Non sono stampati i Buoni del Tesoro di Sauro Manca

Non sono stampati i Buoni del Tesoro La "contingenza fantasma,, Non sono stampati i Buoni del Tesoro I tt Buoni del Tesoro » che sostituiscono gli aumenti della contingenza per i lavoratori dipendenti il cui reddito annuo supera i sei o gli otto milioni lordi non saranno consegnati per il semplice fatto che il Poligrafico dello Stato non è in grado di stamparli per le scadenze stabilite dalla legge del 10 dicembre scorso. Se tutto andrà bene potranno essere dati alle aziende che li ripartiranno poi ai dipendenti soltanto nel 1978. Si tratta quindi di «Buoni fantasma ». Ma i lavoratori dipendenti non si angustino troppo: tanto questi buoni non saranno commerciabili per cinque anni. Per contro ogni azienda dovrà immediatamente calcolare quanto va prelevato ad ogni singolo lavoratore, a partire dal mese di novembre, effettuare le trattenute non soltanto sugli stipendi ma anche sugli straordinari a carattere continuativo, sui compensi per le festività, sul lavoro notturno, e consegnare gli importi entro il 30 giugno prossimo alle casse dell'Esattoria che rilascerà una ricevuta. Ogni dipendente avrà dalla sua ditta un foglietto in cui gli viene comunicato che so- no state versate a suo nome le cifre stabilite. Tenendo conto che a maggio scatterà nuovamente la contingenza, si può approssimativamente calcolare che per il 30 giugno le ditte dovranno versare per ogni dipendente il cui reddito è tra i 6 e gli 8 milioni circa 120 mila lire, e 240 mila per quelli il cui reddito supera gli 8 milioni. Queste somme non saranno più computate ai Ani delle imposte, non essendo piU un reddito. Il ministro del Lavoro Anselmi ha illustrato con una circolare come vanno applicati i prelevamenti. Nel calcolare i 6 o gli 8 milioni annui si deve tenere conto degli aumenti periodici di anzianità delle indennità di anzianità, delle maggiorazioni per lavoro straordinario continuativo, per il notturno o festivo, dell'indennità integrativa di malattia e di qualsiasi attribuzione patrimoniale mensile che « abbia la propria causa nel rapporto di lavoro». Vanno esclusi i compensi per lavoro straordinario, purché non forfettari e non a carattere continuativo, i rimborsi spese (missione, diaria e trasferimento) mentre invece si devono computare le provvigioni, le partecipazioni agli utili o ai prodotti. La « stangata » dovrebbe servire ufficialmente a ridurre 11 costo del lavoro, ma in realtà — come scrive rAnselmi nella circolare — « serve a ridurre la circolazione monetaria al Une di contenere il processo inflazionistico in atto ». Molte ditte si sono già lamentate perché l'applicazione della nuova legge finirà per aumentare il costo del lavoro. : calcoli amministrativi impegneranno più ore dei reparti contabili, con conseguente aumento di personale o di ore straordinarie. Le piccole industrie, specialmente quelle a carattere artigianale, che affidano la contabilità ad un commercialista dovranno pagare l'80 per cento in -più di spese amministrative. Sauro Manca