Villa Torlonia con il suo parco sarà aperta in aprile ai romani di Fabrizio Carbone

Villa Torlonia con il suo parco sarà aperta in aprile ai romani La Regione Lazio ha firmato il decreto d'esproprio Villa Torlonia con il suo parco sarà aperta in aprile ai romani Il complesso valutato 3 miliardi nel '69 - L'entrata in vigore del nuovo regime dei suoli potrebbe far rialzare il prezzo - Già versati 982 milioni - Spariti due bassorilievi di grande valore Roma, 23 febbraio. ' Nella lotta per aumentare ! la dotazione di verde pubbli-[co al romani la data di ieri 22 j febraio 1977 è storica: il pre- ; sidente della Regione Lazio, il • comunista Maurizio Ferrara. I ha firmato il decreto che dà inizio alle pratiche di esproprio per una delle ville del principi TorlonU-. quella che si affaccia sulla i/a Nomentana. Con questo atto il Comune è ora in condizione di aprire la villa e di occupare la palazzina neoclassica, l'anfitea- tro, il «tempio di Saturno» e i adibirlo ad uso pubblico. Non si tratta di un atto di forza: i tredici ettari di palme, cedri del Libano e pini rientravano, nel piano regolatore del '62. nei parchi pubbli- ci previsti per la zona Nord \della città. La villa dei Torlo-1nia si è salvata miracolosa- {mente dalla speculazione edi- ;tizia che. proprio in questo t settore di Roma, si scatenò I contro giardini e terreni che avrebbero dovuto consentirei ai residenti di trovare spazi tierdi per il riposo e lo svago. \ Non a caso il quartiere No-. I mentano non arriva al metro I quadro di verde per abitante. ' In testa per combattere a difesa della villa c'è stata da sempre «Italia Nostra», flan-\cheggiata dai comitati di ■■ quartiere locali e da singoli. ' benemeriti cittadini. Ora si*parla di una apertura al pub- \blico per il mese di aprile. 1 | ; i Nella cassa depositi e prestiti ,i indennità provvisoria. |ti Comune ha già versato da : tre settimane 9S2 milioni a ti- : // complesso fu valutato tre miliardi nel '69 da una perizia parziale. In base alla legge \ del '71 l'esproprio fu fissato 1 molto al di sotto perché la {valutazione poteva essere tal ; fa in base al valore agricolo e tal principio della pubblica': ò I utilità. Ma quanto dovranno e pagare i romani agli eredi ei Torlonia, Sforza Cesarini e i Gerinì (proprietari)? L'entra. \ ta in vigore del nuovo regime -. dei suoli potrebbe far rialzare o I il prezzo, . ' Ma la certezza assoluta che a a -\gata agli eventuali ricorsi al i ■■ tribunale amministrativo re. ' gionale che i proprietari posi*sono presentare. Cinque anni - \ fa, dopo aver invano tentato . 1 | fa Villa di via Nomentana di; venti un parco pubblico è te¬ i una lottizzazione, gli eredi della Villa erano venuti a patti col Comune: vi cediamo , gratis quasi tutto il parco — . | aveva*Q dettQ _ se ™ Cflm. i>it> ci date il diritto di co¬ a : - : e a e o a e a': sette eredi di Carina Gerini struire 150 mila metri cubi. L'operazione falli e nel '71 Maria Torlonia, vedova Sforza Cesarini. Alessandro. Annamaria e Giulia Torlonia. e i tentarono di vendere tutto, ma non ci riuscirono. Vediamo da vicino II nuovo parco dei romani. Iniziò a costruire la palazzina neoclassica l'architetto Antonio Sarti (1841). L'ingresso è ornato da propilei di ordine ionico (1910). Il parco è ondulato, ricco di alberi e piante anche rare. Nel 1S40 furono trasportati per via d'acqua due obelischi di granito tagliati nella cava di Baveno. sul Lago Maggiore. Finti ruderi, false grotte, sono la testimonianza dì quel gusto per l'antico tipico dei principi della metà dell'Ottocento. I Torlonia avevano concepito questa villa come residenza «agreste» In alternativa ai palazzi del centro storico. Ecco un anfiteatro ricostruito e il finto «Tempio di Saturno». Dentro ci sono statue di Apollo, delle muse e un grande fregio allegorico-mitologico. Ma il vero tesoro è nascosto sottoterra: per circa nove chilometri si estendono le Catacombe ebraiche che risalgoi rio al secondo-terzo secolo do I po Cristo. I Che tare del nuovo parco? i L'assessore al Comune per le . belle arti. Nicolini. ha un piano: combinare le esigenze di j tutela e restauro con quelle ! dei cfHadini del quartiere. i «Sarà — dice — un'occasio ! ne unica per sperimentare un diverso criterio di valorizza zione e di gestione dei beni culturali». Il primo passo sarà l'inventario dei beni. Ma già è saltalo fuori un «giallo». Nicolini dice di aver saputo dal soprintèndente Pietrangell che sono scomparsi due bassorilievi di eccezionale importanza: sono gli unici resti dell'arco eretto dall'imperatore Antonino Pio in onore di Adriano. 1 calchi si trovano nel museo della civiltà romana. Gli originali, ricercati in un recente sopralluogo a Villa Torlonia. sono spariti. Di questo dovranno rispondere, per legge, gli attuali proprietari. Fabrizio Carbone

Luoghi citati: Baveno, Italia, Libano, Regione Lazio, Roma