"Le medicine uccidono quasi quanto tumori maligni e attacchi cardiaci"

"Le medicine uccidono quasi quanto tumori maligni e attacchi cardiaci" Studio di Hans Ruesch contro l'inutilità della vivisezione "Le medicine uccidono quasi quanto tumori maligni e attacchi cardiaci" Roma, 9 gennaio. La notizia è di pochi giorni fa: un parlamentare laborista. Ashley. ha denunciato che a causa del vaccino iniettato contro la pertosse, la difterite e il tetano 300 bambini inglesi sono diventati ciechi, sordi, paralitici o hanno subito lesioni irreparabili al cervello. Anche se in questo caso il rapporto di causa-effetto deve ancora essere dimostrato in maniera irrevocabile, la pericolosità dei vaccini in particolare e dei medicinali in generale, « nati » grazie alla vivisezione o provati su animali, è da più parti ripetutamente ribadita. L'ultima voce è quella di un « rapporto tecnico » dello scrittore Hans Ruesch che da tempo si batte « contro le torture inflitte in nome della scienza alle cavie di tutti i tipi ». « Il numero di animali di ogni specie — dice Ruesch — mutilati, schiacciati, bruciati, traumatizzati, avvelenati e ammazzati con ogni altro genere di tortura per mano dei lavoranti di laboratorio negli ultimi due decenni eccede di gran lunga il numero dei morti di tutte le guerre della storia messi insieme. Se un metodo cosi sordido di ricerca medica fosse tanto benefico come viene millantato dovremmo trovarci in un'epoca di salute universale, e l'America sarebbe una nazione di longevi sprizzanti salute, dato che gli Usa spendono per queste ricerche più di quanto spende qualsiasi altra nazione al mondo. Invece sta accadendo esattamente il contrario e tra tutte le nazioni che misurano "l'aspettativa di vita", gli Stati Unni si trovano si 17° posto dietro la maggior parte dell'Europa Occidentale, Giappone, Grecia, e perfino dietro nazioni considerate medicamente arretrate come la Bulgaria ». /{ settimanale Time, riferisce che gli Usa hanno due volte tanti chirurghi quanti ne ha la Gran Bretagna, e subiscono il doppio delle operazioni, ma. in media. ì cittadini di oltre Atlantico muoiono prima. Secondo Ruesch, dell'inefficacia e della pericolosità della maggior parte dei medicamenti « da laboratorio » che le industrie sfornano ogni anno a decine di migliaia è convinta ormai gran parte dell'opinione pubblica. Fra l'altro è stato creato un sindacato di medici antivivisezionisti, sotto la presidenza del chirurgo primario dell'ospedale di Napoli, prof. Ferdinando de Leo. Sempre secondo lo scrittore, la fallacia del metodo vivisezionistico è provata da esempi classici: l'impiego del cloroformio, importantissimo in chirurgia, è stato ritardato per molti anni perché le reazioni sui cani ne sconsi- ' gliavano l'uso per l'uomo. La penicillina non sarebbe mai j entrata in uso se la si fosse sperimentata su certe cavie I che ne rimangono fulminate: per caso venne iniettata inI vece a topi che la tollerano. Ruesch ha riunito una serie impressionante di accuse. : aggiungendo ovviamente il frutto personale dei suoi studi ! e delle sue ricerche. Ogni anno secondo Nemesin Medicale dello jugoslavo Illich. nei soli Stati Uniti muoiono 60 mila I persone per colpa dei farmaci. « ma il numero effettivo è I probabilmente più elevato ». Secondo una fonte tedesca I a danni causati da terapie impiegate o raccomandate dal i medici sono oggi la causa principale di malattie nella Repubblica Federale. La medicina come portatrice di morte viene preceduta soltanto dal cancro e dagli attacchi cardiaci ma precede le malattie infettive (che mietono annualmente SO mila vittime) ». La tragedia del Talidomide. reclamizzato come il « più innocuo tranquillante in tutta la storia della moderna terapeutica », ha costituito il più drammatico, appariscente e conosciuto passo falso della medicina vivisezionistico. ma la tragedia continua: « Le responsabilità per il 61"° di tutti i bambini focomelici nati vivi, e per l'Hit ■ di tutti i nati morti » affermava la più autorevole rivista medica tedesca nel '69 «era da attribuirsi alla somministrazione di farmaci ». Sempre nella Germania Occidentale « 25 anni fa il numero dei focomelici era di 3 ogni 100 mila nascite, oggi è di 5 per ogni mille: quindi nell'arco di appena un quarto di secolo le nascite focomelici» sono aumentate più di 400 volte ». L'errore di base, secondo Ruesch fin questo assistito dalle opinioni di molti luminari della medicina) sta nel considerare che le prove sugli animali abbiano la stessa validità sull'organismo umano. Un errore che però viene sfruttato e alimentato a scopo di lucro dalla grande macchina dell'industria delle medicine su scala mondiale. Nel '75 le vendite di prodotti farmaceutici nel mondo occidentale avevano raggiunto i 40 miliardi di dollari. « Fino a che punto la caccia ai profitti finanziari contribuisce al proliferare della vivisezione lo dimostra il fatto che una piccola nazione come la Svizzera, che ha 6 milioni di abitanti e si trova al decimo posto nella produzione di farmaci, consuma più animali da laboratorio di tutta la Russia Sovietica con i suoi 250 milioni di abitanti, dove però non c'è modo di arricchirsi con la vendita dei tarmaci ». Marco Toaatti

Persone citate: Hans Ruesch, Illich, Ruesch