Questa Rometta di Antonio Ghirelli

Questa Rometta Questa Rometta Sta nascendo sotto I nostri occhi, qui a Roma, una nuova grande squadra? (parliamo, ovviamente, di quella giallorossa, perché la Lazio che ha vinto lo scudetto tre anni fa, è In qualche modo già nel novero). E' difficile definire In tal modo una Roma che In trasferta perde sei partite su nove e che sul terreno dell'ultima classifica incassa quattro reti senza restituirne nemmeno una. Ma è altrettanto difficile dimenticare che questa compagine è la sola che abbia battuto sia Juve che Toro. Diciamo allora che la Roma 1977 rappresenta uno dei più coraggiosi e riusciti tentativi di ringiovanire una squadra che si siano mal registrati nella storia del nostro difficile torneo. La discrepanza tra I risultati ottenuti In casa e quelli subiti in trasferta si spiega facilmente proprio con l'inesperienza di gran parte degli attuali titolari glallorossì, oltre che con gli errori dell'allenatore o lo scadimento di forma di determinati elementi. Resta Invece come dato permanente la quota di tranquillità (18 punti) già raggiunta dalla formazione e resta, come dato ancor più stimolante, il livello di gioco a cui I glallorossì hanno saputo elevarsi proprio in occasione degli Incontri più ardui. Epurazione Inferocito per II mediocrissimo esito del campionato 1975-76 (decimo posto conseguito con 25 punti, appena due in più del retrocesso Ascoli), Il presidente Anzalone ebbe II coraggio, l'estate scorsa, di catapultare In lista di trasferimento non solo l'Intoccabile Cordova, ma anche veterani di scorza dura come lo stopper Batistonl, Il ' jolly » Morini, il laterale Negrlsolo anche lui utilizzabile In ruoli diversi, il centrattacco Pettini, più I due fragili e non più Integri attaccanti Orazl e Spadoni. Questa drastica epurazione del ranghi non fu nemmeno compensata da qualche acquisto sensazionale. Arrivarono il difensore Chlnellato e II centrocampista Maggiora, arrivò II centravanti Muslello, ma nessun tifoso romanista si stracciò le vesti per l'entusiasmo; semmai, qualche urletto di soddisfazione .si., levò tra gli « aficio- nados » soltanto per il recupero del nettunese Bruno Conti, che nelle file del Genoa aveva saputo conquistarsi una certa popolarità. In complesso, comunque, la nuova Roma appariva un vulnerabilissimo cacciatorpediniere in mezzo alle poderose navi da battaglia, corazzate e portaerei, che erano destinate ad egemonizzare l'alta classifica. Le prospettive peggiorarono quando gli infortuni cominciarono a devastare II parco titolari, già così esiguo, della formazione allenata da un tecnico, Liedholm, che era rimasto in plancia con gran dispetto del presidente. Peccenlnl e Rocca, due pilastri della difesa, subirono lesioni gravissime; lo stesso Bruno Conti fu messo fuori combattimento per mesi; Il jeleberrimo Pierino Prati apparve per lunghi Patti (e continua ad apparire) più un naufrago che II cannoniere della ciurma. Altalena Eppur si muove. La Roma va. Magari va in altalena, un giorno vittoriosa, l'altro sconfitta, un giorno nella polvere della critica, l'altro sull'altare della folla, ma va. Stenta a recuperare Peccenlnl ma ha trovato un Chlnellato più che egregio. Domenica prossima, riavrà In panchina II generoso, Impareggiabile Rocca; e presto dovrebbe averlo addirittura in campo. Bruno Conti, poi, è diventato l'uomo-chiave della squadra: se gira lui, gira tutta la Roma. Muslello ha già segnato 6 reti, qualcuna stupenda come quella rifilata domenica a Castellini. Quanto al vecchi, Santarlni è da nazionale, De Slstì regge l'anima col denti grazie ad un'Intelligenza di gioco assolutamente eccezionale, Di Bartolomei ha segnato 7 volte ed è sicuramente il giocatore di maggiore avvenire della squadra. L'unico guato serio è Pierino Prati. La vecchia • peste » è diventata meno nociva di una influenza. Contro I granata, è stato addirittura lui, nell'Intervallo, a chiedere la sostituzione. Non è agevole capire, dall'esterno, se si tratta di una crisi psicologica o di una caduta repentina del tono muscolare (come accadde, per esemplo, a Jeppson); ma II certo si è che, se avesse Prati al meglio della condizione o se trovasse l'anno prossimo un giovane tipo Prati, la Roma diventerebbe una squadra molto, molto rispettabile. Il coraggio, dunque, paga. Antonio Ghirelli

Luoghi citati: Jeppson, Lazio, Roma