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Un appello di professori pisani per dissidenti arrestati in Urss Un appello di professori pisani per dissidenti arrestati in Urss Pisa, 13 febbraio. Un gruppo di docenti del- l'u.iversita e della scuola nor- male superiore di Pisa, fra cui il rettore Ranieri Favilli e il direttore Gilberto Bernardi ila inviato all'ambasciato- ni. re sovietico a Roma un telegramma con la preghiera di trasmettere alle autorità so-ivtetiche «la nostra vivissimaansia perla situazione deii tre- nerost difensori det diritti umani Serghei Kovalev. Ale-xander Ginzburg. Nikola Rudenko e Yuri Orlov». Il telegramma è firmato De Giorgi. Bernardini. Cumpanato, Carbone, Colombini, Favilli. Franzoni, Gozzini, Marino, Menotti. Radicati. Spagnolo, ] Stampacchia, Strocchi, Ve sentini. L ansia dei docenti pisani P6'} arresto di Ginzburg, Ru denko Orlov e per le gravi condizioni di Kovalev. con ! dannato un anno la per aver diffuso notizie relative alle violazioni dei diritti umani in Urss — è detto in unu nota , , flComltato dei malemnti. ,^ lsani _ è motivata non solo da sentimenti di solida rieta umana, «ma anche dal dimore delle gravissime conseguenze che questi arresti possono avere per tutto it movimento mondiale tn difesa dei diritti umani in ogni Paese. In tale movimento — prosegue lu nota — i biologi Serghei Kovalev. socio del grtigrciplHtoudd. . , , hadeJetogl'urasota gruppo di "Amnesty International" di Mosca, e tutto il gruppo dei dissidenti sovietici che chiede la corretta applicazione degli accordi di Helsinki e si è sempre battuto per sostenere il carattere universale per la difesa dei diritti umani in tutti i Paesi del mondo» . Varsavia, 13 febbraio. Fonti dissidenti polacche hanno dichiarato che il dissi- .dente polacco MirOSlOV ChO- 1 Jecki hu inviato al Parlamen to un dettagliato rapporto sugli Incidenti del giugno dell'unno scorso, sostenendo nel rapporto che almeno una persona è morta dopo essere stata arrestata dalla polizia.