La "Pro,, giovane al quarto posto di Fabio Vergnano

La "Pro,, giovane al quarto posto Serie C - La Cremonese pareggia ed è campione d'inverno, l'Udinese insegue a un punto La "Pro,, giovane al quarto posto Al "Robbiano" le bianche casacche battono (2-0) l'Albese • La politica del presidente Baratto che ha puntato sui ragazzi sta dando frutti - Tra i migliori Sadocco e il "bomber" Cavagnetto (ieri autore di 2 gol), conteso dai club della serie A (Dal nostro Inviato speciale) Vercelli. 23 gennaio. «Tutto quello che abbiamo fatto [Inora 6 solo merito nostro, come è solo per colpa nostra, e non per sfortuna, che abbiamo perso altri punti preziosi. Se 11 bilancio pub fin qui considerarsi positivo, e rlunque merito del miei ragazzi». Sono parole pronunciale da Ettore Baratto, 4$ anni, costruttore edile, da set anni presidente delta Pro Vercelli. Battendo oggi l'Albese (20) la sua Pro ha concluso postttvamente il girone d'andata con un quarto posto di tutto rispetto, a stretto contatto con squadre che puntano dichiaratamente alla promozione. Terza alla line dello scorso campionato sotto la guida del brava e modesto Fornasaro, la squadra vercellese sta ritentando quest'anno l'uexploltn L'inizio non è stato /elice però. Affidata a Valla, tecnico capace, ma di scarsa comunicatività, uomo duro e poco dliplomatlco, la squadra di Baratto dal 17 ottobre è stata allldata al vercellese Montico, allenatore delle lormaztont giovanili. D'allora dieci risultati utili consecutivi, una magnifica cavalcata che solo la sconfitta di Sottomarina sette glomt fa ha interrotto. La ragione va ricercata nell'armonia che Montico ha saputo ridare a tutti I giocatori, anche al più bizzosi, al «più viziati' come II definisce Baratto. Condurre una società di serie C significa rischiare l'Infarto quasi ogni domenica. «Le soddisfazioni sono poche — riconosce Baratto —, le grane tante, troppe. Basti pensare ni costi di gestione che annualmente si aggirano sul i 170180 milioni, mentre le entrate arrivano raramente (come lo scorso anno) al tetto del 90 milioni. Essere presidente significa pe i ro essere come un padre per I { giocatori. Usare 11 bastone c la carota, essere al tempo stesso ami-1 co e consigliere». Baratto Interpreta alla perfezione la sua parte. Oggi Cavagnetto. i il pezzo pregiato della società, e { rimasto a terra contuso alla testa, | sembrava sul momento cosa grave, fi presidente si è precipitato dalla tribuna sul campo a rendersi personalmente conto delle condizioni del «suo ragazzo». Afferma j Baratto: «La nostra forza sono proprio questi magnifici giovani che ho voluto in squadra fin da quando ho preso in mano la società. La mia scelta non fu popò- ■ ' i i { 1 i { | j ! j ; 1 ; : < ] ' lare allora, mi attirai le antipatie del tifosi che avrebbero voluto l'uomo di prestigio. I risultati però sembra che siano ragione a me. I vecchi pensano che tutto sia dovuto loro, mentre 1 giovani sono ambiziosi, vogliono affermarsi ed hanno voglia di lavorare». Gli unici plurltrentcnnt della squadra sono infatti il portiere Caslellazzi e il centrocampista Mazzia, che garantiscono quel tanto di esperienza Indispensabile per disputare un campionato difficile ed Insidioso come quello di A. Alle loro spalle un vivaio foltissimo con circa 300 giovani desiderosi di conquistarsi al più pre■ sto un posto dt prima squadra. ' La Pro Vercelli del futuro rlnalovanirà infatti sempre dt più t suol ranghi, e col piovani ri tenterà la ; scalata alla serie B. «Stiamo lavo'■ rando — confessa Baratto — in questo senso in B, sebbene sappia che ci costerà altri sacrifici. La basi che abbiamo gettato mi pare siano più che valide, grane anche | al prezioso lavoro del nostro te' enico Montico, il nostro S'Antonlo come lo chiamo lo. Peccato 1 che abbia espresso 11 desiderio dt , ritornare a fine stagione al giovani del vivalo, costringendoci cosi a cercare un nuovo tecnico». Forse l'entusiasmo del momento ha contagiato un po' troppo il presidente vercellese, che ogni domenica brucia, net novanta minuti td partita, quaranta sigarette, valvola di scarico di una tensione nervosa che gli stringe lo stomaco a tal punto da impedirgli di mangiare prima della partita Più realista di lui 11 direttore sportivo Carlo Facchini, da una vita nel calcio. Il bersaglio delle critiche e degli osanna dei tifosi, sempre In un continuo rapporto dt odio-amore con la società. «La scric B è ancora troppo lontana per noi — sospira Facchini — questo non significa però che rinunciamo In partenza alle nostre ambizioni. Esigenze di bilancio ci costringono a cedere 1 pezzi migliori e questo non è un vantaggio. Ora per esemplo abbiamo Cavagnetto, senza dubbio 11 miglior centravanti del torneo, che è richiesto da grosse società. Se lo pagheranno bene ce ne priveremo, a malincuore diversamente resterà a Vercelli». Proprio certe decisioni della società hanno provocato le reazioni del pubblico di Vercelli, introverso, troppo spesso lontano dalla squadra quando le cose vanno male. A Vercelli c'è un solo club Jt tifosi, neppur troppo numeroso, che ha come organo di stampa Il quindicinale « la Grinta » 5000 copie di tiratura una diffusione in Italia ed all'estero perché un po' da tutte le parti sono sparsi l tifosi delle gloriose « blancAe casacche ». Dirige ti periodico Stefano Di Tono, leader della tifoseria: « Sono passati — dice — 1 bei tempi In cui organizzavamo 1520 pullman al seguito della squadra. I tifosi ora è già tanto se vengono al vecchio "Robbianò". Colpa nostra e colpa della società che non ha mal steso una mano ai tifosi. Questa mancanza di dialogo ha spesso creato delle Incomprensioni che sono state alla base di atteggiamenti non certo simpatici del pubblico ». Za squadra così com'è ora ci sta benissimo, t giovani ranno incoraggiati. Cavagnetto sarà sacrificato? Il bilancio Impone anche questo. E pensare che il nostro sogno sarebbe una squadra tutta di vercellesi guidata dal nostro grande centravanti. Cavagnetto ha fatto di tutto oggi per premiare l'amore del suol tifosi, regalando alla Pro le due reti della vittoria sull'Albese nella partita che ha dimostrato la ritrovala buona salute della squadra vercellese. Dopo un primo tempo che ha visto una Pro nervosa ed Imprecisa ed una Albese fedele alla propria fama di squadra da trasferta, la partita ha avuto la svolta decisiva dopo appena cinque minuti della ripresa. In quel momento la squadra di casa st trovava addirittura In dieci uomini per l'espulsione di Codogno avvenuta in apertura del secondo tempo per fallo dt reazione, ma pur in Inferiorità numerica ha trovata la grinta necessaria per avere ragione delta squadra langarola. In verità l'opposizione che Carelli e compagni sono riusciti ad Innalzare alle offensive vercellesi è stata piuttosto blanda. Solamente In un palo dt occasioni gli ospiti hanno saputo Impegnare Castcllazzi. limitandosi per II resto della gara a fungere da semplici comparse in una scena dominata dalla prorompente personalità di Ezto Cavagnetto. Poche emozioni nel primo tempo, una conclusione di Cavagnetto al 1'. un bottde dt Tllotta al 3' bloccato da Castellazzi e poi un fastidioso batti e ribatti. Il meglio si concentra Invece nella ripresa. Al 52' 11 primo gol. lori centra In area per Cavagnetto, che in corsa la secco Eberlni. Gioia sfrenata sugli spalti e partita che si ravviva sul campo. Set minuti dopo Infatti Cavagnetto concede il bis. questa volta dt lesta, deviando In rete un perfetto corner di Maruzzo. Due acuti da grosso campione, sufficienti da soli ad Illuminare una fredda e nebbiosa giornata vercellese. Fabio Vergnano

Luoghi citati: Codogno, Italia, Vercelli