Muraro torna al gol e condanna il Perugia

Muraro torna al gol e condanna il Perugia Inter e Catanzaro vincono in trasferta, il Napoli si arrende sul campo dei viola Muraro torna al gol e condanna il Perugia (Dal nostro Inviato speciale) Perugia. 6 febbraio. Muraro torna al gol e l'Inter torna alia vittoria. Una vittoria rubacchiata nel finale por merito di un giocatore che una sola volta è riuscito a sfuggire a Borni che lo controllava, r a è bastato. Il coro finale dei tifosi perugini: 'Ladri! Ladri!' tradiva un giudizio di parte. Era un grido di delusione, di dispetto e di protosta. Però è neces sarto dire che un pareggio sarebbe i stato più giusto I Le due squadre infatti si erano er-jivalse anche nei demeriti, che j erano stati .i--.ii più numerosi dei meriti. Pareva una partita quasi addomesticata, lo non faccio male a te. tu non fai male a me Sombrava un tacito accordo. Poi. improvvisamente, a pochi minuti dalla fine, la fiammata che doveva dare vita al risultato: l'aziono era in profondità: Pavone serviva Bini che avanzava come terzino sinistro moderno. Tini era libero da marcature fin dall'Inizio, perché Pin. il numero ti perugino, giocava mediano e curava Mazzola. Bini crossava al centro. Muraro sorprendeva Berni con un ottimo salto e di testa schiacciava in rete. Marconcini. in crisi, interveniva male. Era il gol vincente (83'). Inutile la reazione dei perugini. L'affanno tradiva le loro buone intenzioni, gii errori, anche banali, smorzavano la volontà di reaziono e non succedeva più niente. Cosi dopo molti mesi II Perugia ha perso in casa. Per trovare l'ultima sconfitta degli umbri a -Pian di Massiano> bisogna risalire al lontano dicembre del 197S. Allora vinse la Roma con un gol di Cordova a due minuti dal termine. Anche per questo, oggi, la reazione dei tifosi è stato violenta, clamorosa, anche se generalmente contenuta nei limiti della correttezza sportiva. In effetti l'Inter ha raccolto più di quanto meritasse. I nerazzurri hanno disputato una gara onesta, senza grossi errori, una partita che sarebbe stata ampiamente pagata con uno 0-0. La squadra di Beppe Chlappella ha giocato alla j solita maniera con Anastasi e Mu-, raro coppia d'attacco, con Mazzola suggeritore, con Marini. Pavone ed Oriaii a centrocampo, con i difensori Impegnati a marcatura a uomo. difensori guidati da un Pacchetti cui pare non pesino gli anni. Mazzola è stato il più forte. Muraro il più pratico. Pavone il più attivo. L'Inter ha avuto la ventura di godere di Bini libero. Per noi è stato un errore del pur bravo tecnico perugino Castagner. L'allenatore umbro aveva scelto Pin come ala sinistra, affidandogli il compito di primo controllore di Mazzola E Pin ha obbedito, rima- nendo a fianco del copltano neraz- ]zurro. Bini è rimasto libero, ed è stato proprio lui autore incontrastato dell'azione che doveva dare all'Inter il gol della vittoria. Prima di chiudere il discorso sulla squadra milanese occorre parlare di Anastati. Mai lo avevamo visto cosi volonteroso, ma an- che mai io avevamo notato tanto ni.preciso • Pletruzzo • ata attra- versando una crisi di gioco mollo grave. Le critiche lo disturbano Mi come ai fa a non criticarlo? Avrebbe bisogno di aiuto, ma paro i ini I compagni non gliene diano molto. Nel gioco si sente solo. Muraro ha il compito e la grinta del primattore. lui deve accettare il ruolo di comprimario. Lo fa con estrema umiltà, ma abaglia anche gli appoggi facili, se scatta non lo servono, se chiede l'appoggio non riceve la palla di ritorno. E' un Anastasi -fuori gioco-. E' triste, ma bisogna ammettere che -Pietruzzu- nell'Inter non ha ancora trovato un suo ruolo. Il Perugia non ha grandi colpe per la sconfitta. Però ai giocatori umbri vogliamo fare un rimprovero: perché hanno accettato -la non belligeranza- tacitamente proposta . d.ie;!i Interisti? Vedendo il primo tempo e buona parte della ripresa. pareva che agli uni ed agli altri il partita trascorrevarisultato non interessasse per niente. Sembrava si giocasse per necessità di caldendario. il Perùgià ò forte se aggredisce. I Curi, lVannini, i Pin. e molti altri (Nappi. Ceccarini, Frosio e Berni) sono validi se combattono. Sono atleti da sciabola. A loro il fioretto non si addice. Invece la senza scontri, con qualche saggio tecnico del rientrante Novellino, con puntate in avanti assurde di Scarpa, attaccante d'urto, non di manovra. Era una tattica d'attesa, non un metodo di gioco. Casta-gnor aveva impostato la sua squa-dra con il concetto della massima prudenza: due soli attaccanti, quattro centrocampisti in linea, quattro difensori chiusi in area Ma questa Inter meritava tanto ri spetto? u cronaca è scarnn narj , tM in ^o. nulle le azioni in profon (j|ta | neraMurrj corcavano prova lentamente Muroro, dimenticando Anastasi. i granata si affidavano ai giochetti di un Novellino punto dui desiderio di dimostrare al pre- 1 sldcnte dell'Inter, dottor Fraizzoli. di valere tutti Interi i due miliardi che il presidente del Perugia D'At toma pretende per il suo cartelli no. Novellino — è noto — è un ot1 laccante grintoso, abile nel palleg. gio. sicuro nel rilanci, ma poco propenso al tiro in gol. E- un gio- calore comunque interessante. Ita liano di nascita, brasiliano di scuola calcistica. Novellino sarà al centro di una vera asta. Lo ha richiesto l'Inter, io vuole la Roma, a lui si interessa anche il Milan e ìl Napoli non ha ancora rinunciato definitivamento al suo mento. tessera- ' I dirigenti perugini si fregano le mani ed aspettano che le offerte salgano. Non ci sarà molto da attendere. A marzo o ai primi di aprile sarà presa una decisione. D Attorno non vuole soldi ma giocatori in cambio. L'Inter si appresta a presentare l'ultima offerta. Si.un;i appena a metà campionato • e già si parlo di campagna acquisti A fine partita, qualche tafferuglio tra gli spettatori. Un gruppo di tifosi Interisti, aggrediti, ha rea-1 gito, e Domenico Pucciarini. di Perugia, ha dovuto ricorrere alle curo del sanitari per una larga ferita ; alla fronte. Una pietra lo ha colpi- : to. Sono stati necessari alcuni 1 punti di sutura. Giulio Accatino Perugia Inter 0 1 PERUGIA: Marconcini; Nappi. Ccccarini; Frosio, Berni, Agroppi; Scarpa. Curi, Novellino. Vannini (dal 26' Amenta). Pin. INTER: Bordon; Bini. Canuti; Orlali. Gasparinl. Pacchetti; Pavone, Marini, Anastasi, Mazzola, Muraro. ARBITRO: Menegall. RETI: Muraro all'83'.