Interrogazione del pci: cosa ha fatto il governo contro l'ingerenza Urss?

Interrogazione del pci: cosa ha fatto il governo contro l'ingerenza Urss? Il caso della Biennale di Venezia Interrogazione del pci: cosa ha fatto il governo contro l'ingerenza Urss? (Dalla redazione romana) Roma, 5 marzo. L'«affaire della Biennale» ha indotto il pei a chiedere per la prima volta spiegazioni ufficiali sul passo di un ambasciatore sovietico al governo, in una interrogazione in Parlamento. La decisione è stata presa oggi, durante la direzione del pei durata tutta la giornata su svariati temi, incluso l'ultimatum dell'ambasciatore Ryjov alla Biennale di Venezia sul dissenso nell'Urss e nell'Est europeo, che ha provocato decine di interventi in Parlamento. L'interrogazione comunista, che si aggiunge alle altre richieste al governo, è firmata dagli on. Tortorella, responsabile sezione cultura pei, Pellicani, Giovanni Berlinguer, Raicich e Giannantoni, invita il ministro degli Esteri a «informare la Camera sull'atteggiamento assunto a proposito del passo dell'ambasciatore sovietico relativo alle proposte di programma della Biennale di Venezia, problema sul quale a discutere e a decidere può essere soltanto l'organi¬ smo italiano responsabile della conduzione delle manifestazioni veneziane al di fuori di ogni ingerenza esterna». La segreteria della Cgil ha manifestato ieri solidarietà alla Biennale « la cui autonomia va garantita da qualsiasi interferenza esterna», con la precisazione che « questa nostra difesa della libertà di espressione (...) non significa adesione acritica ad ogni tipo di iniziativa, ivi compresa quella sul dissenso nell'Est europeo, ma piuttosto l'invito ad un lavoro rigoroso e scientifico di valorizzazione di ogni vera esperienza artistica, ad un confronto, che non si presti a speculazioni e a tentativi di approfondire le divisioni fra i Paesi, ma che agevoli il dialogo tra le diverse posizioni e le diverse idee ». Dissociandosi in pratica da questo testo, il socialista Marianetti, segretario confederale della Cgil, ha telegrafato oggi a Ripa di Meana: « In relazione all'intollerabile intervento delle autorità sovietiche sulle libere scelte culturali della Biennale partecipo con la mia fraterna solidarietà al tuo rigoroso atto di rifiuto ». Ha ricordato l'impegno preso dai socialisti con gli esponenti del dissenso polacco di « riconoscere valore etico politico all'azione del dissenso di operai, studiosi, scienziati, ed artisti dell'Est Europa, tesa verso difficili strade di democrazia e partecipazione». Il sindacato critici cinematografici chiede che governo, partiti, forze sociali e culturali operino « in tutte le maniere perché la Biennale prosegua il programma stabilito », rilevando che l'Urss « non disdegnava » di partecipare al festival di S. Sebastiano « durante il drammatico periodo del dissenso antifranchista ». Il sindacato libero scrittori italiani « deplora l'insufficiente reazione degli organi responsabili » dinanzi al tentativo sovietico di limitare la libertà di espressione della Biennale. Dinanzi all'ambasciata dell'Urss hanno sostato oggi gruppi di radicali con cartelli di protesta.

Persone citate: Giannantoni, Giovanni Berlinguer, Marianetti, Pellicani, Ripa, Tortorella

Luoghi citati: Europa, Roma, Urss, Venezia