Nel giorno di Lauda è morto Pryce

Nel giorno di Lauda è morto Pryce Stupenda vittoria dell'austriaco e della Ferrari nel G. P. del Sud Africa Nel giorno di Lauda è morto Pryce Battuti Scheckter, Depailler e Hunt - L'inglese investe con la Shadow un commissario che attraversava la pista per soccorrere Zorzi, la cui vettura era in fiamme - Colpito dall'estintore che l'uomo portava, esce di strada coinvolgendo Laffite (illeso) (Nostro servizio particolare) Johannesburg, 5 marzo. Niki Lauda, con la sua Ferrari numero 11, è tornato alla vittoria in un Gran Premio del Sud Africa funestato dalla morte del pilota inglese Tom Pryce e da quella di uno dei commissari del circuito di Kyalaml. Pryce ha Investito con la sua Shadow l'uomo, che aveva attraversato la pista per portare soccorso all'altra Shadow in gara, quella di Renzo Zorzi, che aveva preso fuoco. La Shadow è poi uscita di strada coinvolgendo la Ligler di Jacques Laffite. Il francese è rimasto illeso. Il successo di Lauda, che fuga definitivamente I dubbi sorti l'anno scorso dopo l'incidente del Nuerburgrlng e il ritiro in Giappone, è stato limpidissimo. L'ex-campione del mondo è passato al comando della gara nel corso del sesto giro, superando la McLaren di James Hunt, che era stato il più lesto al via. L'austriaco ha imposto alla corsa II suo ritmo e nessuno è stato in grado di raggiungerlo, né Scheckter (Wolf), né Depailler (Tyrrell), che hanno a loro volta scavalcato Hunt, rispettivamente al 17° e al 66° passaggio. Deludente la prova di Carlos Pace, che si è fatto sorprendere al via dal segnale dello «starter». Il brasiliano, dopo aver viaggiato a lungo in quinta posizione, si è dovuto fermare al box (41° giro) per sostituire I pneumatici anteriori. Meglio si è comportato John Watson, con l'altra Brabham, il quale è riuscito a classificarsi al sesto posto. Un po' poco per il team anglo-Italiano. Validissima la gara di Brambilla. Il monzese, con la Surtees, era penultimo al termine del primo giro. E' arrivato settimo, dopo una battaglia piena di suspense con Watson, precedendo Carlos Reutemann. L'argentino, «leader- del mondiale dopo due gare, ha avuto molti problemi di sottosterzo. Un Gran Premio lineare, di grande interesse, su cui l'Incidente di Pryce ha steso un velo di mestizia. Esso è accaduto al 23° giro e ha avuto per protagonisti — direttamente e indirettamente — I due piloti della Shadow, Pryce, appunto, e Zorzi. L'Italiano ha accostato la sua monoposto sul lato sinistro della pista nel rettilineo dei box e delle tribune. Mentre la macchina era già ferma e Zorzi si stava accingendo a lasciare l'abitacolo In tutta calma, di colpo si è alzata una fiammata. Zorzi è fuggito, liberando a fatica II casco dal tubo che lo collega alla bombola d'ossigeno, poi è tornato indietro per mettere in azione l'impianto di bordo antincendio. Dall'altro lato della pista, abbandonando una postazione di servi¬ zio, sono accorsi due commissari con altrettanti estintori. Purtroppo sono sopraggiunte velocissime (270-280 l'ora) la Shadow di Pryce e la Ligier di Laffite. Uno dei due uomini — Jansen Van Vuuren — è stato colpito in pieno dalla vettura di Pryce e ucciso sul colpo. L'estintore che teneva in mano è volato in aria ed è finito contro il viso del pilota inglese, che ha perso Il casco. Con Pryce riverso nell'abitacolo, forse già morto, sicuramente In stato di incoscienza, la Shadow ha proseguito nella corsa, piegando sulla destra e svellendo I cartelli di segnalazione che precedono la curva di chiusura del rettilineo. Dopo circa 300 metri, la macchina ha toccato II •guord-rail- ed è rimbalzata in mezzo alla carreggiata, in tempo per urtare. In una Incredibile carambola, la Ligler di Laffite. Le due monoposto sono uscite di pista, il francese ha abbandonato da solo la sua vettura. I soccorritori hanno perso tempo per aprirsi un varco nell'intrico di reti di protezione estirpate dalla Shadow. Per Pryce, che aveva II volto sfigurato e non respirava, non c'ero più nulla da fare. Laffite ha riportato una ferita ad un ginocchio. Si tratta di un incidente a dir poco singolare nella sua dinamica. In questo caso la sicurezza del circuito e delle corse ha un valore relativo: un atto di generosità compiuto in modo sbagliato è stato troppo crudelmente punito. r. s. Carlos Reutemann Johannesburg. Le vetture di Pryce e Laffite subito dopo la collisione (Telefoto)

Luoghi citati: Giappone, Sud Africa