Processo, mo subito rinvioto a sei complici di Vallanzasca

Processo, mo subito rinvioto a sei complici di Vallanzasca Rito direttissimo al tribunale di Viterbo Processo, mo subito rinvioto a sei complici di Vallanzasca La difesa ha ottenuto 48 ore per studiare gli atti • Due imputati avevano soldi del riscatto Trapani • Un legame con un fascista latitante? i Dal nostro inviato speciale) Viterbo. 21 febbraio. Mentre Renato Vallanzasca, scortato da eccezionali misure di sicurezza, faceva il suo ingresso nel carcere di Regina Coeli per proseguire la I convalescenza nel centro eli- ! , nico del penitenziario di Tra-1 !stevere ^ parte deUa sua banda sedeva tra i banchi de¬ gli imputati al tribunale di Viterbo. Processo per diret: tissima: il reato è detenzione di armi. Pochi minuti, perché sìa richiesta dei difensori dei sei (quattro uomini e due donne) di ottenere un rinvio per poter approfondire gli atti — in gergo tecnico si dice «termini a difesa» — il tribunale ha disposto un rinvio di 48 ore. Sono emersi nuovi particolari inediti sul ruolo dello stato maggiore di Vallanzasca. Primo: Enrico Mario Merlo, 41 anni, milanese, e Antonio Rossi, 36, di Campobasso avevano denaro proveniente dal riscatto pagato per la liberazione di Emanuela Trapani. Quando sono stati arrestati e perquisiti sono uscite fuori due banconote da centomila lire. E' bastato una verifica per avere la certezza del fatto. Questa è la prova della loro responsabilità nel sequestro della ragazza milanese. Secondo punto: la polizia, martedì della scorsa settimana, si mise sulle tracce della banda grazie ad una intercettazione telefonica. Alle 11.30 del 15 febbraio (Vallanzasca era stato già arrestato) il telefono a Milano di Mauro Addis squillò. Da Roma Patrizia Delle Chiaie, fidanzata di Addis, avverti la sorella del bandito Elsa che Mauro «è partito ora da Roma, diretto a Milano». Aggiunse che qualcuno tra gli accompagnatori di Addis era armato. Il nome di Patrizia Delle Chiaie (il suo interrogatorio è agli atti del processo) è stato subito collegato al famoso Stefano, il fascista latitante, ricercato per le bombe di piazza Fontana. Ma non è stato possibile verificare il legame di parentela. Patrizia ha detto di aver conosciuto Mauro Addis a Milano, dov'è nata e dove ha i nonni materni (a Segrate). Ora la ragazza, figlia di un maggiore dell'Aeronautica, vive a Roma. Poche battute sull'udienza. Rossano Cochis, 30 anni, bre- ' 1! sciano. Antonio Rossi. Enrico ] Merlo, Mauro Addis, sardo di origine ma residente a Mila-1 no, sono entrati in aula sorri- j denti e sprezzanti. Davanti ai 1 fotografi hanno posato rav- viandosi i capelli, senza la mi- ruma emozione. Sono stati j fatti sedere sul lato destro I dell'aula. Fioriscila Rossi, di Massa Carrara, 30 anni, fidati-1 zata di Antonio Rossi, e Maria Santa Cornetti, 27 anni, bergamasca, moglie di Merlo, sono entrate poco dopo e si ■Otto sedute dalla parte oppo-1 sta. Appena il tribunale ha deciso dì rinviare il dibattimento a mercoledì 23 febbraio, l'aula è stata fatta sgomberare e i detenuti sono ! tornati al carcere di Viterbo. All'uscita del tribunale, così come era avvenuto all'entrata, una folla di persone ha accolto i banditi con insulti e grida: «Assassini, assassini». I sei della banda Vallanza' sca rischiano pene dure per tutta una serie di reati conca11i-tiitti alla detenzione di armi. ! Nella Land Rover che fu bloc- ] cata dalla polizia sull'Auto strada del Sole all'altezza di 1 Magliano Sabino c'erano due j mitra «Beretta». un fucile da 1 caccia a canne mozze, una «Browning» calibro 9 lungo, due «Beretta» calibro 7,65, un j revolver a tamburo calibro I 38, quattro caricatori per mi 1 1 tra, altre cartucce, passamontagna. Secondo gli inquii enti il fucile a canne mozze e la calibro 38 trovati nella Land Rover sarebbero stati usati dalla banda Vallanzasca per uccidere i due agenti della polizia stradale a Dalminc. Il sostituto procuratore Stanislao Di Donato, di Bergamo, ! ha contestato con due ordini di cattura il concorso nei due omicidi a Mauro Addis e a Renato Vallanzasca, recandosi personalmente nelle carceri di Viterbo e di Roma. Fabrizio Carbone Trapani • Un legame con un fascista latitante? I ! 1 Roma. Vallanzasca fotografato in ospedale (Tclef. Ansa)