Il viceprefetto Di Giovine invita alla calma: «Non siamo ancora all'asciutto; sia comunque chiaro che nessun servizio pubblico subirà la paralisi». II suo collega, il dott. De Fels, aggiunge: «Per ora non sono stati programmati interventi drastici anche perché non è il caso: se la vicenda dovesse degenerare, non saremo colti impreparati. 1 servizi essenziali non corrono alcun pericolo». Meno morbide e poco indulgenti le reazioni dei privati, commercianti in testa. Denunciano: « Non bisogna aspettare, il carburante deve essere nei distributori al più presto. Molti di noi non possono già da oggi fare i mercati, altri non hanno nemmeno la benzina sufficiente per andare a fare gli acquisti ai mercati ge- nerall. Nel giro di un paio di giorni saremo, per la maggior parte, fermi; nei negozi inìzlerà la penuria di qualsiasi prodotto ». Previsioni che sono confermate dal segretario della Confesercenti, Cassardo: « Siamo al limite, chi ha avuto la buona sorte di scovare una pompa ancora in funzione si è rifornito pure dì benzina normale. Purtroppo, nei meandri di Porta Palazzo ieri pomeriggio faceva il suo primo timido capolino il mercato nero, i soliti approflttatori delle disgrazie collettive si stanno organizzando. I primi fustini di super costavano mille lire al litro, in serata il prezzo era salito a 15002000 lire». Stupore, tra 1 medici, che i responsabili di Torino non abbiano ancora provveduto a un centro di distribuzione di carburante per la loro categoria. Senza numero le telefonate alla Stampa di sanitari che lamentavano: « L'auto è a secco, non possiamo più fare le visite ». « Nel serbatoio ne ho per 100 chilometri, entro domani sera ì clienti dovranno curarsi da soli, o attendere che trovi un tassista libero, o col serbatoio fornito ». L'Ordine del medici ha inviato un telegramma al prefetto per sollecitare un plano di aiuto Immediato. I medici mutuallsti hanno [atto altrettanto: « Siamo appiedati quasi tutti, o lo saremo tra breve, proprio in un momento in cui c'è tanta influenza in giro ». Preoccupazioni pure alla Croce Rossa, Verde, e alla Guardia medica. Le riserve di super sono ridotte, alla Croce Rossa dicono: « Non ne abbiamo per molto, avanti di questo passo e occorrerà precettare l'esercito, che ha scorte enormi ». Il precettamelo è già cominciato, seppure in forma limitatissima. Dalla Mach di Volpiano, per ordine della prefettura sono uscite ieri tre cisterne. Hanno portato gasolio per riscaldamento a un ospedale e all'istituto magistrale D. Berti. Claudio Giacchino

Persone citate: Cassardo, De Fels, Di Giovine, Fiumana, Verde

Luoghi citati: Liguria, Lombardia, Piemonte, Roma, Torino, Volpiano