Un Catanzaro "allegro,, in difesa riporta ottimismo nella Sampdoria

Un Catanzaro "allegro,, in difesa riporta ottimismo nella Sampdoria Un Catanzaro "allegro,, in difesa riporta ottimismo nella Sampdoria (Dal nostro inviato speciale) Genova, 28 febbraio. Bersellìnl euforico dopo II 3-1 della Sampdoria al Catanzaro: «Avete visto la partita — dice — tocca a voi giudicare se una squadra come la mia merita di salvarsi oppure no. Sul plano del gioco abbiamo carte valide e lo abbiamo dimostrato, purtroppo ci mancano uomini adatti per adeguarci tatticamente al diversi tipi di avversari. Non siamo una squadra catenacciara, dobbiamo giocare a tutto campo, vada come vada. Ma se perdiamo con le grandi e battiamo le piccole, dovremmo toglierci dai pasticci senza troppa paura». L'ottimismo del trainer della Sampdoria (il quale, da detto per Inciso, continua a smentire ogni Interessamento per un eventuale passaggio all'Inter) è ovviamente legato alla prestazione offerta dal blucerchlati contro I calabresi. Un Catanzaro piuttosto 'allegro- In difesa, al punto da trasformare II generoso Paolo Tuttlno, un buon centrocampista senza dubbio, ma non un grosso campione, In una specie di Beckenbauer della situazione. Bersellìnl, venutogli a mancare Calliopi proprio pochi minuti prima dell'Inizio della partita per un curioso incidente — una contusione alla caviglia mentre si infilava le scarpe da gioco — ha rimediato all'assenza Improvvisa schierando Il «/o//y» Tuttlno come terzino sinistro. L'udinese, un macinafore di chilometri con una discreta visione di gioco, ha funzionato In pratica da propulsore numero uno della Sampdoria, senza che dalla panchina del Catanzaro venissero contromisure adatte per frenarlo. Anche DI Marzio aveva avuto In suol guai nel «pre-parf/fa»: l'Interno Boccolini si era prodotto uno strappo alh sch'ena negli esercizi di riscaldamento e l'allenatore aveva dovuto spostare a centrocampo Nemo, recuperando come estrema destra Arbitrio, una punta pura, Incapace di arretrare per contrastare II suo terzino. Se a questo quadro tattico si aggiunge che la Sampdoria, dopo soli sei minuti di gioco, è riuscita a far saltare II 'bunker' difensivo del calabresi con una riuscita manovra In tandem di Savoldi II e Bedin conclusa dall'ex interista con un rasoterra imparabile, si comprenderà come quella che per I blucerchlati era stata presentata come la partita della grande paura, si sia conclusa In pratica al livello di un tranquillo galoppo di allenamento. Il Catanzaro Infatti, al contrario della Sampdoria, ha II suo 'diche' fisso nel gioco chiuso, In spazi ristretti, con l'obiettivo dello 0-0 e la ricerca della sorpresa In qualche rara puntata di contropiede. Costretta a stendersi all'attacco per rimontare uno svantaggio, la squadra di Di Marzio offre più pecche che pregi, poiché le doti Individuali del singoli giocatori non sono sufficienti a garantire una valida difesa a uomo quando Il 'collettivo- ed II presidio di una zona ristretta non siano In grado di sorreggerli. Solo le eccezionali parate di Pelllzzaro e l'eccessiva prodigalità degli attaccanti sampdorianl — clamoroso soprattutto un errore di Orlandi a porta spalancata, su servizio di Saltuttl — hanno Impedito che la squadra blucerchiata concludesse già II primo tempo con un punteggio di assoluta sicurezza. Una lacuna che è stata giustamente colmata nella ripresa dalle reti di Saltuttl al 52' su azione personale uscita da uno scivolone del diretto avversario Nicollnl, e di Savoldi al 59' con un Imprendibile tiro al volo. Poi la Samp, non abituata a vittorie di questa entità, si è un po' 'Seduta- sugli allori ed il Catanzaro ne ha approfittato per farsi sotto con commovente coraggio e per trovare II premio alla sua insistenza con il gol della bandiera messo a segno da Palanca a undici minuti dal termine su rigore concesso da Casarin per uno sgambetto ai suoi danni commesso da Arnuzzo. Un 3-1 comunque che alla Sampdoria sta piuttosto stretto non tanto perché la squadra di Bersellìnl sia nel frattempo diventata uno squadrone quanto perché II Catanzaro si avvia a conquistare l'eredità del Milan come autentica 'banda del buco-. Ma Bersellìnl, abituato a misurare le prestazioni del suol sul metro delle esigenze della classifica, si limita a constatare che, adesso, nel gruppo delle penultime, con Foggia, Catanzaro e Bologna, c'è anche la Ssmp. «A noi basta — sostiene — far meglio delle squadre alla nostra portata ed il 3-1 col Catanzaro dice che possiamo riuscirci». Gianni Pigliata

Luoghi citati: Bologna, Catanzaro, Foggia, Genova