Dati e privacy

Dati e privacy IL COMPUTER CI ASSALE Dati e privacy La crescerne preoccupazione per il rapido e a luti'oggi incontrollato sviluppo delle ce municazioni internazionali di dati sarà, nelf prossima quindicina, il tema di due importanti riunioni. La prima si svolgerà giovedì presso l'Ocsc: si dovrà decidere se tenere un seminario sull'argomento nel set leinbre prossimo. Il secondo incontro e previsto per il 14 febbraio a Strasburgo presM la sede del Consiglio di Europa, e coslituisc. il primo tentativo di stilare (da parte di in comitato di esperti, cui partecipano anch' osservatori di Paesi non membri) una lui/?., di una convenzione internazionale sulta ptx, lezione dei dati. A dispetto della massa di leggi in preparazione in molte nazioni europee per ridurre l'invasione della privacy, legalu all'uso sempre più vasto dei computer», esiste una ben scarsa regolamentazione dal punto di vista del diritto internazionale, sulla trasmissione di informazioni al di fuori dei confini nazionali. Avviene così che i dati relativi u grandi e piccole compagnie siano elaborati all'estero, senza che esse ne siano a conoscenza. Tutte sono esposte, senza protezione, alla legislazione vigente in altri Paesi, ma questo significa anche che compagnie senza scrupoli possono evitare la severa regolamentazione del proprio Pucse. portando ad elaborare i propri dati in nazioni dove la legge è più per¬ missiva (l'equivalente di un « paradiso delle tasse ». insomma). La maggior parte delle legislazioni nazionali in materia può essere raggruppala sotto il titolo » Proiezione licite informazioni ». Si trulla di provvedimenti inlesi a prevenire l'abuso dannoso dei dati (contenuti nelle cosiddette « banche dei dati » computerizzine) che si riferiscono a singole persone: l'esempio classico di abuso è quello di una agenzia di accertamento del credito, che trasmetta informazioni sbagliate su una data persona a uno dei suoi clienti. Queste nuove legislazioni variano abbastanza da Paese a Paese, e. sebbene i loro primi passi siano abbastanza miti, le differenze e le sovrapposizioni porteranno inevitabilmente a incongruenze legali e a problemi amministrativi per le organizzazioni che usano collegamenti internazionali. L'na delle incognite che gli esperti devono affrontare è quella relativa all'ammontare dell'eluborazionc transnuzionalc di dati. L'unico dalo sicuro e che sta crescendo rapidamente: si ritiene che vi siano da 200 a 300 reti private internazionuli di informazioni nel mondo occidentale: a queste vanno aggiunte quelle di proprietà delle maggiori società multinuzionuli. usate per controllare le loro sussidiarie loculi. Anche compagnie di piccole dimensioni usano elaborare i propri dati, non su un loro computer, ma su un computer che appartiene ad una apposita agenzia. Alcune di queste (specialmente negli Stali Uniti, ma anche in Europa) offrono la possibilità di trasmettere i dati per la elaborazione fuori dal Paese in cui opera l'utente. In alcuni casi, un'agenzia che apparcnlcmcnlc svolge il suo servizio in una nazione, subappalta il lavoro ad un'altra all'estero, perché magari è più economico. Per esempio, molle ditte inglesi elaborano i propri dati in Irlanda ad un minor prezzo: e si sa che l'Europa dell'Est e Taiwan forniscono a buon mercato, ad aziende europee e nord americane, le « schede di perforazione ». Ciò che può causare una strozzatura in questo llusso di operazioni internazionali è la specifica legisluzionc di uno Stato o un gruppo di Sluti. l.'Olunda. per esempio, intende estendere la regolumenluzione nazionale anche ai sistemi di elaborazione-dali situati in parie all'estero. Molte nazioni — tra cui Svezia. Francia. Austria. Spagna — hanno previsto o giù stabilito legisluzioni che permettono alle autorità nazionali di limitare o proibire i movimenti di informazioni oltre i confini, se vi sia un rischio per la privacy dei cittadini o per l'interesse dello Stato. V'ari esperti temono che. senza un accordo internazionale, un Paese possa essere tentato di applicare la propria legislazione nazionale indebitamente, vuoi per una fin troppo zelante salvuguurdiu della privacy, o per la protezione della propria industria elettronica, o per influenzare le operazioni di una multinazionale di proprietà straniera (anche, se. come è chiaro, ciò potrebbe risultare una buona idea dal punto di vista di un protezionismo europeo). Andrew Lloyd

Persone citate: Andrew Lloyd