Duomo di Amalfi: un altro monumento se ne va in rovina nell'indifferenza di Adriaco Luise

Duomo di Amalfi: un altro monumento se ne va in rovina nell'indifferenza Qualche decina di milioni per bloccare la "vecchiaia,, Duomo di Amalfi: un altro monumento se ne va in rovina nell'indifferenza (Nostro servizio particolare) Amalfi, 1 marzo. Il duomo di Amalfi è malato, denuncia gli acciacchi della vecchiaia. Una malattia non grave, ma la superba facciata della cattedrale di S. Andrea, riedificata dopo il orollo del 1861, nel primitivo stile lombardo-normanno, è seriamente danneggiata, costituisce un pericolo per le comitive che in ogni ora del giorno si avviano, come in processione, per l'imponente scalea prima di accedere alla famosa «Porta Maggiore» tutta in bronzo, fusa a Costantinopoli nell'undicesimo secolo. Gli intonaci, i marmi, gli stucchi presentano squarci e crepe, rivelano l'azione di. struttiva del tempo, minacciano di rovinare addosso ai fedeli, ai turisti. Dove l'umidità delle notti marine, le conseguenze corrosive del salmastro, gli effetti della nube di scirocco che spazia nell'aria durante le mareggiate hanno lasciato segni incancellabili del processo di dissoluzione è sulle tessere policrome del magnifico mosaico al sommo della cuspide, eseguito dal Salvati di Venezia. Per scongiurare danni gravi ed irreparabili, è necessario ed urgente un lavoro di restauro, il consolidamento dei marmi. Occorre salvare quest'opera d'arte prima che sia troppo tardi e su questo punto tutti sono d'accordo. Purtroppo quello che manca sono i soldi. La situazione delle finanze comunali con un deficit consolidato di 500 milioni non è dissimile da quella degli altri comuni della penisola nonostante che Amalfi, per la sua incantevole posizione in riva al mare, vanti un milione all'anno di presenze di ospiti, un flusso costante di turisti come Capri e Sorrento. Un aiuto è stato chiesto alla Regione, al ministero dei Beni Culturali. Finora non è stata svolta un'indagine accurata, né si è abbozzato un preventivo delle spese per recuperare questo gioiello architettonico. Gli esperti interpellati hanno avanzato delle cifre e se non si riscontreranno altri guasti nelle strutture portanti, assicurano che con qualche decina di milioni si potrebbe riuscire a bloccare l'azione devastatrice, recuperare la facciata del duomo là dove più appariscente è la necessità di intervento. «Avremmo potuto promuovere una raccolta di fondi fa¬ cendo appello a tutti gli ami-, ci di Amalfi — dice il sindaco, Bonaventura Camera — effettuare così le prime opere I indilazionabili. Non ce la sia-1 mo sentita di compiere un passo del genere. Si trattava di una decisione un po' indecerosa per il prestigio della città. Un secolo fa, un vescovo dell'epoca per il restauro. della cattedrale ricorse ad un altro espediente e dietro congruo compenso si privò di alcuni pregiati marmi, cedendoli a Roma. Ma la popolazione non approvò la scelta, vi furono sollevazioni e tumulti...». I mali del duomo di Amalfi sono stati esaminati dal professor Marco Tullio Monticelli, della scuola restauro di Roma, che ha redatto la prima relazione, indicando non soltanto i punti critici delle degradazioni riscontrate nel prezioso monumento, ma fornendo anche una spiegazione delle cause ed i rimedi per neutralizzare i guasti. «L'attuale situazione del mosaico e della facciata — dice il professor Monticelli chiamato ad eseguire restauri al duomo di Orvieto e alla cripta di Montecassino — non può considerarsi drammatica, ma genera fondate preoccupazioni per il prossimo futuro. Per un giudizio definitivo, come anche per stabilire un preventivo di costi, serio ed esatto, bisogna partire da un attento esame della composizione delle mal- te adoperate e che non saranno cementizie, data l'epoca in cui l'opera è stata realizzata. Per esempio il mosaico è da supporre eseguito non sul posto, ma nello studio del Saiviati, a Venezia, su carta o tela in sezioni al rovescio e successivamente collocato in opera». «La mancanza di fondi frena purtroppo ogni possibilità di intervento — dice Plinio Amendola, presidente dell'Azienda di soggiorno — il discorso è tutto qui. Fino a Quando non avremo disponibilità di danaro, saremo costretti ad aspettare che qualcuno ci dia una mano. Certo non possiamo eliminare dall'itinerario turistico della costiera il duomo che è un'attrazione insostituibile...». Adriaco Luise

Persone citate: Bonaventura Camera, Monticelli, Plinio Amendola, Tullio Monticelli

Luoghi citati: Amalfi, Capri, Costantinopoli, Roma, Sorrento, Venezia