Dodici indiziati per bustarelle a funzionari degli uffici tasse

Dodici indiziati per bustarelle a funzionari degli uffici tasse Implicate aziende della multinazionale ITT Dodici indiziati per bustarelle a funzionari degli uffici tasse Avrebbero distribuito fondi neri (decine di milioni) per coprire clamorose evasioni fiscali - L'inchiesta è partita dal giudice che si occupò dello scandalo Lockheed Ad una svolta l'Inchiesta su decine di milioni in bustarelle che alcune aziende torinesi legate alla multinazionale ITT, avrebbero pagato a funzionari delle Imposte per coprire evasioni fiscali. L'altro giorno il giudice 1struttore Fala.'a ha Inviato dodici comunicazioni giudiziarie a funzionari dello Stato, responsabili di società e commercialisti, invitandoli a nominarsi un difensore. Sono Placido Farina, 59 anni, che operava nell'ufficio distrettuale di Moncalieri; Ubaldo Lamia, 67 anni, ora in pensione; Giovanni Battista, 58 anni, caporeparto della prima sezione, con funzione di vicedirettore all'ufficio distrettuale delle imposte di via Roma; Concetto Greco, 62 anni, caposezione ora in pensione; Giovanni Salerni, 51 anni, anch'egli in pensione con il grado di ispettore compartimentale; Arturo Stlnà, 39 anni, caposezione negli uffici di via Roma; Antonino Caleandro, 45 anni, caposezione; Armando Bottegai, 53 anni, via Principi d'AcaJa 40 e Giovanni Baullno, 73 anni, viale Curreno 57, due commercialisti con studio in via Volta 3; Corrado Levi, 48 anni e Giorgio Acoomero, 41 anni, entrambi torinesi; Giorgio Griffa, 59 anni, ex direttore generale della Way Assauto. Le Indagini presero 11 via nel giugno dell'anno scorso quando la sede centrale della ITT, negli Stati Uniti, dopo una serie di controlli e accertamenti, scopri che alcune consociate italiane avevano usato « fondi neri » per corrompere agenti del fisco che avrebbero dovuto facilitare la sistemazione delle loro imposte sul reddito ed altre tasse. L'operazione si sarebbe conclusa grazie olla mediazione di commercialisti e consulenti fiscali. La pratica, tramite la commissione Church, fini sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Martella (lo stesso magistrato che si occupò dello scandalo Lockheed) che otto mesi fa ordinò una serie di perquisizioni presso le sedi di azien¬ de nella « cintura », tutte appartenenti alla multinazionale americana. L'operazione si svolse con celerità e nella massima segretezza. Carabinieri giunti appositamente da Roma, la notte del 23 giugno, accompagnati da un alto ufficiale dell'Arma, si presentarono il mattino dopo contemporaneamente negli uffici dell'Altissimo Aimone a Moncalieri, della Gallino a Collegno, della Ulma e della Fispa a Beinasco, della Slrtal a Binino. Tutte aziende che la ITT aveva acquistato alcuni anni fa con un'operazione a largo respiro e che aveva poi raggruppate, il 1° gennaio 1976, In una nuova società la I.A.O. Industrie Riunite con sede in via Avogadro 4 e direzione a Beinasco, in frazione Fornaci, sopra la Ulma. La trasferta torinese doveva evidentemente premere molto alla magistratura di Roma che adottò In quell'occasione un'insolita procedura d'urgenza. Successivamente la pratica fu trasmessa alla procura torinese e affidata al dottor Witzel che dopo le prime Indagini la formalizzò, passando il fascicolo al giudice istruttore Palaia. Il magistrato, come si è detto, ha inviato dodici comunicazioni giudiziarie dopo aver stralciato la posizione della Descam. DI quest'ultima industria si occuperà, per ragioni di competenza territoriale, la procura di Como. Al centro dell'inchiesta torinese restano per ora l'Altissimo, la Falcos, la Ulma, la Slrtal e la Guistal che potrebbero essere accusate di corruzione. Sulla vicenda il giudice Istruttore ha mantenuto 11 più stretto riserbo, ma da Indiscrezioni raccolte risulterebbe che 1 fatti contestati risalgono agli anni '71-'72 e sono relativi al bilanci '69-'70. In particolare l'Airissimo avrebbe pagato busterelle di 17 milioni e mezzo per la sistemazione dell'anno fiscale 1969 ed altri 12 milioni per quello successivo; la Falcos avrebbe versato 7 milioni e mezzo per la sistemazione degli anni fiscali '69 e '70; la Ulma dieci milioni per la «revisione conti '69»; la Slrtal tre milioni per «esenzione tasse»; la Guistal infine avrebbe versato 6 milioni per la sistemazione tasse del '69 e altri 12 milioni e mezzo per l'Indiretta revisione dei conti. L'inchiesta comunque è ancora lontana dalla conclusione e altri personaggi potrebbero venire coinvolti nel giro delle bustarelle fr. bu. L'ing. Giorgio Griffa

Luoghi citati: Beinasco, Collegno, Como, Moncalieri, Roma, Stati Uniti