Il sacrario militare a Venezia

Il sacrario militare a Venezia LETTERE AL DIRETTORE Il sacrario militare a Venezia Signor Direttore, la « Stampa ■ del 23 febbraio riporta una corrispondenza da Venezia ove si parla ancora dell'incresciosa vicenda della « guerra per II Tempio Votivo ». Nella recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Venezia, che indubbiamente segna una tappa della controversia aperta dalla Curia Patriarcale con il triplice ricorso alla magistratura penale, civile ed amministrativa contro II Commissariato Generale Onoranze Caduti In Guerra, si afferma che da oltre 30 anni il servizio pastorale è stato costantemente funzionante nella Cripta e regolato pacificamente di comune accordo: purtroppo II Tar non ha considerato le annose proteste ed I numerosi reclami sull'uso Improprio del Sacrarlo Militare, tutti smorzati dalla generale convinzione che presto gli inconvenienti sarebbero cessati con II completamento del vero e proprio Tempio Votivo soprastante la Cripta Ossario, ossia con II pieno assolvimento dol voto solennemente espressi dai Venezia¬ ni nel 1917 e rinnovato nel 1943. Però non è stato considerato che, comunque, dopo II trentennio e pei quasi due anni, in seguito agli Importanti lavori di restauro la Cripta Ossario è stata usata ancora per le Messe festive della vicina parrocchia ma con talune limitazioni Inerenti alle particolari esigenze Istitutive del Sacrarlo Militare: limitazioni riconosciute per Iscritto dallo stesso Patriarca il 20-11-1947 ed In piena aderenza all'attuale liturgia. Ma la Curia, e per essa la parrocchia, non Intendeva sottostare a tali limitazioni (sedie movlblll Invece degli Ingombranti banchi inginocchiatoi e Messe senza accompagnamento di cori e chitarre elettroniche) ed il 6 marzo '76 passò all'azione di forza con l'occupazione di sorpresa del Sacrario e la sistemazione di ben 58 banchi-inginocchiatoi che Ingombravano tutto lo spazio disponibile.'Dopo Il successivo sgombero dei suddetti banchi, attuato l'8 luglio su Intimazione di Onorcaduti, la Curia si limitò a sabo¬ tare la funzionalità del Sacrario con assurde proibizioni di Messe richieste dai familiari e celebrando una Messa di protesta all'aperto davanti al cancelli chiusi, non del Sacrarlo Militare, perché questi erano ben aperti, ma della soprastante chiesa di Santa Maria Immacolata (vulgo Tempio Votivo) Inopinatamente chiusa sin dal 1972 dopo oltre 20 anni di esercizio del pubblico culto cattolico. Riassumendo, sul plano materiale la controversia è addirittura assurda: sedie Invece di banchi permanenti. Sul plano spirituale la questione è ben più importante perché si tratta di tutelare dignitosamente un Importante Sacrarlo Militare con oltre 3200 caduti delle due guerre mondiali e di Impedire che venga trasformato in una succursale parrocchiale da usare come e quando vogliono, senza tenere In nessun conto le esigenze particolari del Sacrario per lo svolgimento di cerimonie in suffragio del Caduti. Generale Aldo Beolchlnl Commissario Generale Onorcadutl

Persone citate: Aldo Beolchlnl, Messe, Patriarca, Tempio Votivo

Luoghi citati: Venezia