Crisi universitaria discussa in Comune

Crisi universitaria discussa in Comune Come si può intervenire? Crisi universitaria discussa in Comune "Ci saranno i provocatori, ma la realtà è che gli studenti sentono la mancanza di prospettive" Del malessere dell'Università si è parlato ieri in Consiglio comunale, con una relazione introduttiva dell'assessore Alessio. « Le caratteristiche della contestazione — ha sottolineato — sono diverse da quelle del '68. Allora c'è stato un rifiuto ideologico della società, da parte del giovani dì estrazione borghese. Oggi la protesta trae origini dagli strati più popolari ». Alessio ha fatto presente che oggi si profila davanti ai giovani il dramma dell'emarginazione non soltanto dalla società, ma anche dal lavoro. La laurea ormal « è vista come patente di dìsoccupazione ». Proprio per il fatto che parecchi degli studenti provengono da fuori città, c'è il problema di creare un contatto con con la realtà cui vanno incontro per frequentare l'Ateneo. E' a questo punto che « l'ente locale può intervenire per fare proposte che aiutino i giovani all'integrazione ». Migliasso (pei) ha rilevato « l'importanza di capire i nuovi problemi », di « evitare gli attacchi al pei soltanto perché è stato l'unico partito che si è fatto sentire con il risultato di essere automaticamente identificato con le deprecate istituzioni ». Cardelli (psi): «Gli attuali fermenti delle Università vanno valutati con attenzione. Non basta dire che si tratta di minoranze o parlare di gruppuscoli di stampo fascista. Ci saranno certo i provocatori, ma la realtà 'e che migliaia di studenti avvertono il dramma della mancanza di prospettive ». Leo (de): « E' difficile pensare allo sbocco della crisi che stanno vivendo anche le Università senza una profonda rivoluzione culturale che modifichi l'ideologia indìvidual-borghese della promozione sociale. La colpa è anche di tutte le forze politiche che, insieme, hanno sbagliato in pmnzu(BlutilolucdtedIntiaozildaptiloadatdvshpplaspvi1 arPd passato. E' ora di cercare, insieme, sboccfti non solo negli Atenei, ma anche sul piano sociale». L'assessore Santini, del servizio legale, ha risposto poi ad una interrogazione di Quagliottl (pei), Segre (psi), Canu (dp), Bava (pli) che chiedeva « le valutazioni sul rapporto fra gli enti locali e gli organi di controllo », cioè il Co.re.co. Dopo una lunga introduzione ha rilevato che « il rapporto tra gli organi di controllo ed i comuni deve tendere al rispetto del potere decisionale del Comune stesso ». In sostanza il giudizio « è negativo e di preoccupazione, per un atteggiamento che trae la sua origine nella non esatta collocazione dell'organo di controllo ».

Persone citate: Bava, Canu, Cardelli, Migliasso, Santini, Segre

Luoghi citati: Atenei