Dc: superato bene il dopo 20 giugno di Antonio Ghirelli

Dc: superato bene il dopo 20 giugno STAMPA SERA del lunedi Dc: superato bene il dopo 20 giugno •il La Democrazia Cristiana ha superato il suo anno più dilli elle, quello scanalo dai risultali elettorali del 20 giugno, con una serietà ed una abilità che impongono rispetto anche ai suoi critici più severi. Ciò non significa che la « rilondazione • del parlilo sia efTellivamcnie avvenuta nelle proporzioni desiderabili o tanto meno che sia lecilo dimenticare le prove di malgoverno, di spreco del pubblico denaro a fini clienlelari, di corruzionevera e propria, di degenerazione delle correnti, di arrogunza dei potere di cui traboccai".) le cronache del Ircnlennio repubblicano ed in particolare degli ultimi dieci anni. Ancora nelle ultime settimane le vicende dell'lìgam e del "Mollino di Napoli" per un verso, te diatribe Ira i ministri economici del governo Andrcolli per un altro, sono intervenute a ricordarvi quanto siano tenaci le collise abitudini a« site in un troppo lungo periodo di incontrastati egemonia. Un po' di fantasia F. tuttavia sarebbe diflicile negare che agli appuntamenti decisivi dell'anno appena trascorso il parlilo di maggioranza relativa si è presentalo con sagace puntualità ed anche con un pizzico di insospettala immaginazione. In mar zo, al congresso nazionale, la proposta Ciecardini per l'elezione assembleare del segreta rio politico ha aperto (forse involontariamente) lu strada alla candidatura di Zaccagnini, indiv iduata esplicitamente dalla grande maggioranza dei congressisti come il simbolei dellu svolta ed altresì come la conferma della vocazione popolare ed antifascista del parlilo. Ni5 e stala meno ammirevole la reazione dei gruppi che dal congresso sono usciti battuti, a cominciare da quello stretto intorno all'on. Forlani. antagonista del nuovo segretario, anche se ovviamente alla base della loro dignitosa rassegnazione stavano due considerazioni Oggettive: la spaccatura della corrente dorolea e l'imminenza dellu contiiiltazione elettorale, àia cornisi vuole, la de è ondala alle urne con quel lunlo di compattezza ed anche di compostezza necessarie per uscire dalla prova lull'allro che sconfilla: i vinti, semmai, sono stali i socialisti e i partiti minori: i vincitori, i comunisti, All'indomani del verdello popolare, che pareva imporre un cambiamento drastico nei vertici e nei melodi di gestione del potere, il parlilo cattolico ha saputo inventare quella soluzione del monocolore Andrcolli che era. prò babilmenle. la sola strada praticabile ma che pcr questo non cessa di rivelarsi come una dimostrazione di fantasia e di realismo. Il nuovo presidente del Consiglio ha perfezionalo la formula con le sue personali risorse di scaltrezza, di spregiudicatezza, di beffarda ponde razione, ma i suoi colleglli di direzione hanno pur avuto il senso di responsabilità di lasciar gli condurre un esperimento che può essereparagonato (se si tiene conto del rapporto anomalo col pei) al più diflicile esercizio del più temerario trapezista da circo equestre. Si dirà che gli oppositori di Zoccagnini erano stali messi dagli elettori con le spalle al muro, ed è senza dubbio vero, ma in una tale scomoda posizione si può turno perdere la lesta quanto prendere allo dello slato di necessità ed è u questo secondo corno del dilemma che Forlani. tulliani e Bisaglia si sono attenuti anche quando si è ti.nulo di sostituire il presidente del Senato con l'on. Moro alla lesta del Consiglio nazionale, sebbene una .«cella del genere fosse destinata palesemente a ridimensionare ma anche a rafforzare la segreteria Zaccagnini. La polizza del itisi In tumuli :i,.-i, rilevanti, eppure non trascurabili, si è con, '»la in porlo nel '7t> un'ultra operazione, quella 'ella lacerazione della desilo neo-fascista. L'iCiizialtvtl, cerio non priva di sostegni e di incoraggiamenti esterni, dei dirigenti di .- IX-mocrazia nuzionale - può essere vanamente giudicala come una minaccia reazionaria o come un incoraggiante sinlonvj di ripresa del blocco conservatore, ma è fuori discussione che costituisca un importante avvenimento politico nel momento in cui lo recessione economica potrebbe alimentare nel Paese un violento riflusso alle estreme, e soprattutto a destra. La scissione del msi rappresenta una sorta di polizza di assicurazione che la de si trova in mano sia nelle Irattalive con la sinislra operaia, sia in caso di elezioni anticipate. Clic quest'ultima eventualità abbia a verificarsi nel corso del 1977 e anch'essa materia opinabile, sebbene molte considerazioni ed in particolare il fondamentale articolo che l'on. Moro ha pubblicato martedì scorso sulle colonne della "Slampa" inducano a ritenerla piuttosto improbabile. E' pur vero che l'intesa con la de e i crescenti disagi dei lavoratori creano al panilo comuniste difficoltà mollo serie, che potrebbero consigliare ad una cena parie dei dirigenti cattolici di bruciare la legislatura pei approfittarne. Bisognerebbe, tuttavia, che il presidente della Repubblica uccellasse di prestarsi per la secondi! volta al gioco prima di rimettere il proprio mandalo: che l'attuale magri, ranza . ci parlilo lo assecondasse: che personalmente l'on. Moro mutasse di colpo parere, dopo over spiegalo con cosi soave chiarezza quanti* sii. illusorio prelendcre di « sciogliere o di tagliare di colpo » unti i nodi di cui è intrecciala lu situazione del Paese, e per giunta nel momento in cui probabilmente proprio lui appare il candidato più autorevole alla successione dcll'on. Leone. Sono, come si vede, ipotesi alquanto invero simili. Anche la prospettiva della formazione di un governo di emergenza appare. ncH'iinnicdia lo. poco realistica. La • pausa » e la « riflessione » della IX-mocrazia Cristiana hanno luna l'aria di doversi prolungare almeno lino ad oltre l'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Tanto più che i comunisti, nonostante lutto, non hanno alcuna ragione per interromperla bruscamente, o. per dir meglio, non hanno alcuna allentativi da opporre a quel riflessivo • elemento di movimento ■ (per usare ancori un'espressione di Moro) che è il governo della non sfiducia. Antonio Ghirelli •il sia efTellivamcn

Persone citate: Bisaglia, Forlani, Moro, Zaccagnini

Luoghi citati: Napoli