Ecco i conti in tasca alle "sorelle,, europee

Ecco i conti in tasca alle "sorelle,, europee INCHIESTA SULLE COMPAGNIE PETROLIFERE Ecco i conti in tasca alle "sorelle,, europee Tutte sono in attivo in ogni settore-base: produzione, raffinazione, distribuzione - Tra il '73 e il 75 il consumo è sceso dell'I I per cento, ma continuano ad essere costruite raffinerie L'industria del petrolio non è una solu, ma quadro. Il petrolio viene esimilo dai pozzi, trasportato su navi cisterne o in « pipeline ». è radutalo e i prodotti che ne derivano sono distribuiti ai consumatori. Una delle ragioni per cui il petrolio e una potentissima arma politica consiste nel fallo che lu produzione e il consumo avvengono in Paesi differenti. La tabella 1 riassume le principali voci petrolifere. Mentre si attende che il petrolio del Marc del Nord cambi la situazione aiutale — l'oro nero britannico è stato estratto la prima volta nell'ottobre-novembre 1975 — i Paesi europei l'unno scorso hanno prodotto soltanto il due per cento rispetto alle loro necessita di consumo. Per la maggior purle della gente, petrolio sigtiificu soprattutto benzina. Tuttavi.n nell'Europa occidentale solo un quinto del petrolio assume questa « forma ». Un terzo è usalo come combustibile industriale, un altro terzo come gas o carburante per motori Diesel, il rimanente viene trasformato in altri prodotti. Tra il 1973 e il 1975. tuttavia, il consumo è sceso dell'II per cento. Ciononostante, continuano ad essere costruite raffinerie, la cui utilizzazione e scesa dall'83 per cento (nel 1973) della capacità al 60 per cento. Anche se la linea del consumo tende ora a risalire, il progetto dei Paesi dell'Opec di ruffinarc il Icro prodotto sarà fonte di altri problemi. La Gran Bretagna, nonostante stia per diventare un Paese produttore di petrolio, ha rallentalo il ritmo di costruzione delle raffinerie, lu cui capacità si è ridotta lievemente 'o scorso anno. La capacità attuale non è proprio udeguuta per fur fronte sia ad un immedialo aumento di domanda sia all'intenzione della Gran Bretagna di diventare esportatore netto di prodotti petroliferi. Nel frattempo Francia e dalia continuano ad avere un surplus di capacità. Tutte le maggiori compagnie petrolifere sono in attivo in lutti i settori buse: produzione, raffinazione e distribuzione. Tuttavia, nessuno di questi settori è completamente in equilibrio rispetto agli altri; per esempio, non sempre si commercializza la stessa quantità che viene prodotta e raffinata. La Bp ha a disposizione più pr rolio di quanto è in grado di raffinare e distribuire, tunto e vero che lo scorso anno metà delle sue vendile erano costituite da greggio non trattalo. Con le estrazioni nel Mare del Nord e in altre zone ancora poco esplorale (come l'Alaska), il surplus delle compagnie è destinulo ad aumentare ancora di più. se non si adotteranno ceni provvedimenti: per esempio, quello di usare il petrolio dell'Alaska per assumere il controllo della Standard Oil Coni pany dell'Ohio (Sohio). Questa compagnia « lavora » 17.5 milioni di tonncllule di petrolio all'anno, munire la produzione petrolifera dell'Alaska potrebbe essere di 50 milioni di tonnellate. Ciò significa che un gruppo come lu Hp continuerà a vendere metà del suo petrolio come prodotto grezzo. Tinche non saranno ridotte le eslrazioni nel Mediorienle. La Shell (60 per cento olandese. 40 per cento anglo-olundcsc) è la compagnia più grossa nellu raffinazione e nella distribuzione. Nel 1975 hu ucquistulo circa 100 milioni di tonnellate di greggio, quantità che si aggiunge ai 140 milioni provenienti dulia produzione diretta e da compartecipazioni. Inol¬ tre, ha rifornimenti di greggio tali che il valore netto delle vendite è stato di 112 milioni di tonnellate. Lu Total (Compugnies francaisc des petroles). il cui 55 per cento è di proprietà dello Slulo. è la seconda compagnia petrolifera europea. Ma a sun disposizione più greggio di quanto non possa distribuire. Le vendile ammontano a 22 milioni di tonnellate di petrolio, di cui lu mela proviene dagli acquisti diretti. Lo Stalo francese e quello italiano possiedono compagnie petrolifere, rispettivamente la Llf Acquituinc e l'I ni (Agip): queste differiscono dalle altre non solo per le loro dimensioni, ma anche per la muggiore capacità di raffinazione. Tendono infatti a comprare piuttosto che produrre petrolio. Malgrado le pressioni del governo tedesco per l'acquisizione della Gelsenberg. la Vcba e ancora un piccolo operatore nel settore petrolifero. La Dcmincx. una filiale con bilancio non consolidato, ha interesse per la produzione petrolifera nel Marc del Nord. Un'altra filiale (con bilancio autonomo) e la Arai. La tabella 3 elenca i volumi delle vendite delle compagnie. Nel suo complesso, la Koyal Dutch Shell e la compagnia più grossu, mu se si tiene conto che solo il 40 per cento delle quote posseduto dalla « Shell trasporti e commercio • è considerato come prettamente europeo, allora al primo posto c'è la Bp. secondo le <*ime compiute nell'ottobre scorso. La Vcba ha altri settori di attivila, olire quello petrolifero e chimico. E' il più grosso gruppo nel settore elettrico ed opera nelle miniere e nell'industria vetraria. Se corre compagnia petrolifera è la più piccola di quelle che abbiamo preso in esame, in termini di fatturato supera la Total. Le pressioni cui vengono sottoposte !c compagnie e lu consupevolezza che il petrolio non è unii fonie inesauribile sono gli elementi che favoriscono lu diversificazione industriale. Intenzione di tutti è di sviluppare il settore chimico. Il pusso più lungo in questa direzione l'ha compiuto lu Shell, che ora ottiene du questo settore d'attività il 10 per cento dei suoi proventi e una quotu ancora maggiore di valore aggiunto. Questa compagnia inoltre ha fallo ricorso alla propria esperienza per la ricerea mineraria (metalli) e carbonifera (finora nessuna quoiu di fatturalo proviene da quest'ultima attività). La diversificazione è in ulto anche nell'Eni. Ne! 1974 un oltuvo delle vendile è derivino du prodotti chimici e cemento, mentre è riuscita ud ottenere il cinque per cento degli introiti du attivila non petrolifere, per esempio lessili e ingegneria. Gli altri gruppi, ii parte il caso della Vcba. sono ussui meno diversificati. Lu Bp hu indirizzato purte delle sue potenzialità tecniche verso la produzione di mangimi, mu nel 1975 soltanto il 5 per cento del lottile delle vendite proviene du questo settore. Lu Elf Acquituinc si è mossa verso altri settori più velocemente che non la Total. A parie la petrolchimica. In Llf vende prodotti farmaceutici, igienici e materiale per costruzione: tuttuvia il petrolio e il gas naturale costituiscono ancora il 90 per cento dell'attività. L'ultima colonna della tubellu indica le vendile per dipendente. Le variazioni riflettono il processo di diversificazione in attività ad ulta intensità di lavoro e l'importalizu del petrolio quale prodotto commerciale in rapporto all'efficienza industriale delle compagnie. James Rothman TABELLA I (daii del 1975) Capncllà di rattìno/lonc (milioni di tonnellate) (Il Percentuali di Comuni! comumo (milioni di rispetto tonnellate) alla capacità di rnltlna/lonc ncritiu i in percentuale) proveniente da pctr. . Kas nat l'rtKlu/ionc (milioni di tonnellate) petrolio *.■« naiur Ccrmania 155 I2'» 83 5.7 S3 14 b7 Franda 175 l(W 62 1.0 b5 10 75 Italia 214 96 44 1.0 64 15 84 Gran Brclagnn 147 42 63 1.2 45 lb 61 TOTALE 6% 42b bl 8.9 5b 14 70 Europa occid. 1042 665 b4 >0.6 5b 15 bl> U.S.A. 764 764 100 47.3 44 50 74 TOT. MON 1)1 \ 1 1 5592 2702 75 270.8 44 18 62 (Il Allu Une dell'unno. Tomi- III* ■ Kivlita MalWlku della indiiMrin pctroltlcra nel mondo 1971. TABELLA 2 — Attività delle Compagnie europee nel petrolio c gas naturale (1975) Petrolio grezzo Prodotti petroliferi —„ __,„__.. ('rodono (I) Roifln.lo In proprio icndull l,a* »•» BP (Gran Bretagna) 172 78 86 I Shell (Olanda-G.ll.) 141 214 230 56 Total (Francia) 62 46 : 5 2 Elf Aquitaine (Francia) 22 30 28 9 ENI (Italia) 14 32 30 (3) 18 Veba (Gcrmania) 1 16 15 N '■■ E8 meno di O.S milioni di lonnelldtc. 11) Comprese te partecipazioni, aeeordl bilaterali ece. 12) Espresso in tonnellate sulla base di equivalenti caloriliel appro>>lmaii\'l. — 312.000 tonnellate all'anno. Ili Stime del 1974. milione di me al giorno TABELLA 3 Dimensioni delle Compagnie c loro diversificazione (Vendile milioni di sterline) it.»«.!.....! Vcndilc per Toialc (1) l\irollo + M» (1) Prod ehimlei AHrl dlpcndenil (in ... uami (|nlg| Ilcr, j BP (G.B.) 7.800 7.400 330 60 78 100 Shell (Olanda-G.B.) 14.300 12.700 1.470 220 63 89 Total (Francia) 4.100 4.000 90 70 44 93 Elf Aquitaine (Francia) 3.200 2.900 130 80 23 (2) 124 (2) ENI (Italia) (3) 1.100 2.300 390 (4) 160 92 34 Veba (Gcrmania) 4.200 1.200 3.000 70 60 (1) Tssse csclusc: (2) solo alii vita pcirolircrc; (J) dall del '74; (4) ccmcnio comprcso.

Persone citate: Allu, James Rothman