Le ragazze del vicolo e signorine di lusso di Ugo Buzzolan

Le ragazze del vicolo e signorine di lusso LA TV di Ugo Buzzolan Le ragazze del vicolo e signorine di lusso Lotta Impari, ieri, della rete 1 contro la rete 2, almeno nella prima serata L'inchiesta Donna In Sicilia, come abbiamo già avuto occasione di dire, è molto seria, molto accurata. Nella teza puntata l'indagine si è appuntata su Aliminusa, piccolo centro presso Palermo, e ha delineato la condizione femminile in un luogo dove gli uomini dalla mattina alla sera sono tutti assenti perché nei campi o nelle industrie. Sono indagini di peso, che rivelano mondi e mentalità particolari, ma bisogna armarsi di una certa paziente attenzione per seguirle. Il ritmo della puntata non era quello che si dice galop pante. Il barbuto Intervistatore aveva bisogno di stabilire un lento, progressivo contatto con la gente: e quindi se ne stava li, mentre preparavano II pane, e attaccava con una serie di • mi dica signora... », oppure si sedeva a tavola e beveva un bicchiere di vino mentre gli Interlocutori, tra un aparol ae l'altra mangiavano un piatto di maccheroni. Dal discorsi venivano fuori ammissioni significative: le ragazze chiuse in casa, Il timore di uscire non solo dal paese ma dal vicolo, la paura di Palermo città tentacolare. Sì, ma la maggioranza del pubblico non sarà stata attirata sulla rete 2 dagli strombettamenti di Odeon? Stavolta Odeon cominciava subito a incuriosire lo spettatore con la vista di mostruosi lottatori giapponesi, abnormi di stomaco e di chiappe, e poi con un servizio — bisogna dire valido — sul sontuoso ballo delle debuttanti al teatro dell'opera di Vienna, signorine di lusso e giovanotti di buona famiglia, un rituale solenne e leggermente funebre all'insegna della nostalgia per l'Impero asburgico e sotto I quadri raffiguranti Francesco Giuseppe (ballo-cerimonia cui facevano da contrappunto le veloci immagini di un balìe carnevalesco con tenute spente, in un clima da gigantesco pa.'ouzc). Dopo di che la rete 2 offriva, benché stagionato, benché già comparso sul teleschermo, un classico quale La fiamma del peccato di Bllly Wilder, con i suoi amanti diabolici. La rete 1 è riuscita a catturare almeno I tifosi con Magdeburgo-Juventus (anche a colori). Pare che la faccenda del colore sia gradita nel calcio, per via delle maglie che cosi si distinguono meglio. Altrove il colore è solo un'aggiunta persino superflua, come adesso, da questa settimana, nei telegiornali. I notiziari in bianco e nero vanno benissimo, quello che vale è esclusivamente la loro sostanza perché non ce ne Importa nulla del colore paonazzo o terreo della faccia del ministro, o della tinta della giacca del giornalista. A colori — specie quando, per qualche motivo, c'è una musica di sottofondo — il telegiornale tende ad assomigliare ad uno spettacolo.

Persone citate: Francesco Giuseppe

Luoghi citati: Aliminusa, Magdeburgo-juventus, Palermo, Sicilia, Vienna