Rapinatori sparano al Casinò guardia ferita, via 116 milioni

Rapinatori sparano al Casinò guardia ferita, via 116 milioni Sanguinoso assalto al "fondo-cassa„ di Sanremo Rapinatori sparano al Casinò guardia ferita, via 116 milioni L'aggressione ieri mattina, poco prima dell'apertura • Aperto il fuoco sull'agente, due banditi hanno strappato la borsa al porta valori, mettendolo "k.o. " e sparato ancora su un valletto (Dal nostro corrispondente) Sanremo, 16 gennaio. Sanguinosa rapina stamane al Casinò: bottino 116 milioni in contanti. Tre persone sono rimaste ferite. Una è grave e s'è sfiorata la strage. Alle 10.30, mezz'ora prima dell'apertura delle « rouletics», due banditi armati di pistole a tamburo hanno assalito, nell'atrio dell'ingresso principale, affollato di turisti e visitatori atterriti, un portavalori e la guardia giurata che lo scortava. Con spietata crudeltà uno dei malviventi, da distanza ravvicinata, ha aperto il fuoco contro l'agente privato Ettore Marino. 59 anni, via Goethe, padre di due figli, colpendolo tn pieno petto. La pallottola, calibro «34 special», gli ha trapassato Vemitorace sinistro. La prognosi è riservata. Il portatnlori Cottanzo Ausenda. 43 anni, sposato e pa- • dre di tre figli, che trasportava in una borsa di pelle 116 milioni, dalla cassaforte alle oroulettes». è stato tramortito dai calci dei revolver calati sulla testa e sulla nuca. Carlo Angelini. 54 anni, valletto della casa da gioco, che coraggiosamente s'era gettato all'inseguimento dei banditi èj vivo per miracolo. I rapinatori gli hanno sparato, senza | colpirlo, alcuni colpi di pistola. Un proiettile ha infranto il cristallo della porta girevole dell'ingresso-teatro ed l frammenti hanno ferito al viso l'Angelini, che guarirà in pochi giorni. Molto panico tra i numero- i st1 Ibkss i si visitatori del Casinò, seguito da un fuggi fuggi generale. 1 Intanto t due banditi, con il bottino, salivano su una Volkswagen bianca targata IM, sulla quale un complice li attendeva con il motore acceso. La polizia conosce i primi tre \ numeri di targa: 133. Il vicequestore dottor Natale, subito intervenuto sul po-. sto, coordina le indagini. Il j commissario Amodio ed i marescialli dei C.C. Lerta e Cra> bu. con decine di uomini, hanno setacciato città e dintorni. Posti di blocco sono stati istituiti lungo tutte te strade. La sequenza della rapina, descritta dalle vittime e da al- cunl testimoni, ha avuto un ritmo allucinante. «Come ogni giorno — ha detto, ancora sotto choc, il portavalori Ausenda — avevamo prelevato il denaro per portarlo alle casse delle "roulettes" al pri- mo piano. Di notte, quando l'ultimo giocatore se ne va, i fondi sono depositali nella cassaforte generale. Al mattini), prima della riapertura dei tavoli, alle 11, formiamo le casse per poter iniziare il gioco. Con Marino stavamo per raggiungere l'ascensore. " quando siamo stati uggrediti da due sconosciuti. Nel cadere a terra ho sentito uno sparo alle spalle e la guardia e scivolata sul pavimento in una pozza di sangue». /{ «lifiu Sergio Gozzano, 18 anni: «Ho avuto paura e sono scappato nel guardaroba. Uno dei banditi da un po' era fermo nell'atrio e leggeva il giornale. Un brunetto con un loden grigio. L'avevo notato per la sua somiglianza col cantante Massimo Ranieri ». Carlo Angelini: «Entrambi erano giovani, sui 22-23 anni. Uno piti alto, magro. L'uno e l'altro molto decisi, due professionisti...». Tra i primi ad accorrere, il fotoreporter Paolo Gatti: «Appena sentito lo sparo, so\ no entrato nel Casinò. Il Marino giaceva sul pavimento presso lo scalone. Si lamentava: "Mi hanno rubato la pistola" continuava a ripetere "sono pericolosi, bisogna fermarli". Ho scattato alcune fotografie. C'era il caos. Tutti gridavano. Poi sono arrivate polizia ed autoambulanze. Ho visto anche la Vollcswagen che s'allontanava ». Mario Rossi, della segreteria del Casinò, ha assistito alla rapina da una distanza di circa 40 metri .«Quando ho sentito urlare tutto ormai era finito. Sono sempre armato, ma oggi non avevo la pistola. Avrei sparato senza esitare». Ettore Marino è caduto ferito sulla «moquette» rossa tra i box dell'ufficio postale e la tabaccheria del Casinò. Fanny Casanova, la venditrice di sigarette, vi si è rifugiata invocando aiuto. Poi è giunta l'infermiera del Casinò. Jolanda Zucca che ha prestato l primi soccorsi alla guardia giurata e agli altri feriti. Polizia e carabinieri hanno ieri interrogato molte persone sospette. Si presume che il basista sia qualcuno che conosce bene il Casinò, né si esclude che i banditi possano essere tre dei 13 evasi dal carcere di Treviso la cu- presenza era stata segnalata proprio la Sanremo . i Roberto Basso La guardia giurata ferita. una guardarobiera (Foto Gatti)

Luoghi citati: Sanremo, Treviso