Polemiche per il corner che propizia il primo gol di Ferruccio Cavallero

Polemiche per il corner che propizia il primo gol Ha deciso la gara dicono alla Samp Polemiche per il corner che propizia il primo gol Spogliatolo squadra ospite: Sampdoria. Camerone che racchiuda sensazioni di sempre: tristezza, scoramento, delusione, rimpianto, sogni. Pochi cronisti stazionano davanti alla porta in- I zuppata di segatura, del clan ligure. Gli ospiti paiono abbandonati a sé stessi, con tanta amarezza In corpo perché, ogni voila che ci si presenta al Conninaie, la storia si ripete con mono tonfa. Di portare via un risultato utile non si creda nemmeno alla vigilia, nella quiete del solito ritiro. Cosi la Sampdoria è giunta a . Torino con l'Illusione di strappare un pari, con la quasi certezza di dover lasciare nel piatto I due punti. Ma si è arresa male, con un secco 3-0, con quelle chiacchiere del dopopartita che condannano errori grossolani. Ingenuità del collettivo, scarsa convinzione dei singoli. Borsellini si è abituato da lempo a questa situazione. Una volta si arrabbiava parecchio e la carnagione del viso assumeva colori sanguigni. Adesso accetta con filosofia il capitombolo, si affaccia nel corridoio con quel sorriso ironico che dice tutto. » La sconfitta — attacca — ci stava, ma ma non in simile modo. MI si chiede come ho visto la Sampdoria. La risposta mi pare scontata, la può fornire anche un bambino. Mi ha fatto proprio una brutta impressione. Ancora una volta abbiamo commesso In difesa un'ingenuità, un gran pasticcio, che costano cari. Sto parlando dall'azione del primo gol. Ci si ferma a discutere se è calcio d'angolo o no e Tardali! ci castiga scaraventando II pallone in gol. MI chiedo sa si possano sjbire delle reti del genere ». E scuote il capo perché il pensiero torna come un film sulle concessioni del suoi: > Abbiamo sbagliato troppo; palle di una facilità estrema, disimpegni », Bonetti che passa II davanti gli stringe la mano e gli offre la frisa d'antica data: • In bocca al lupo, mister ». Il volto di Eugenio non si rischiara. Le pericolanti hanno compiuto pesai con stivali da sette leghe, la Samp respira invece con affanno. Un bilancio del girone d'andata? •Certamente — illustra il tecnico — si poteva fare di più. Preferisco comunque parlare del ritorno. A qrota ventidue non ci ai salva, bisogna svegliarsi. La squadra si deve scuotere perché cosi proprio non va. Non faccio nomi, ma qualcuno é stanco, deconcentrato. Nel calcio si parla tanto di tasso tecnico, tasto atletico, lo invece prenderei in considerazione anche il tasso di furbizia. Purtroppo ci sono dei limiti, più in là non si può proprio arrivare. Ed io che cosa ci posso fare? ». Dunque l'allenatore condanna In pieno la condotta di gara del blucerchiati, dice ciò che pensa con parole sottili, sfumate, ma che giungono a segno, colpiscono. Si allontana con la mante oberata di fastidi, qualcuno gli chiede di Bresciani. Altro amaro sorriso, altra risposta che nasconde pietosamente una condanna severa: • Bresciani ara... No, lasciamo perdere che à molto meglio ». Tuttino vorrebbe dimenticare I gol di Tardali!. Zecchini quello di Bettega. Cacciatori non risparmia nessuno della retroguardia: • La dilesa della Samp — fa presente, demoralizzato — si esprime su un livello parrocchiale. Ogno volta mi trovo faccia a faccia con tre o quattro giocatori della squadra avversaria. Non riescono a garantirmi una minima copertura ». Mano male che qualcuno ammette le colpe del reparto, non si nasconda diatro assurdi paraventi verbali. Zecchini, aria che va dal contestatore al cantante pop, ammette: • Bravi loro, stupidotti noi. Bersellini ha ragione. Ci siamo cascati sul gol di Tardali! ed era molto difficile riuscire a rimontare la corrente. C'à una differenza di valori in campo che purtroppo pesa, anche se la Juventus ha giocato sotto tono. Prima del gol non era riuscita a combinare nulla. Questa incertezza al vertice della classifica durerà fino al tarmine del campionato. Torino e Juventus hanno le stesse possibilità sulla carta di vincere lo scudetto. Il Torino non lo vodo maggiormente favorito. Ormai non mi ricordo più d'essere un ex granata, quella é acqua passata ». • Titti ■ Savoldi. « vero » ex inventino, con tanti rimpianti, ha carattere mite. Par anni non lo abbiamo mai visto protestare, quando faceva panchina. Oggi prende di mira l'arbitro, il si¬ gnor Prati: • Ha detto che non era corner e poi ha dato retta al segnalinee. Non ha fischiato, noi ci siamo fermati a discutere con lui e Tardelli ingiustamen- i > te ne ha approfittato. Doveva fi- I pschiare, altrimenti che cosa ci i Jeltfipfsta a fare. Il In mazzo ». Vito Callioni, un altro ex (pei rò granata). Porta una mano sul [ sopracciglio sinistro e dice di Bonlnsegna: • Fa del fallace! In1 credibili, "lavora" di gomiti. Non | può giocare cosi, distribuendo un mucchio di colpi In fac' eia a chi lo deve marcare. E' j stato scorretto dall'inizio, ma ho < preferito non reagire. Prati mi j avrebbe sicuramente cacciato I fuori se mi azzardavo a prolestare. Il primo gol di Tardelli? . Un furterello. ma le parola a che { | servono? ». De Giorgis replica con vivace ! ; tono polemico ad alcuni gioma- i ! listi genovesi: • Ve la prendete i con gli attaccanti della Samp. j : Ogni domenica à un processo ! perché non si segna. Questa : volta abbiamo attenuanti valide, I avevamo di fronte la difesa dalla nazionale ». Le chiacchiere si spengono con Bedln. un • anziano » che pensa giustamente a co- dslitmlTcacgngsupttptscme sia possibile correre ai ripa- ! ri. prima che sia poi troppo far di. • Occorre — dichiara appoggiandosi al muro — badare al sodo, far punti anche giocando male. Gli elogi non ci interessano, non servono alla Sampdoria quando si resta a mani vuote. Guai a ripetere partite del genere ». Ferruccio Cavallero u| dI

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