La Coppa sfugge agli azzurri

La Coppa sfugge agli azzurri A St. Anton Stenmark vince lo slalom e si rilancia Klammer La Coppa sfugge agli azzurri Lo svedese in vantaggio, l'austriaco può sperare nella "combinata'' per le cadute di Thoeni e Tresch - Non bastano il quarto posto di Bieier e il quinto di Gros - Ancora incertezza per la discesa libera in programma oggi - Polemiche per la pubblicità IDnl nostro Inviato spedalo) St. Anton, 6 febbraio. Por la prima volta dopo sei anni gli azzurri escono dalla scena di Coppa, quando appena è stata oltrepassata la mota strada. Cinque coppo consoctitivo vinte da Thoeni e Gros. poi la sconfitta, nel finale, di entrambi lo scorso anno, e adesso l'eliminazione anticipata. Marca male por lo sci azzurro. L'uscita di pista di Gustavo Thoeni dopo 29 secondi di gara nello sia om ha finito per determinare II crollo anche di tutti gli altri nella logica di una spirale negativa che trascino verso il fondo anche chi cerco di reagire. Ouesto concorso del Kandahar potava mutare l'andamento della Coppa, se fosse stato regolare, se avesse seguito calendari e programmi, so non avesse sottoposto otletl già tesi ad uno stress sup plementaro. Il rinvio della discesa da lori a oggi, più il ballottaggio con lo slalom a seconda dallo condizioni del tempo, hanno determl nato una strana Incertezza in tut¬ ti, di più logicamente In chi alle otto del mattino ancora non sape va se avrebbe messo nel piedi gli assi lunghi da velociti, o si sarcb be avvitato in mezzo al pali. Gu stavo Thoeni sapeva che un pun leggio doppio, il piti alto possibile, poteva rilanciarlo In Coppa e sape va anche cho non poteva fallire: una volta di più si trovava di fronte a una di quolle svolte decisive che quasi mai ha mancato nella sua carriera. Pronti... via... Il cancelletto si apre sotto la spinta potento Ma subito dopo, tre curve. già si vedo cho l'azione non ò quella migliore. Nella foga di attaccare Gustavo tira dritto sul palo. Gira a strappi, affonda gli spigoli in questo Impasto di nove e cemento, invoco di far curvo rotonde o cercar di scivolar via. E' facile veder dal di fuori cho l'aziono non è quella migliore, ma lui Impegnato li in mezzo non riesco a riprendersi. Passa al tornilo intermedio In ritardo di quasi mozzo secondo su Stenmark, poi subito dopo ha una cur- a l a o i o n a e r e a va sulla sinistra entra col peso! sullo sci interno, sbilancia troppo I In inclinazione II corpo, e si ap-1 poggia sulla neve di fianco, quasi con dolcezza. Rabbiosa è la capriola cho lo rimotto in pedi dieci motri più In basso, ma ormai la Coppa 6 perduta. I sogni lontani, il cuore o la mento vuoti. Di li a poco nel recinto d'arrivo Gustavo risponderà rassognato a tutti. Genti•e ed educato. Ogni tanto guarderò Ingrld. la guarderà soltanto, credo per riprendere fiducia, visto che di parole non se ne sono scambiate ma m'ho sempre rimasti vicini, legati da un filo d'amore. L'ostacolo stavolta non e stato frantumata, rimane II intatto od ò l'uomo, il fuoriclasse, ad avere le ossa un po' poste. Dicevo degli altri azzurri. Radici ò partito appena sentito l'annuncio dell'uscita di pista di Thoeni. Ha fatto dieci porte ed e saltato fuori, punito non dal tracciato ma da quell'emozione incontrollabile che iia finito per contagiare tutti. Blalor ha avuto un po' di tempo per riprendere concontrazione ma ha sbagliato nella prima parte, scendendo con la paura a bloccargli ogni movimento. Il suo tempo finale, appena discreto, non ha dato la sereniti necessaria a Gros e cosi proprio Pierino ha chiuso la serio del braviaslml con una manche appona sufficiente nella parte alta, disastrosa da metà all'arrivo. Dietro I rincalzi avevano poco da dire con una pista che peggiorava ad ogni passaggio: Noeckler. partito subito ha rivelato I limiti di sompro. con quel suo sciare scoordinato che regala secondi in serio su nevi molli, poi De Chiesa ha trovato nuova scalogna scendendo in un momento di bufera I aasurda. cinque minuti ma proprio ' al punto giusto. GII altri. Burini, j Mally, Giorgi hanno carature ancora da Coppa Europa e non si ritrovano quando il livello medio è superiore. Ouesta prima manche che ha mandato a picco la squadra italiana s'era aperta paradossalmente in chiave favorevole. Il tracciato mediocro dello slalom, un pendio troppo uniforme privo della pendenza adeguata, e paletti sistemati senza la fluidità necessaria ad un fondo plano, avevano finito per livellare I valori, cosi Stenmark, sceso per terzo, finiva di avere tempi slmili a quelli dei non Irresistibili Brunner e Neureuther. Paul Frommelt gli era dietro di poco. Heidegger Incappato in una serie di errori decisamente lontano. In altra parole Stenmark pur easendo In testa doveva guadagnarsi la vittoria. E subito si vedeva che non sarebbe stato compito facile. Gros. queata volta primo, partiva bene, continuava meglio e finiva con lo alancio, la coordinazione, persino la mobilità di altri tempi: dalla prima manche una trasformazione tecnicamente inspiegablle. se non con lo scatto di una molla interna per ridar via libera a doti addormentate ma non sparite. La trasformazione contagiava anche Bleler che scendeva con un tempo di poco superiora al compagno. Erano le premesse per una rimonta, ma non per il successo. Recuperava intani anche Heidegger prendendo rischi Incredibili e superandoli grazie ad un'efficienza fisica eccezionale, resistevano Paul Frommelt e soprattutto Stenmark. uno Stenmark tutt'altro che irresistibile, ma tenace lottatore, quasi Incosciente anaccante quando in fondo anche un piazzamento gli sarebbe stato sufficiente. Nelle pieghe della gara volavano fuori Tresch. combinatista principe in assenza di Thoeni. poi Wenzel che si i sempre piazzato bene, cadeva e si rialzava Ptank per un tempo alto, cosicché Franz Klammer ai ritrovava davanti la via della combinata completamente libera. Con una bona di cinquanta punti la corsa con Stenmark riprenderebbe se non con probabilità alla pari, almeno con nueve speranze. Ecco allora che sul fatto di cronaca ai inserisce il nuovo bollettino meteorologico. Se la gara ai rinvia fra quindici giorni Isabaio 19 a Loax in Svizzera) le iscrizioni possono ossero rifatte e allora entrerebbero In gara sicuramente Gros e Bleler per approfittare del piazzamento odierno. Se invece si gareggia domani o addirittura martedì sempre qui. la via ò !ib>:r ir per Franz. Plank. Russi o tutti i suol compagni, austriaci permettendo. In margine alle gara c'ò un fatto assai grave da segnalare. La MarIboro ha attaccato anche nello sci ] e adesso ha messo le mani sul I trofeo del Kandahar. primo passo ! verso una sponsorizzazione della ! ' Coppa Intera che interessa assai 11 ! pochi dirigenti cho decidono le | j sorti dello sci. Soltanto che anche | la multinazionale del fumo ogni tanto oemmene i suol errori: ha toccato gli Inglesi, inglesi che nel-1 lo sci sciato sono nessuno, ma { che non demordono davanti alla tradizione. Lo Skl Club Kandahar è I partito al contrattacco denunciando la mercificazione delio sci, la corruzione della Fis. la sua disponibilità a vendere se stessa e lo sport. E' un attacco che può avere Inaspettate reazioni anche nell'ambito olimpico, forso una -bombadall'effetto più dirompente di qualsiasi pubblicità fatta da questo o quel campione. Giorgio Viglino Ingmar Stenmark non perde un colpo: è il suo quinto successo in slalom speciale

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