In pieno clima di strategia della tensione di Ennio Caretto

In pieno clima di strategia della tensione In pieno clima di strategia della tensione A sette anni dalla strage j tidi Piazza Fontana, di cui si mcelebra il processo a Catan- ! zaro, e a due e mezzo da mquella dell'«Italicus», la 15strategia della tensione mi- gnaccla nuovamente l'Italia, raUn trentennio e più di liber-! qtà e di democrazia, di lotte e : gdi conquiste civili e sociali, j pdi progresso economico non : aha impedito che dalle ceneri I ndt'l nostro passato rlaffio- ! crassero schemi eversivi. Co-1 bme nel '69, più ancora che ! cnel '69, l'Italia corre oggi il j tigravissimo pericolo di per-1 ndere le sue istituzioni, la sua j sunità e i suol obiettivi. mLa fortuna ha voluto chei le bombe sul treno proveniente da Napoli, nella sede del pei a Milano, e davanti ai commissariati di Rema venissero scojKirte a tempo, o scoppiassero a vuoto. Ma se il disegno di chi le ha collocate — ed è indubbiamente una mano sola — si fosse realizzato, tre stragi, una nella capitale, 'ina a Firenze, una nella metropoli lombarda, avrebbero insanguinato l'Italia. Non è difficile pensare che in questo caso qualsiasi soluzione sarebbe stata possibile, dal caos al golpe. Gli attentati portano le firme di due organizzazioni fasciste, «Nuova Fenice» e «Ordine Nuovo». Almeno finora, non v'è motivo di dubitare della loro autenticità. Negli ultimi mesi, dagli atenei alle fabbriche, l'estremismo di destra ha smesso il doppiopetto. Se è doveroso chiedersi a chi possa tornare utile la strategia della tensione in questo momento, è anche lecito affermare: a chi nutre un diverso concetto di ordine pubblico, e vede in eventuali leggi d'emergenza un passo avanti, o meglio indietro, verso l'assolutismo. I.u strategia della tensione riesplode in un momento di drammatiche vicende. E' di stamane l'assassinio di due agenti a Bergamo, di ieri il tentativo di linciaggio di Lombardo Radice da parte di alcuni « vigilantes ». dell'altro ieri l'assoluzione dell'orefice che sparò al cai LpcgmgmicvapspaRciatore Re Cecconi. Come ha I psottolineato il segretario del tpsi Craxi, « c'è una coincl-1 adenza singolare ed eloquente tra gli scoppi di violenza e la ripresa del terrorismo... C'è sempre un elemento di logica politica che si mescola all'irrazionalità ». Lo sbandamento generale è aggravato dallo stato di suggestione delle forze dell'ordine. Come nel '69, la strategia della tensione si alimenta della crisi dell'economia, di quella delle Università, della disoccupazione giovanile, dei ritardi della magistratura. Ma, a differenza del '69. le forze dell'ordine sono oggi anche assediate dalle bande armate di evasi che girano per l'Italia, travolte dall'ondata del sequestri, delle rapine, degli omicidi, mortificate dal rifiuto di chi le governa di accettare le loro rivendicazioni. Tra il '69 e oggi le contraddizioni di fondo dello sviluppo italiano non si sono risolte: anzi, si sono approfondite. E investendo inopinatamente i custodi della legalità, hanno consentito alla strategia della tensione di rafforzarsi. Nell'Italia avviata sulla strada della Chicago degli Anni Trenta, non più sorretta dai valori tradizionali (siano quelli della famiglia, della religione, del sindacato), scorsa dagli scandali politici, gli schemi eversivi hanno assunto il fascino ! perverso delle soluzioni « finali ». Con una giustizia claudicante come quella che affligge il nostro Paese — si tratti di «stangate» o di indagini sulle «piste nere» — è pressoché impossibile stabilire le dirette responsabilità di certi organi — segreti, paragovernativi e via dicendo — in questo ritorno della strategia della tensione. E' chia- ! ro tuttavia che, al di là di es- j se, esistono responsabilità imi ampie: ed è tempo che i ! ministeri, i governi e i parti- j pnfvdicsIcnaps« ti siano chiamati pubblica mente a risponderne, Le speranze di rinnova mento suscitate in Italia dal 15 giugno del 75 e dal 20 giù gno del 76 non si sono anco ra concretate. E' vero che qualsiasi «vertice» ha biso gno di un certo intervallo per recepire e attuare le aspirazioni della base. Ma la nuova moralità, la nuova coerenza tanto attese sem- j brano essersi smarrite. E' ! cambiato il colore delle «lot-1 tizzazloni». ma le lottizzazio- j ni sono rimaste; e se anche j sono cambiati i medici, il j male è degenerato. Ennio Caretto

Persone citate: Catan, Craxi, Lombardo Radice, Re Cecconi

Luoghi citati: Bergamo, Firenze, Italia, Milano, Napoli