Come si può vivere oggi in città con un solo stipendio (240 mila)

Come si può vivere oggi in città con un solo stipendio (240 mila) Il difficile bilancio delle giovani famiglie in tempi di austerità Come si può vivere oggi in città con un solo stipendio (240 mila) A Torino, due camere più cucina: lei lavora, lui (laureato) è in attesa di occupazione stabile, la bimba va all'asilo Altro caso, a Milano: in due, 450 mila • Per adesso non si lamentano ma un figlio darebbe gravi preoccupazioni La quadratura del cerchio: bilancio lamiliarc in tema di austerità. Potrebbe essere una rubrica fissa, a scadenze sempre più ravvicinate. E' iniziata con la crisi petrolifera, è continuata, via via, con le varie « stangate », fiscali e no. Ai grandi numeri dell'inflazione, del costo del lavoro, del disavanzo commerciale, basta sostituire te piccole cifre della vita quotidiana per scoprire cosa bolle in pentola (ormai, più osso che poi pai. Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Operai, impiegati, artigiani. Per complicare un po' le cose, si può introdurre una variante: al diminuito potere d'acquisto dei salari, aggiungere la mancanza totale di salario fisso. Lu disoccupazione, cioè. Se giovanile, meglio ancora. A questo criterio un po' contorto, ci siamo attenuti, scegliendo due famiglie ai primi passi, che stanno preparando le basi del lo ro futuro. Torino è il primo campo di osservazione. Via Revello 2 bis. Due camere più cucina. 50 metri quadri. Vi abitano, stretti. Marta. Anna Negro. Enzo Belforte. Rispettivamente 5, 26 e 29 anni. Marta. « studia », all'asilo. Anna, insegna, in un istituto tecnico femminile. Enzo, cerca lavoro. Retribuito. « Docente precario a Scienze politiche — si presenta — corso delle 150 ore, normale attività didattica (tesi, ecc.), esperienza triennale. Ricavo complessivo: lire mille (trovate nel corridoio». Precedenti: laurea con 110 e lode. Altre attività: supplenze, due mesi all'an¬ no. Collaborazioni con quotidiani e riviste: ricavo 300 mila lire all'anno. Assunto con contratto a termine (sette mesi effettivi, quut tro ufficiali) come consulente presso l'assessorato allo sport del Comune. Retribuzione totale: un milione e 200 mila ». Un'attività folle. Ha lavorato anche per tre mesi, in prova, in un quotidiano E' in attesa di: essere assunto in modo stabile in redazione: ricevere una borsa di studio all'università: effettuare supplenze. Il decreto Stammati gli ha tolto ogni speranza per l'assessorato allo sport. Lo stipendio di Anna resta il principale, e per ora quasi unico, introito. 240 mila mensili. Nell'elenco delle spese, il mangiare ha il record: 65 mila mensili. Segue a ruota la benzina: 50 mila. L'affitto è equo: 38 mila. La famiglia Belforte dispone inoltre di introiti occulti: Anna ha un'amica che compra più scarpe di quanto le serva le porta la stessa misurai: Marta ha amichette di poco più anziane, che crescono in fretta e smettono vestitini quasi nuovi. Poi. c'è l'elenco dei fondi accantonati durante le vacche grasse: An na si è comprata il cappotto l'anno scorso Enzo ha depositato in banca quasi l'intera somma percepita durante i tre mesi di prova nel quotidiano: lire 900.000 (novecentomila!). La cifra insospettisce: « Come si spiega? ». Anna risponde: « Con la la fìnta trippa ». Ricetta: fare delle trillatine, modellarle a liste, soffriggere con cipolla, lasciare cuocere in abbondante conserva di pomodoro, assaporare, fingere che sia trippa. Consente un risparmio raddoppiato rispetto all'acquisto di carne di manzo. Ma non basta. Non si diventa quasi milionari solo con i trucchi in cucina. I coniugi Belforte contribuiscono infatti alla crisi delle sale cinematografiche, dei ristoranti, dell'industria dell'abbigliamento, della pratica dei week-end. dì quella delle vacanze, ecc. Si sentono responsabili del clima di recessione in cui si trova il Paese. Anche perché hanno un rimorso: spendono 20 mila al mese in libri. Un incauto acquisto, considerando che la ricetta della falsa trippa porta via gran parte del tempo libero. Basta. Cerchiamo altri casi. Milano. Via Moncalvo 36. Appartamento identico a quello dei Beiforte (coincidenza fortuita). Lo occupano (anche qui quasi per intero) Erardo e Michela Gaiani. Perito chimico lui. laureanda in psicologìa lei. Età: ventotto e ventiquattro. Un anno fa erano in Arabia: l'azienda per la quale lavora Erardo ha commesse islamiche. Dal produttore al consumatore. Il ritorno in Italia non è stato traumatico, ma neppure felicissimo. Hanno un'unica entrata, lo stipendio di Erardo: 450 mila lire al mese. Il che. consente a noi di accelerare i calcoli, e permette alla famiglia Gaiani di vivere in modo decoroso. Anhe perché Erardo e Michela hanno messo in atto un piano sistematico. Hanno acquistato un grande quaderno a quadretti. Han¬ no diviso i fogli in settori. In ogni settore hanno scritto una voce e una cifra. Cibo, 120 mila. Benzina, 60 mila. Varie, 60 mila. Più. tutte le spese più o meno fisse (assicu razione auto, vestiario, ecc.). Ogni cifra corrisponde al masstmo disponibile. Caschi il mondo, è necessario non superare il limite. Sono indispensabili: 1) capacità millimetriche di previsione, 2) doli non comuni di self control. Il sistema, finora, ha retto alla perfezione. Rispetto alla crisi dei-consumi, i Gaiani hanno più o meno le stesse responsabilità dei Belforte. Con un'aggravante specifica per l'industria turistica invernale. Tutto sommato, non si lamentano. Grave eccezione, il desiderio di cambiare casa (i genitori in visita sono scomodi sul sofà del tinello, ancora più scomode le visite di eventuali figli). E' un desiderio destinato a rimanere insoddisfatto: una rapida ricerca ha permesso di constatare che l'alloggio ambito richiede un esborso di lire tre milioni annui. Non hanno fiducia nell'equo canone. Basterebbe che Michela trovasse lavoro. Come le altre decine di migliaia di aspiranti psicologhe. Per ora, rischia di non trovare neppu re una tesi: alla Statale i professori disponibili latitano. Il cruccio non è solo economico. E' una questione di parità. Anche se Erardo non fa pesare il suo contributo determinante per il bilancio. Tutto sommato, sottigliezze. Si dice Silvano Costanzo (1 • continua)

Persone citate: Anna Negro, Belforte, Enzo Belforte, Gaiani, Michela Gaiani, Silvano Costanzo, Stammati

Luoghi citati: Arabia, Italia, Milano, Torino