Assassinati 2 agenti della polizia stradale dalla banda Vallanzasca, ucciso un bandito

Assassinati 2 agenti della polizia stradale dalla banda Vallanzasca, ucciso un bandito Scontro a fuoco ieri mattina al casello di Dalmine della "Milano-Bergamo Assassinati 2 agenti della polizia stradale dalla banda Vallanzasca, ucciso un bandito Una " 132 " con quattro persone a bordo fermata per un controllo: il guidatore scende e spara subilo, fulminati i due poliziotti - Da una seconda "Alfetta" della polizia partono raffiche di mitra: il bandito cade, i complici, feriti, fuggono e fanno perdere le loro tracce (Dal nostro corrispondente) Bergamo, 6 febbraio. « Si avvicina una " 133 " blu, viaggia all'Impazzata. Fermatela e controllate gli occupanti ». Normale amministrazione, per gli agenti della « Polstrada ». Due pattuglie bloccano il casello di Dalmine, lungo la MilanoBergamo. Arriva la « 132 », a bordo ha quattro persone. si ferma accanto ali'« Aifetta » bianca e azzurra della polizia, scende un uomo. E «para, subito: due agenti crollano, fulminati. Il bandito si volta, tenta ili risalire In macchina. Raffiche di mitra partono dalla seconda vettura della Stradale, l'uomo barcolla, si accascia. L'auto del banditi è crivellata di proiettili, ma riparte di scatto, in direzione di Bergamo. Sull'asfalto restano tre morti: il brisadiere Luigi D'Andrea. 42 anni; l'agente Renato Barbarlno, 21 anni e Il bandito. Non ha documenti, lo identificano, molto più tardi, dalle Impronte digitali: Antonio Furiato, 28 anni, pregiudicato per rapina, luogotenente di Renato Vallalizasca, il « pericolo pubblico numero uno ». assassino, rapinatore, autore, negli ultimi tempi, del sequestro di Emanuela Trapani. L'episodio, racchiuso nell'arco brevissimo di una dozzina di secondi, è ricostruito momento per momento dalle testimonianze dei due colleglli del poliziotti uccisi e di un casellante dell'autostrada, Alessandro Mazzola. Sono le 10,05 quando, via radio, arriva l'ordine di controllare la « 132 » blu. « 1 quattro poliziotti, da qualche minuto, erano con un¬ tacrpibèlutlamvvtbspgaipvmgcpncnel casello — racconta Maz- ezola — prendevamo un caffè, un momento di pausa prima di riprendere 11 lavoro. Quando la radio ha parlato D'Andrea e Barbarlno sono usciti per primi. GII altri due colleghi, Enzo Mari-lumini, 27 anni e Francesco Netti, 30 anni. Il hanno seguiti. Sono saliti sulle due " Alfette " e si sono diretti agli svincoli. La macchina ili D'Andrea su quello per Dalmine e quella di Marchionnl cento metri più in la. verso lo svincolo per Bergamo ». A questo punto soltanto gli agenti Marchionnl e Netti hanno visto che cosa è Accaccaduto: « Quando è arriva- ■ ta la "132" — hanno detto, : ancora visibilmente sotto choc — D'Andrea e Barba- ! ri.i" l'hanno fermata con la : paletta. Erano armati, D'An- j iln-a aveva 11 mitra sotto 11 braccio destro. La "132" si j è fermata quasi a fianco del- la loro Alfetta, è sceso un , uomo. Ila sparato immedla- j tamente, abbiamo visto 1 col- ! leghi cadere. Noi stavamo I avvicinandoci a loro In retro- | marcia. Quando li abbiamo visti cadere non abbiamo avilio esitazioni, slamo saltati a terra con 1 mitra e abbiamo sparalo ». I colpi hanno sforacchiato sia la "132" sia l'auto della polizia. Uno di essi ha raggiunto Il bandito in mezzo agli occhi. Altri hanno ferito i suol complici. Ma l'auto è partita lo stesso, di scatto, verso Bergamo. Pochi chilometri più avanti, fermo lungo la corsia d'emergenza, c'era una "128" bianca. Il proprietario, Giovanni Bonetti. 38 anni, che viaggiava con la moglie Carla Bertoli : | . ! | I j e 1 tre figli. Luigi, sei anni, Adriano di 1, Francesco, ili cinque mesi, si era fermato j per far fare la pipi al più grandicello. I banditi, affian- ' iati, lo hanno costretto ad abbandonare l'auto e con lincila sono ripartiti a tutta ; velocità. Perdevano sangue. ! uno di essi aveva il volto completamente Imbrattato. ! Erano solo due. Il terzo era fuggito nel frattempo a pie- ! di oppure erano soltanto In tre, gli uomini sulla "132" blu? Le Indagini, iniziate non appena gli agenti Marchionnl e Netti, per radio, hanno dato l'allarme, hanno trova- to difficoltà in partenza perché il bandito morto era privo di documenti: solo mezzo milione in biglietti da centomila e due foto, di una ragazza e di un uomo con 1 baffi. La ragazza (che pare sia la fidanzata «uf- licitile » di Renato Vallanza- , sca), era « ripetuta » in un j tatuaggio che il morto ave- ! va sul petto, insieme con la I scritta « le donne son tutte | puttane ». Solo le impronte digitali gli hanno dato un nome: Antonio Furiato. Polizia e carabinieri hanno immediatamente bloccato l'autostrada, ma I banditi, con la « 128 » bianca del Bonetti, sono riusciti a passare inosservati a un casello. L'auto è stata segnalata verso Agrate, ma poi se ne : sono perse le tracce. Pare, | Inoltre, che un quinto ban. dito fosse in attesa dei com! plicl al casello di Dalmine, | ma la sua presenza non è I stata confermata. Sulla j « 132 », presa In consegna Ugo Guadalaxara j (Continua in 2' pagina in seconda colonna) Bergamo. I corpi dei due agenti uccisi dai banditi

Luoghi citati: Bergamo, Milano