Francesco Gattini tenta il suicidio in cella con una scheggia di vetro

Francesco Gattini tenta il suicidio in cella con una scheggia di vetro Novara (caso Mazzotti): barricato nel carcere Francesco Gattini tenta il suicidio in cella con una scheggia di vetro Alle 12 urla "Sto male" (pare per una colica renale) ma rifiuta di farsi portare in infermeria - Vuole andare all'ospedale - Mentre si attende il giudice, si ferisce alle braccia • Domani avrebbe dovuto affrontare la prova della voce, confrontandola con quella del "Franco venuto dal Sud", registrata dai Mazzoni Novara, 30 gennaio. Francesco Gattini, ieri alle 12 si è barricato nella cella che divide con Antonino Giacobbe. Spaccata una bottiglia ha tentato di suicidarsi ferendosi profondamente ad un braccio con una scheggia di vetro. Per tutta la notte aveva chiesto di essere portato in ! ospedale. Le guardie carcera-1 rie. però, insospettite forse dal fatto che già due volte j Gattini si è fatto accompagnare all'Ospedale Maggiore e | che un'evasione è più facile di 11 che dal carcere, hanno cercato di convincerlo a farsi ricoverare in infermeria. Gattini è stato irremovibile. Urlava: «Sto male. Fate venire il procuratore della Repubblica, voglio andare in ospedale». Impugnando l'ar- i, ma improvvisata, e minacciando di tagliarsi ancora se non si sbrigavano, ha impedi-1 to a chiunque di avvicinarsi. Quando il dottor Canfora è arrivato erano le 12,30. Ha dato l'ordine di accompagnare Gattini all'Ospedale Maggiore. Il trasferimento è avvenuto sotto una massiccia scorta. Venticinque agenti armati di i mitra. Le auto hanno altraversato Novara con le sirene. Al pronto soccorso, presenti il capitano dei carabinieri Giannocchero ed il commissario Perazzi, tre medici hanno visitato Francesco Gattini. Un esame accurato che ha preso quasi due ore. I medici | gli hanno applicato dieci punti di sutura e lo hanno dimesso. Gattini è stato riportato in carcere e sistemato in infermeria. Le sue condizioni non sono gravi. I medici hanno ordinato i che Gattini rimanga a riposo per una settimana, anche per- i che hanno diagnosticato una «sospetta colica renale». Del resto nel corso delle udienze 1 è apparso spesso agitato e nervoso. Ha dovuto una volta prendere del tranquillanti e certe sue intemperanze gli sono costate una condanna per direttissima ad un anno e quattro mesi. L'assenza dell'imputato dall'aula nei prossimi giorni rischia di intralciare lo svolgimento del processo. Martedì prossimo, infatti, Gattini avrebbe dovuto essere sottoposto ad una prova fonica leggendo in aula il testo registrato delle ultime telefonate ricevute dai Mazzotti. Francesco Gattini secondo l'accusa sarebbe quel «Franco» venuto dal Sud che avrebbe sostitui¬ to il «telefonista» della ban da. Sebastiano Spadaro. «bruciato» dalle fotografie scattate dalla polizia mentre parlava da una cabina telefonica di Varese. La prova non può andare al di là di un risultato emotivo o psicologico sulla giuria perché persino una perizia fonica non potrebbe dare una assoluta certezza, figurarsi un ascolto ad «orecchio nudo». Gattini e l'avvocato Antonio Longo, suo difensore, lo sanno e rigiocano la carta gettata mi! tavolo in un primo momento dalla parte civile, che ne aveva fatta richiesta: «Siamo innocenti» va ripetendo l'avvocato Longo ad ogni oc- casione. Mario Bariona c«r1 ènpcndqls

Luoghi citati: Novara, Varese