NEL TORINO PIÙ FOGA CHE GIOCO

NEL TORINO PIÙ FOGA CHE GIOCO NEL TORINO PIÙ FOGA CHE GIOCO Dopo una partenza-sprint (due azioni pericolose di Graziani in IO minuti) i granata hanno favorito la difesa del Foggia intestardendosi in vani attacchi frontali • Colpe di Pecci, giornata in tono minore di Claudio Sala - Al 7' della ripresa Zaccarelli ha segnato ribattendo in rete un tiro di Pulici respinto dal palo Si può sorpassare anche zoppi- | cando. evidentemente. Il Torino ; ha vinto la gara che gli ha per- messo di approfittare in pieno del- o scivolone romano della Juventus (e di sluggire al pericolo de) quar- i to pareggio consecutivo) con un j gioco a sussulti ed a strappi, affi- dato a sprazzi di estro dei singoli ! ino lieti "auspici, assieme al chia- j ro allarme per quanto riguarda il ' rendimento della squadra, da que- | sta partita. Se la pegg.or esibì- zione delle ultime due stagioni al- lo stadio comunale coincide con ma non ad un gioco continuo, quel , gioco che ha portato la squadra ! di Radice allo scudetto e che gli j ha assicurato tar.ti consensi. Fos- Simo al posto del granata trarrem- | una vittoria, vuol dire che gli dei del calcio sono benigni nei confronti del club con scudetto. Di certo, non si può sperare troppo a lungo in certe benevolenze, ne trovare sempre un Fog- [ già che se da un lato ti rende dura la vita ravvicinando ed Infoltendo le linee di difesa, dall'altro non dà grossi fastidi neppure quando cerca di distender- ; si in contropiede. Il Torino di fronte alle avanzate sporadiche della banda del vecchio guerrlllero Domenghini aveva più paura di se stesso, delle sue possibili distrazioni, che non dell'avversario. Solo a Genova, domenica prossima, si potrà tastare davvero il polso alla squadra di Radice, che non deve farsi illudere dalla classifica. Qualcosa, Pecci soprattutto, non funziona nel mec- : canismo. Situazione che proprio : la classifica consente di esaminare con calma, ma che non può non essere considerata con alien zione. Ieri la squadra à partita bene, se al quarto minuto Graziani lanciato in un bel tuffo avesso già | battuto il bravissimo Memo an- i dando a colpire di testa una punì- I zione di Claudio Sala forse II .«.neh avrebbe avuto altro respiro [ per il Torino. Ma il Foggia si è subito mostralo organizzatlssimo ; in difesa, lo scampato pericolo ha convinto gli uomini di Purlcelli a chiudersi ancora di più. lanciando solo in avanti isolati con-1 troplede. Ed II Torino, dimostrando di avere I • cervelli • offuscati, è andato a cozzare di petto contro il muro degli ospiti, portando stoltamente la palla nel cor- ridolo contrale. tentando impossi- blM triangoli In spazi minimi, o cercando di far filtrare per i con- trollatissimi Graziani e Pulici (gemelli va bene, ma non siamesi: cosa facevano cosi spesso uno appiccicato all'altro?) palloni mai arrivati a destinazione. Ignorando le fasce laterali dove per fortuna andavano ad Infilarsi a volte con lodevole intelligenza Salvadorl e Butti, per offrire diversivi ai compagni Due i principali responsabili del to di Ieri: Pecci e Claudio Sala. I -poeta- ha trovato un avversario lorte deciso, atletico nel terzino sin.stro Sali proprio in una glorna- ta in cui non riusciva ad esprimer- sì al meglio. Meno frequenti del solito gli affondo, patendo anche lui della disposizione tattica dei ri-vali, errori di misura In qualche cross, alcuni tackles tentati In ri tardo con il rischio di scoprire pe- ricolosamente un settore. Un Sala sotto tono ha pesato molto su una squadra già in difficoltà a trovare schemi fluidi. Ne ha sofferto an- che Zaccarelli. che ò riuscito a • farsi vedere- solo nella ripresa. Ouanto a Pecci, si possono solo annoiare i progressi fisici, di temi ta. ma evidentemente il muoversi con un certo dinamismo gli costa ancora molta fatica, gli toglie luci- "Ita. Sorprende però la negativa invo-izione tattica del giocatore, che se nel Torino dello scudetto face-va si da perno ed interdtttore centrale ma sapeva muoversi ed ■ offrirsi • nello zone vuote, spo- standosi con Intelligenza per crea- re diversivi alla manovra, ades- so si intestardisce ad andine su e giù palla al piede in un corri- dolo largo si e no venti metri, da un'area all'altra. SI disse sempre. lodandolo, che Pecci era un -regi-sta atipico», di movimento (anche sema palla): ora pretende di fare ii giocatore leader toccando tutti i palloni, facendo da unico tramite ■li-i gioco fra difesa ed attacco, an- dando a farsi dare la sfera da Ca- porale che avanza, invece di amar- carsi a sua volta per ricevere lastessa. Non credo siano ordini diGigi Radice, questi. Forse è un de-pàtrio Inconscio di recuperare iltnnrpo perduto ed i palloni nongiocati nella lunga assenza a far assumere al romagnolo certi at- teggiamenti in campo che gli nuocciono, e nuocciono alla squa- dra. Ouestlone di forma, pensiamo ancora, sennò si dovrebbe dire che Pecci ha cambiato gioco, ed ha scelto una strada sbagliata. La manovra monotona del cen- trocampo granata attorno a Pecci òhe "hanno trasclnatònr~pubbTlco~~e dimostrato quanta -carica, ci sia sempre nel giocatore. Ma a lungo sono andati a sbattere la testa ne- gli avversari, scarsamente aiutati dai compagni (minore, rispetto al ha favorito da un canto la arroc cala difesa foggiana, ed ha aggra Vato le difficoltà delle due punte Graziani ha avuto impennate da campione. Pulici guizzi rabbios solito, il numero dei cross a di- sposizione, salvo che nel finale di gara). Si comprende cosi come il Tori- no. partito di scatto come se voles-1 se spazzare via il Foggia ed I dub-1 bi delle precedenti partite, si sia trovato presto in difficoltà nel fil- trare. anche se mai in pericolo di perdere la gara. L'ansia di arrivate | al gol ha complicato le cose, la no- j tizia della piega negativa presa i dalla gara della Juventus a Roma ] se da un lato ha dato una ovvia spinta (e proprio In apertura di ri- presa è arrivato l'unico gol) dal-1 l'altro ha provocato nervosismo: sarebbe stato davvero clamoroso. j visto da parte granata, non appro- littore dello scivolone del rivali di | sempre, e con davanti una trasfer- ta a Genova che si presenta carica i di rischi. Cosi, andati in vantaggio. ! 1 granata non sono riusciti molto j per colpa propria ed un po' per la bravura di Memo a concretizzare i : loro farraginosi assalti. i Sfiorato il gol al 4' con la prò-i dezza di Graziani, il Torino 6 an- < cora andato vicino alla segnatura al 6' con una secca deviazione di testa di Pulici su centro di Butti ; (palla a lato, alla sinistra di Me- j mo) ed al 10' quando Graziani ha, approfittato da campione di un er- d rore di Pirazzini ed a mezzo volo ! ha -pizzicato- un pallone che è' andato a sfiorare il palo, finendo1 sul fundo. Con il passare dei minu- ' ti la difesa foggiana si e via via ■ più arroccata, ed il finale del pri-1 mo tempo ha registrato una serie j d di zuffe da western davanti alla I S porta ospite, con una serie di an- f goli e di vani tentativi granata. c Ancora Graziani ha dato il via ; q agli attacchi nella ripresa con una | c fiacca deviazione di testa su lancio di Butti, poi al 7' il Torino è pas- d sato. Manovra rabbiosa, palla cen- trale di Pecci per Graziani che l'ha -lavorata' bene arretrando e> poi trovando lo spazio per lanciare Pulici alla sua sinistra Pupi ha fatto partire una sberla tremenda, la palla ha picchiato sul montante alla destra del portiere ed è stata ribattuta in rete dall'alto In basso 1 dall accorrente Zaccarelli. Insiste vano I granata, su corner di Sala, ancora Pulici svettava di testa ma Memo arrivava in volo sotto la traversa a deviare. Pulici insisteva ancora, era il suo momento, si In serivn bene due volte Salvadorl. diventava più pericoloso Claudio Sala ma II Foggia reggeva sino alla fine, impensierendo gli avversari Icon alcuni contropiede, su uno del quali Domenghini entrato in area \ calciava alto. Poi il fischio di Clul- |li. e I espressivo gesto dosi dalla panchina Radice alzan- di Gigi Bruno Perucca l blid di Gii h fii fi ffi (F St SDli) Memo vola sul bolide di Graziani che finisce fuori per un soffio (Foto • Stampa Sera Deangelis)

Luoghi citati: Genova, Roma, Torino