Divergenze tra Fiat-sindacati su occupazione e investimenti

Divergenze tra Fiat-sindacati su occupazione e investimenti Seconda tornata di trattative a Torino Divergenze tra Fiat-sindacatisu occupazione e investimenti L'azienda quest'anno investirà 865 miliardi in Italia per migliorare efficienza e competitività - I sindacalisti chiedono invece che si creino subito nuovi posti di lavoro Dopo la «prima tornata » \ indella settimana scorsa sono I mriprese ieri all'Unione Indù- custriale di Torino le trattative j « per il contratto integrativo chdei 180 mila dipendenti della Fiat. Il sindacato, la scorsa settimana, aveva concluso i colloqui dichiarandosi « insoddisfatto » e proclamando la sospensione degli straordinari in tutti gli stabilimenti. Il direttore delle relazioni industriali Fiat, Paolo Annibaldi — che guida la delegazione dell'azienda noocdtotaglillu.•lchsidella seduta si f&SK? S^_P^Jl^u^neg^\ vo espresso dai sindacati, poi che la Fiat è disposta a discutere su tutti i punti » a condizione che non si dimentichi che la Fiat è un'azienda privata non sovvenzionata che deve perseguire l'equilibrio dei conti, che non si aggiungano ulteriori vincoli nella gestione e non si rinunci ai criteri di competitività ed efficienza. Annibaldi ha replicato an che all'affermazione dei sindacati di trascurare il Sud tainseteinde ccrs. raconfermando la disponibilità | sdella Fiat « per insediamenti \ Uche non stano però di tipo sstrpliItoilassistenziale ma vere e prò- ' prie attività che si autosostentano » e ha poi ricordato alcuni dati sull'impegno Fiat nel Meridione: nel 1976 le aziende Fiat nel Sud occupavano 21 mila persone, pari a un decimo dell'intera manodopera del Gruppo; nel 1977 il 22 per cento degli investimenti globali della Fiat saranno destinati al Sud (e ciò significherà il doppio di investimenti per addetti rispetto al Nord). Il direttore del personale del Gruppo Auto, Cesare An- : nibaldi. ha aggiunto altre considerazioni: « Dal 1973 al 1976 — ha detto — la produzione automobilistica è diminuita del 20 per cento. Nonostante questa flessione il personale negli stabilimenti del Mezzogiorno è aumentato di 2 mila unità pari a un ■ incremento aei ìu per cen- j ; iifl™ ",Jn„ "^°re „°i..„ !kSud sono quelle delle assun-, ^zloni nell ultimo periodo: ,a« Nel secondo semestre del jg1976 - ha detto - il settore ! m™^.*i.?*?25!? I:7,56..!?™' I dvne dì cui 1.5SS nel Meridio ne. dove la perdita di lavoratori per turnover era slata di 400 persone. Al Nord, di fronte a un turnover di 3.100 persone ne sono state assuntt appena 2.271. Ciò vuol dì re che al Sud ci sono stale muleslnassunzioni molto più ampie ,delle perdite per turnover. ìdmentre al Nord si è coperto dappena una parte dei posti | slasciati liberi dalla gente col-1 Plocata a riposo». |rQuesti « preliminari » han- {rno introdotto la discussione nsulla prima parte della «piat-1 btaforma» riguardante gli in- tvestimenti e l'occupazione. E 1 esul tema degli investimenti si è arrivati, quasi subito, al contrasto tra due « filosofie » che possono essere cosi schematizzate: la Fiat quest'anno • cioè in un periodo di crisi sEfsain cui c'è poco spazio per I g iniziative) effettuerà investi- | menti per 1084 miliardi di ! cui l'80 per cento in Italia j « ma non si può pretendere che questi investimenti crei- no immediatamente nuova occupazione, perché l'azienda deve puntare al migltoramen to delle strutture per preseti ! tarsi alla ripresa nelle mi I gliori condizioni possibili ». il sindacato non nega il vo lume degli investimenti ma | .•lv,„!.. «in *hn ■.. ni.».! chiede « In che misura que j sii investimenti si tradurran SV£^ ionc , HB %j« ^: ta/orma " ». Entrando nel merito degli investimenti la Fiat ha presentato ai sindacati il seguente quadro: 1084 miliardi di investimenti globali nel 1977 i di cui 865 miliardi in Italia i e 219 all'estero; ciò significa i che gli investimenti in Italia ! cresceranno del 68 per cento rispetto a quelli dell'anno 1 scorso e all'estero diminui- ! ranno del 35 per cento ri- i spetto al 1976. Degli 865 mi- ! Uardl per l'Italia 466 sono de- ! stinati « ad aziende Fiat o scorporate coinvolte nella trattativa odierna ». ] Paolo Annibaldi ha anche ecisato come questi 865 mi irdi verranno utilizzati: il; precisato come questi 865 mi liardi verranno utilizzati: il I'..' per migliorare il prodotto e la gamma dei modelli: il ÌS^"» per lo sviluppo, so¬ | pruttutto nel Sud; il 37,7" • ! per migliorare la gestione e j razionalizzare: il 5"» nel cam- po dell'ecologia e per miglio- : rare l'ambiente di lavoro. Il direttore del marketing perl'auto, Giuseppe Lonardi — intervenuto nel dibattito — ; ! ha sottolineato che le scelte I della Fiat sono in certo sen- ; so obbligate perché por es- : sere competitivi « bisogna I | sempre investire moltissimo j ! ..._*__ ., ., , \ j all0 scopo di migliorare i prò dotti e procedere a continue ^rra^rt^^ : saranno le aziende meno ef- flcienti. Tra l'altro, il direttore del personale dell'auto, Cesare Annibaldi. ha informato i i sindacati che alcuni modelli i hanno raggiunto «punte di i floccaggio eccessive » per cui ; ! nei Prossimi giorni «si do- ,,ra parlare di spostamenti di ì 1 lavoratori da una linea di \ ! produzione all'altra ». Il rat- i lentamento del mercato in-1 ! leressa i modelli di media ! cilindrata. | Il capo della delegazione sindacale Antonio Zilli e gli ] altri dirigenti della Firn han no replicato alle informazio- ni fornite dalla Fiat sugli in ; vestimenti, sostenendo che il,ni romite dalla Fiat sugli in vestimenti, sostenendo che il,«filo conduttore della "pia/taforma"» è rappresentato dalle quantità di occupazlo- ne che si riuscirà a creare nel Mezzogiorno. Riferendo ai giornalisti il^ putito di vi- sta sindacale, Corrado Ferro ha detto: « Non vogliamo ca- dere nella "trappola" del- f l'azienda di /arci riconoscere I che le sue scelte sono le uni- ! che possibili e portarci poi a constatare che. di conse- guenze. per il 1977 e 1978 c'è j poco da lare in termini di ; occupazione. Noi crediamo Mtn In Fini nhhin un rlinln cupazione ». Al termine della giornata, dopo quattro ore di discussione, la Fiat ha rivolto ai sindacalisti u; -• domanda: • Esprimeteci il vostro giudi che la Fiat abbia un ruolo attivo all'interno del merco to e che possa incidere sul- lo sviluppa in modo diverso e non limitarsi a proclamare "prima l'efficienza, poi l'oc- , • , piano di investimenti cnc vt abbiamo illustrato. Di- teci anche se considerate roc cupazione "una variabile in dipendente" ». I colloqui prò seguono oggi. I sindacalisti ieri erano pessimisti. Alcuni non escludevano che già que- | sta sera si annunci un « mon- te ore di sciopero » da utiliz- Mre ^T0- 'n llnea, di massi- ma- ?,opo 'a riunione degli esecutivi dei «grandi grup P,1 " .c"c /lanno..,ver,tcnzf .a' bendali (Olivetti Montedi- son. mdesit. Alfa Romeo, ec- son. Indeslt. Alfa Romeo ecreterai che si terrà a Milano " 5 : . Sergio Devecchi .

Persone citate: Annibaldi, Antonio Zilli, Cesare Annibaldi, Corrado Ferro, Giuseppe Lonardi, Paolo Annibaldi, Sergio Devecchi, Uche

Luoghi citati: Italia, Milano, Torino