Comincia il processo per l' incidente» che uccise Panagulis

Comincia il processo per l' incidente» che uccise Panagulis Comincia il processo per l' incidente» che uccise Panagulis Atene, 28 febbraio. Sotto l'accusa di omicidio colposo e infrazioni al codice stradale, Michele Stefas di 30 anni, sarà processato da domani dal tribunale di prima istanza di Atene per la morte del deputato indipendente di sinistra Alessandro Panagulis, avvenuta in seguito a un incidente automobilistico il 30 aprile dello scorso anno alla periferia di Atene. Stefas, in libertà provvisoria, nelle sue deposizioni al magistrato inquirente ha sostenuto di essere stato coinvolto in un incidente stradale «provocato involontariamente dal deputato» e ha sempre respinto ogni accusa. L'imputato sostiene che il 30 aprile del 1976, alle due del mattino, mentre alla guida di una Peugeot era giunto all'altezza della sua abitazione aveva frenato per voltare a sinistra e immettersi su una strada laterale. La manovra aveva provocato lo sbandamento di una vettura (quella di Panagulis) che lo seguiva a pochi metri di distanza. L'asfalto, ancora scivoloso per le piogge, accentuava lo slittamento della vettura del deputato che finiva per urtare, con violenza, contro un muro. Panagulis moriva pochi minuti dopo per gravi lesioni al fegato. La tesi dell'incidentte non è mai stata accettata dai familiari del deputato i quali ritengono che la morte di Alessandro Panagulis sia «un assassinio politico premeditato». La parte civile sosterrà nel corso del dibattimento una serie di «negligenze e mancanze non fortuite» di cui si sarebbero rese responsabili le autorità nel corso dell'inchiesta. D'altra parte un teste, nel corso delle indagini, ha parlato di una terza vettura che avrebbe seguito quella di Panagulis fino a costringerlo a fare errate manovre di guida e a provocare l'incidente di cui è rimasto vittima. Inoltre le autorità non avrebbero tenuto nella dovuta considerazione i rapporti medico-legali compiuti da tre specialisti italiani giunti sul posto il giorno seguente all'incidente e che non escludevano la possibilità di una morte non accidentale. La richiesta degli avvocati di Panagulis per la convocazione degli esperti italiani come testi, non è stata accolta dal procuratore. L'atto d'accusa a carico dello Stefas indica inoltre altre infrazioni e precisamente quelle di omissione dì soccorso, eccesso di velocità, guida senza patente e immatricolazione illegale. Le targhe straniere poste sulla vettura di Stefas sono infatti risultate false. La morte di Alessandro Panagulis avvenne in un momento particolare, cioè quando il deputato stava per pubblicare una nuova documentazione, tratta dagli archivi segreti della polizia militare, sui rapporti tra i colonnelli e gli esponenti politici e militari di alcuni movimenti al potere. La magistratura greca aveva infatti vietato il proseguimento della pubblicazione sul giornale Nea di tali rapporti. Panagulis era stato condannato a morte nel 1968 da un tribunale militare per tentato assassinio dell'allora dittatore, Papadopoulos. Era riuscito a evadere una prima volta dal carcere e, ripreso, era stato sottoposto a una dura prigionia; rinchiuso in una cella appositamente costruita veniva sorvegliato giorno e notte. Aveva quindi abbracciato la vita politica al ritorno del regime parlamentare, nel 1974. (Ansa) Jenkins

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