Bambina uccisa a fucilate nell'agguato teso al padre di Mario Guerrini

Bambina uccisa a fucilate nell'agguato teso al padre Nuoro - Si era affacciata sulla soglia di casa Bambina uccisa a fucilate nell'agguato teso al padre E' l'ultimo delitto della faida fra pastori a Orane, nel cuore della Barbagia • La vittima aveva compiuto 12 anni proprio nel giorno di San Silvestro • Omertà sul nome dell'assassino (Dal nostro corrispondente) Nuoro, 2 gennaio. Una bimba è stata uccisa a colpi di fucile sulla soglia di casa. Si chiamava Maria Teresa Moni; aveva 12 anni. L'assassino ha sparato contro il padre. Pietro. 49 anni, ma ha sbagliato la mira. E' l'ultimo delitto di una faida fra pastori a Crune, nel cuore della Barbagia. L'omertà copre il nome dell'assassino, ma questo tragico agguato avrà probabilmente un seguito, altrettanto cruento. L'omicidio è avvenuto ieri sera, poco prima delle 23. Pietro Moni stava rincasando: ha incontrato per strada un cugino e lo ha invitato a festeggiare l'anno nuovo con un bicchiere di vino. Si sono diretti verso la periferia dei paese, dove IN FORMAZTONK l'UBBl IC'I TARI A si trova la casa dei Moni. Maria Teresa ha sentito arrivare il padre e ha aperto la porta. L'assassino era nascosto in un fossato, a una quindicina di metri dall'abitazione. Ha sparato mentre i due uomini stavano entrando. Non li ha colpili. Si sono gettati a terra. Dal fucile sono partiti altri colpi. Maria Teresa era rimasta, impietrita dalla paura, nello specchio di luce delta porta. E' stata raggiunta al cuore. E' morta sul colpa. Il giorno prima. San Silvestro, aveva compiuto 12 anni. Pietro Moni ha sollevato da terra la bambina e l'ha portata in casa, su un letto. Poi è uscito, con ti cugino, all'inseguimento dell'uomo che ha teso l'agguato. Non sono riusciti a rintracciarlo. Neppure le ricerche dei carabinieri, finora, hanno dato risultati. Sono stati fermati cinque giovani, si stanno controllando i loro alibi, ma con poche speranze. Il padre della piccola vittima ha raccontato con estrema esattezza l particolari della sparatoria, ma non ha voluto dire nulla sulla possibili identità dell'assassino. « Non abbiamo nemici » ha detto. Ma in paese ricordano che urto zio di Maria Teresa. Ignazio Chessa. venne- ucciso dal bandito Peppino Campana undici anni fa. nella piazza centrale del paese, con un colpo di pistola alla nuca. Era la notte di Capodanno. Peppino Campana rimase latitante a lungo prima di venire arrestato. Al processo lo condannarono a 22 anni. In seguito, gli venne inflitto l'ergastolo per un altro delitto, un sottufficiale dei carabinieri ucciso durante un conflitto a fuoco. Gli inquirenti non escludono che vi possa essere una relazione fra l'omicidio di Ignazio Chessa e quello di Maria Teresa. E' comunque quasi certo che la faida e la catena di vendette sono maturate nell'ambiente dei pastori e sono dovute a motivi di lavoro, di pascoli, di greggi. Pietro Moni è un allevatore di bestiame, come quasi tutti i suoi parenti. E' considerato benestante, ma non facoltoso. Maria Teresa era la penultima di sette figli. A Orune 3ono in molti a conoscere i litigi, i nemici, le vendette, della famiglia Moni. Ma nessuno sembra disposto a parlare. I carabinieri hanno interrogato i vicini di casa: la sera di sabato molte persone erano in strada all'ora in cui è avvenuto il delitto. Nessuno ha notato uomini appostati accanto alla casa dei Moni. Nessuno è stato visto fuggire dopo l'agguato. Orune è wi villaggio di cinquemila abitanti, a quindici chilometri da Nuoro. E' situato in una zona montagnosa e viene considerato uno dei punti focali del banditismo sardo. Con Orgosolo e Mamoiada divide il triste primato degli omicidi. Molti fra i più pericolosi latitanti della Barbagia sono orunesi. Finora, i bambini erano stati risparmiati dalle faide. Non così le donne. Una di loro è addirittura stata uccisa a colpi di pistola, in piazza, fra decine di persone. Eppure l'assassino non è mai stato identificato. Mario Guerrini

Luoghi citati: Mamoiada, Nuoro, Orgosolo, Orune