Casanova conquista Parigi

Casanova conquista Parigi n successo decretato dalla critica francese Casanova conquista Parigi Parigi, 3 marzo. Trionfale accoglienza della critica parigina al Casanova di Federico Fellini, proiettato in nove cinematografi della capitale. «Uno stile suntuoso» constata Le Figaro, che parla di «anti-"Barrv Lindon"», dì «delirio felliniano incomparabile per bellezza e follia», e avverte: «occorre entrare nelle ossessioni del regista; lasciarsi stordire dal suo rimuginare», aggiungendo che «si esce dal cinema spossati, sbalorditi, ma assillati da immagini terrificanti e sublimi di brutture e di derisione. Dopo aver visto "Casanova" bisogna rivedere "Amarcord"». «Lo spettacolo è naturalmente prodigioso. Terribile e sublime allo stesso tempo perché Fellini meglio di chiunque altro, sa trascendere la bruttezza in bellezza», scrive Le Monde. E prosegue: «Sotto i suoi colori accesi, nel suo vortice, il film di Fellini ha l'ampiezza, la gravità di un requiem. Requiem per un fantoccio smitizzato, per una civiltà moribonda». Per Le quotidien de Paris, Casanova è in certo qual modo «il film più spettacoloso e nello stesso tempo più segreto di Federico Fellini». «Da un capo all'altro di questa epopea esaltante il vuoto, l'artificio, la "performance" sessuale », prosegue, « lo sguardo dì Fellini secerne la stessa malinconia un po' amara, frutto di una mediazione sul carattere derisorio delle nostre passioni e sulla ipocrisia dei nostri alibi.. Qualsiasi cosa si faccia, nulla evocherà la forza di questo "Casanova", la sua stranezza, e il favoloso brano di cinema di cultura che già rappresenta». (Ansa)

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