TUTTI SONO FORTI CONTRO QUESTO MILAN

TUTTI SONO FORTI CONTRO QUESTO MILAN Disastroso primo tempo dei rossoneri: il Cesena porta via un punto da S. Siro TUTTI SONO FORTI CONTRO QUESTO MILAN Nella ripresa Turone esce, Capello diventa "libero" ed il gioco della squadra di Marchioro sale di tono: un palo, una traversa e le prodezze di Boranga salvano i romagnoli - Sciopero "bianco" dei tifosi rossoneri (Dal nostro Invialo speciale) Milano, • febbraio. ■ Carnevale di Busselo — annunciava il tabellone luminoso —. grandi corsi mascherali, carri allegorici ». Dopo la prima mezz'ora di gioco, sombrava che avessero anticipato la sfilata e che i giocatori con le maglie del Milan fossero gli interpreti dello spettacolo in costume. Il personaggio più scomodo dell'occasione sembrava proprio 11 pallone, al quale non riusciva di mascherarsi come un qualsiasi Pulcinella o Arlecchino: ruolo nel quale si immedesimavano Invece diversi rossoneri, rimasti abbacchiati o choccati dal coro di fischi col quale erano stati accolti al loro ingresso in campo. Il presidente Duina in tribuna masticava un bastoncino di liquirizia: alle sue spalle vegliava il medico, dott. Monti. Duina si spostava a destra e a sinistra ma non aveva neppure la forza di gridare: che cosa avrebbe mai potuto dire a quella massa di sbandati travestita da squadra di calcio? In campo c'era soltanto il Cesena, orchestrato con impareggiabile astuzia o tempismo dall'ineguagliabile Cera. Il Milan replicava con qualche tocco di Rivera: tutto inutile, come predlcare nel solito doserto La nebbia che avvolgeva il •soffitto- di San Siro aprendosi ad ogni alito di vento, sembrava assumere contorni irreali, quasi spettrali Era un palcoscenico da tragedia: dietro le quinte era in agguato il volto burbero e ghignante di Rocco. Un primo tempo da disastro, dunque, per un Milan che non realizzava neppure azioni elementari, teso com'era » portare il pallone, a cercare un varco in una difesa serratissima e in un centrocampo saggionento rinforzato. I fischi si sprecavano: lo sciopero bianco, annunciato dai tifosi (sugli spalti soltanto due striscioni, quelli dei -Commandos* e della -Fossa dei leoni-, con un cartello assai veritiero e sintomatico: - Per i milioni — diceva — tutti campioni: in campo tutti... eccetera •) veniva interrotto soltanto per questo azioni di protesta. In realtà la folla era II pronta a spellarsi le mani per gli applausi, ma mancavano le occasioni per farlo: il pallone sembrava bruciare sui piedi di Celioni e Silva, che sprecavano le pocho situazioni favorevoli. Anzi, era Vernacchla In tandem con De Ponti a portare un paio di pericoli alla porta rossonera senza però che i romagnoli insistessero con la dovuta autorità A loro bastava il pareggio e non conveniva stuzzicare troppo il Icone nella sua tana. Poi la ripresa ed ecco la stonatlssima musica dei rossonori (orsi più accettabile. Per diversi motivi. Innanzitutto l'uscita dal campo da parto dell'infortunato Turone che costringeva Marchioro ad inventare • ipso facto* un libero: Il compito spettava a Cajeno — assai dcludento nel primo tempo —. che Java un saggio di come deve essere Interpretato in senso moderno il compito, cioè con appoggi continui a centrocampo e persino con qualche inserimento in avanti. A chi alla fine scherzando gli diceva che ha un futuro come libero anche in Nazionale, Capello rispondeva: • II libero c'è gli. è Scirea ». In effetti con Capello teoricamente indietro c con Gorin ad appoggiare il centrocampo, la spinta del Milan si faceva più concreta e continua. Il secondo motivo per cui il Milan poteva uscire dal suo torpore era dato dal calo del Cesena: i romagnoli, in effetti, avevano faticato molto nel primo tempo e dato fondo alla loro carica nervosa, probabilmente si erano rilassati pensando che II più era stato fatto. Mai fidarsi delle apparenze: Il difficile doveva Incominciare. Il Milan iniziava infatti un autentico assalto alla oorta difesa da Boranga che rispondeva con almeno tre parate portentose, due delle quali su tiri di Maldera da distanza ravvicinata. li porta del Cesena sembrava stregata: quando Boranga era battuto, ci pensavano palo e traversa lai danni di Silva e Morini) a respingere il pallone a a salvare la situazione. I rabbiosi assalti del Milan finivano cosi col frantumarsi contro una difesa che in una maniera o nell'altra finiva per arrangiarsi e consolidare un pareggio giusto anche se in gare come questa chi segna e vinco non ruba assolutamente nulla. Sollecitato dalla folla, dalle polemiche e da altre faccende, il Milan doveva dimostrare di possedere ancora un po' d'orgoglio c nella ripresa c'è riuscito. Gli è mancato il conforto del successo ma è già qualcosa che la squadra non si sia arresa ad una dura realtà Sempre che I sintomi di ripresa non vengano annullati alla prima occasione, ad esemplo alla prossima difficile trasferto di Perugia. Nel primo tempo nessuno dei rossoneri è da salvare nell'arco della partita Maldera. Rivera. Capello (da 5 nella prima parte delia gara, da 7 nella seconda), sono risultati i più positivi. Albertosi non ha avuto lavoro al contrarlo di Boranga. Cera e Ceccarelli. tutti bravi, anzi Gravissimi. Giorgio Garcclolfi Milan-Cesena 0-0 MILAN: Albertosi; Anquilletti. Maldera; Morini, Bet, Turone (dal 46' Gorln): Rivera, Capello. CaiIoni. Biaslolo. Silva. CESENA: Boranga; Benedetti. Ceccarelli: Beatrice. Oddi. Cera; Bittolo. Pepe. De Ponti (dall'US- Piangerelli). Valentin!. Vernacchla. ARBITRO: Benedetti. Marchioro è nel guai

Luoghi citati: Cesena, Milano, Perugia