Parla uno dei 13 "ribelli,, dell'Iri

Parla uno dei 13 "ribelli,, dell'Iri La rivolta dei direttori Parla uno dei 13 "ribelli,, dell'Iri Roma, 23 febbraio. I Le dimissioni di tredici dei quindici direttori e condiret- ! tori centrali dell'Ir! hanno l atierto una lacerazione prò ì fonda nella più potente e dlf I fusa holding di Stato. La ! tecnostruttura si e ribellata 1 al capo del quale, per oltre tre lustri, ha eseguito gli or dini ed accettato le scelte senza fiatare. La protesta con- tro la nomina di Fausto Ca- !ialina, direttore centrale addetto alla direzione generale, a coordinatore finanziario del gruppo, decisa da Petrilli, è solo la punta dell'iceberg di un malessere più diffuso, già iesploso al momento dello Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniii uni, I scandalo Crociani e messo a tacere con il riciclaggio del l ! 1 ex direttore «enerale Medu-1 l «no al Banco di Roma e la ì « sistemazione » dell altro di-1 I rettore centrale. Viezzoli. al ! la presidenza della Finmecca 1 nica. Qualcuno ha parlato, visti i poteri assoluti di Petrilli, della rivolta dei « peones ». Paragone non felice date le ! alte retribuzioni percepite dai vertici e dai gradi intermedi dell'Iri. Comunque peones o tecnocrati non sono più disposti a rappresentare « la lunga mano inerte di un po- i tere decisionale verticistico » I Abbiamo voluto raccogliere ! l'opinione dei tredici «rivoltosi ». E un colloquio un po I fuori dal normale: a parlare oli" gruppo » con uno desi! gnato a fare da « porta-parole ». Quest'uno, dunque, va riI cercato fra i nomi di Romolo Arena, Lucio De Giacomo, Venterò Ajmone Marsan, EtI tore Massacesl, Raffaele Picella, Ugo Tabanelll. Silvano Allevi. Ferdinando Brunelli, Carlo Merlano (forse il più caro e il più vicino a Petrilli), Luciano Morando, Agosti- I no Paci. Fausto Perscgani, I Giuseppe Rubino. Non figura j no tra i « dissidenti » il « te j delissimo » Franco Schepis. ; segretario generale, ma con funzione, da anni, di « con t rullilio del silenzio », e Mi- i " I , , i chele Savarese. direttore del- 1 ufficio legale. I Perché, domandiamo, le di- j j missioni? «C'è alla base un latto fondamentale e uno marginale. Quest'ultimo è la i ! nomina di Calabria. Noi non I vo-evamo e non vogliamo che \tra il direttore generale Bo yer e la direzione centrale ci sia un diaframma. Il fatto \ principale è la crisi drammatica in cui versa il gruppo. Fino a quando esiste una linea Idl sviluppo gli errori, come si fVsi coprono con i bei risul ,tati- «ua"do c è invece una li nca,dt Sanazione recessio i ne' tutto viene a °alla e rìesce ! dl'c''c",enda nascondere», : Significa che avete voluto ^i.ndeTe le vostre responsabi- '<liU da ouelle del vertice? . * » j'o «teifa Protest* BU,ogna riorganizzare e definire il ruolo dell'Istituto, non conti- \™™» « *™°a™1 '""^"'f pezzi di carta; si deve tornare \a ,are °li ^prenditori. Per \ *™'°abbTf" & ?£?s^°?e d* P%2* 1 nostri L"ca^f „ ^fWJ&JSZ 2°„er° p[ediJ' Problema 1S,fT',^<,°^'lSn \Aaesso c siamo resi conto S ! * JgT&S ?nTmrff«, \*£g!^J*'*£S2&* fc I mtSB**L * rì iancne contro c^ia7 «Le r„ ■„„ « (Continua a pagina 2 in prima colonna) polemiche su Calabria le fanNatale Gilio

Luoghi citati: Calabria, Roma