Paolo VI: perché il "no,, alle donne sacerdote di Filippo Pucci

Paolo VI: perché il "no,, alle donne sacerdote Lo ha ribadito in piazza San Pietro Paolo VI: perché il "no,, alle donne sacerdote Città del Vaticano, 30 gennaio. Paolo VI ha sentito il bisogno di «rispie- gare » il perché della esclusione delle donne dal sacerdozio ministeriale, come già aveva fatto una decina di anni fa. all'indomani della comparsa della sua ultima enciclica « llumanae Vitae » contro l'uso degli anticoncezionali. Affacciandosi alla tlnestra dello studio per la consueta benedizione festiva ai fedeli raccolti in piazza San Pietro, ha avuto oggi parole di stima per le donne, ha Inviato « un riverente saluto » alle madri, sorelle e figlie di tutto il mondo, ma al temilo stesso, reagendo alle critiche e allr espressioni di scontento che la dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha suscitato in ambienti femminili, anche di religiose cattoliche, in diverse parti del mondo e soprattutto in America, ha ribadito: « L'ordinazione al ministero sacerdotale è riservai;! agli uomini e non è accessibile alle donne ». Paolo VI ha tenuto a ricordare che II nuovo documenta « non dice nulla di nuovo, conferma la dottrina e la prassi di sempre ». Al femminismo moderno, che ha distinto in due fronti, quello « sano e religioso ». degno di rispetta e di favore, e quello « intemliei-ante » che Ila reso « indebitamente fasti- dloso » il nodo del problema, il Pontefice ha risposto: 1) disparità di runzionr non comporta diversità di dignità nell'ordine og gettito della grazia, e quindi menomazione nella gerarchia della carità e della santità, dove la donna, e Maria lo dimostra — ha sottolineato — può avere i primi posti e non solo passivi, ma anche attivi nell'esercizio di tante virtù con larghissimo raggio benefico e sociale; 3) la ragione vera della esclusione femminile dal sacerdozio è che Cristo, dando alla Chiesa la sua fondamentale sostituzione, «ha stabilito cosi»; 3) la Chiesa non intende emarginare la preziosa funzionalità della donna ed ha fiducia nella sua « incomparabile e indispensabile collaborazione ». Ila formulato un paragone al quale, specie in questi ultimi anni, ha fatto ricorso spesso nei suoi discorsi, in varie occasioni: « Che in un coro di voci umane vi sia il tenore e vi sia il soprano, e con quale differenza e insieme con quale armonia di effetti artistici, non è una preferenza pei l'uno e un torto per l'altra, ma un ordine fondato sulla essenza delle persone che lo compongono ». Come a dire: ciascuno al suo posto, senza invasioni di campo, per la buona riuscita del concerto. Filippo Pucci

Persone citate: Paolo Vi

Luoghi citati: America