Milano: sarà processato per direttìssima il brigatista che ha ucciso il brigadiere di Gino Mazzoldi

 Milano: sarà processato per direttìssima il brigatista che ha ucciso il brigadiere Milano: sarà processato per direttìssima il brigatista che ha ucciso il brigadiere Enzo Fontana venne alla ribalta la prima volta per la morte di Feltrinelli - Anche Renata Chiari accusata degli stessi reati mi a li o n o a In- (Dal nostro corrispondente) Milano. 21 febbraio. Il sedicente brigatista rosso ' Enzo Fontana che sabato not-1 te, fermato ad un posto di > blocco alla periferia di Settimo Milanese ha ucciso a col- pi di pistola il brigadiere del- l- ! ^\\a "Sft'tfft? 2*^ o, e le ea le ni di 51 anni e ferito gravemente l'appuntato Adiano Comizzoli di 41 anni è stato interrogato a lungo nel carcere di San Vittore dal sostituto procuratore della Repubblica dottor Nicola Cenato. Fontana proemiandosi prigioniero r ì «»f domande che riguardavano la sequenza dello scontro, rifiutandosi di fornire particolari sul movente e sulla sua idelogia. Anche Renata Chiari, la H?o°Xu,dS?mcaCheeraab0r a li ». o, o a il o bran di di e. ni I a gla a ee gtr a li a g». ooi rd al rioe 1000 guidata dal Fontana non si è sbilanciata e continua a sostenere di non aver mai saputo che il suo compagno circolava armato. Sia l'uomo che la donna si sono chiusi nel più assoluto mutismo quando è stato loro chiesto dove erano diretti e con quale organizzazioni eversive erano in contatto: «Sono migliata i combattenti j per la libertà — hanno detto — e la polizia non riuscirà mai ad annientarli. La vittoria del proletariato è ormai vicina». Il dott. Nicola Cerreto cerca di far piena luce sulla dinamica della sparatoria e di dissipare alcuni dubbi che sono sorti in tutta questa vicenda. Quando, infatti, la pattuglia della polizia stradale ha intimato l'alt alla Sima 1000 che viaggiava con un fanalino di posizione spento, Enzo Fontana che era al volante, alla richiesta della patente di guida ha esibito la copia della | denuncia di smarrimento del I documento anche se aveva in | tasca l'originale. «Non si capisce perché l'ab- bui fatto — ha detto il magi- strato — sapendo che in casi | del genere la pattuglia avreb be chiesto, come poi è avvenuto, chiarimenti alla centra le operativa. Se avesse invece esibito la patente originale non sarebbe accaduto nulla perché era perfettamente in regola. Evidentemente il Fon tana aveva denunciato lo smarrimento del documento temendo che, per le inchieste in cui era coinvolto, potesse essergli sequestrato: è questa ormai una consuetudine negli ambienti della malavita e per tanto la polizia quando vede la copia di una denuncia di smarrimento o furto si tnso spettisce e chiede delucidano ni». L'altro punto tuttora oscu io e la sequenza della spara- torta e cattura del Fontana e della sua amica. Il giovane è stato trovato mezz'ora dopo. svenuto a terra a circa 5 metri di distanza dalla «pantera» della polizia stradale: a un palmo di mano c'era la pistola con la quale aveva ucciso il brigadiere Ghidini e ferito l'appuntato Comizzoli. «Ho visto una vampata di fuoco uscire dalla canna del mitra di uno degli agenti — ha detto il Fontana — e mi sono gettato a terra. Ho sentito i proiettili fischiare sopra di me. Quando ho avvertito un forte dolore alla testa ho creduto di essere stato colpito. Subito dopo ho perduto i sensi e quando mi sono ripreso ero circondato dai carabinieri». Evidentemente Enzo Fontana era svenuto dalla paura. Quando a Enzo Fontana è stato chiesto se si pentiva del suo gesto, ha risposto: «Dal punto di vista politico mi sento pienamente giustificato per quello che ho fatto: ma sul piano umano mi spiace veramente. Non sono una bestia: mi rendo conto di aver ammazzato un uomo e di averne ferito un al¬ tro. Mi spiace anche di aver coinvolto un questa faccenda un'altra pcsrona (la Chiari) che non è una militante e non c'entra per niente». Il nome di Enzo Fontana, nato ad A ri uno in provincia di Milano 25 anni fa, è stato fatto per la prima volta durante l'inchiesta per la tragica fine dell'editore Giangiacomo Feltrinelli, dilaniato il 14 marzo 1972 dallo scoppio di ! un ordigno. Nel «covo» dei Gap i Gruppi armati partigiami di via Subiaco 7 dove fu- ! rono catturati Augusto Viel e Giuseppe Saba, venne trovata la foto del Fontana, staccata dalla patente: secondo gli inquirenti doveva servire per fabbricare documenti falsi. Enzo Fontana attualmente ere in libertà provvisoria e la polizia l'aveva perse di vista. Da qualche mese era andato a vivere in via Val Bormida, in casa di Renata Chiari di 26 anni, una attivista di «Lotta continua», moglie di un operaio della Siet Siemens, a sua volta coinvolto in un'inchiesta sui Nap. Al termine della prima fase degli interrogatori il magistrato ha annunciato che è sua jntenzioen processare per direttissima il presunto brigatista rosso per detenzione e porto abusivo della pistola e delle munizioni e la Chiari per concorso negli stessi reati: «Se i medici dichiareranno fuori pericolo l'appuntato Comizzoli — ha soggiunto il dottor Nicola Cerreto — è possibile si giunga ad un processo per direttissima anche per la sparatoria e le sue conseguenze». Le condizioni del graduato stanno lentamente migliorando: anche se 1 medici dell'ospedale San Carlo non hanno ancor sciolto la prognosi, pare che la fase critica sia ormai superata. Nell'ambito dell'inchiesta ieri la polizia ha compiuto parecchie perquisizioni. Nell'appartamento dove abitava il Fontana con la Chiari, sono stati trovati numerosi documenti delle «Brigate Rosse» oltre a due moderni giubbotti antiproiettile di fabbricazione americana. A Cusano Milanimi. nell'abitazione di Antonio Muscovlch di 22 anni, il cui nome è stato trovato su un'agendina del Fontana, è stato rinvenuto un volantino col quale le BR rivendicavano due attentati a Milano; quello compiuto una quindicina di giorni fa alla «Face Standard» di corso Sempione, e l'incendio dell'automobile di un dirigente della «Siet Siemens» compiuto il 10 febbraio. Nell'abitazione sono stati trovati gli appunti di un altro attentato progettato contro l'automobile di un altro dirigente della «Slt Siemens». Muscovich, che lavorava proprio alla «Sit Siemens» è stato arrestato sotto l'accusa di associazione sovversiva ed è ora a San Vittore. Gino Mazzoldi j 1 Mil E Ft l d di biii d l'ii dll' i Milano. Enzo Fontana al comando dei carabinieri poco dopo l'uccisione dell'agente Lino Ghidini

Luoghi citati: Milano, Settimo Milanese